Infezioni sessualmente trasmissibili: 5 cose da sapere
PUBBLICATO IL 21 FEBBRAIO 2020
Se pensi di avere ancora qualche dubbio sulle infezioni sessualmente trasmissibili troverai qui sotto 5 cose che è importante sapere e che risponderanno alle tue domande.
Le infezioni sessualmente trasmissibili sono un vasto gruppo di malattie infettive che si trasmettono prevalentemente per via sessuale e che causano gravi conseguenze, anche a distanza di tempo, a milioni di persone ogni anno.
Il Dott. Roberto Garbelli, Responsabile dell'U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell'Istituto Clinico S. Anna, ci spiega le 5 cose che è importante sapere sulle infezioni sessualmente trasmissibili.
1. Perché è più corretto definirle infezioni
“Le infezioni sessualmente trasmesse - spiega lo specialista- sono conosciute anche come malattie sessualmente trasmesse, ma a è preferibile definirle infezioni sessualmente trasmesse.
Spesso, infatti la persona con un’infezione non mostra i segni di una malattia vera e propria, ma presenta solo sintomi lievi o assenti. Aspetto che consente a queste tipo di patologie, spesso asintomatiche, di diffondersi facilmente”.
2. Perchè sono rischiose
Queste infezioni costituiscono un problema per la salute in tutto il mondo per diversi motivi:
- l’elevato numero di persone che si contagiano;
- l’alta probabilità di trasmissione al partner;
- la presenza di sottogruppi di persone più predisposti a infettarsi;
- la proporzione rilevante di persone senza sintomi ma pur sempre infettanti;
- la possibilità di sviluppare gravi complicanze in caso di mancata o errata diagnosi e terapia.
3. Le cause delle infezioni sessuali diffuse
“Le infezioni sessualmente trasmesse - prosegue il Dott. Garbelli - sono causate da microrganismi patogeni quali virus, batteri, protozoi e parassiti.
Quelle dovute a batteri sono la clamidia, la gonorrea e la sifilide.
Quella dovuta da un protozoo è la tricomoniasi.
Quelle riconducibili a virus sono le condilomi genitali, l’herpes genitale, l’HIV e le epatiti”.
4. Come si trasmettono
“Questo genere di infezioni - continua l’esperto - si trasmettono attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale (vaginale, anale, orale), sia eterosessuale che omosessuale.
Tramite lo sperma, la secrezione pre-spermatica, le secrezioni vaginali, la saliva o con il contatto diretto della pelle nella zona genitale, delle mucose genitali, anali e della bocca.
Si possono trasmettere, inoltre, attraverso il sangue (venendo a contatto per esempio con ferite aperte e sanguinanti, scambio di siringhe, tatuaggi, piercing) ed infine con il passaggio dalla madre al feto durante la gravidanza, il parto o l’allattamento.
Non ci si contagia, invece, attraverso i colpi di tosse o gli starnuti e neppure sui mezzi pubblici, in ufficio, a scuola o con i contatti sociali in generale”.
5. I sintomi da non sottovalutare
Subito dopo il contagio inizia il periodo di incubazione durante il quale, anche se non si hanno disturbi, si può trasmettere l’infezione.
La durata dell’incubazione è diversa a seconda del tipo di infezione acquisita. Al termine di questo periodo si possono sviluppare sintomi o segni visibili sul corpo, ma in molti casi possono essere assenti sintomi della malattia.
“Le diverse infezioni sessualmente trasmesse - conclude lo specialista - presentano sintomi e segni comuni. I più frequenti sono:
- perdite genitali;
- dolore nella parte bassa dell’addome;
- presenza di prurito e/o di lesioni nella regione dei genitali, dell’ano o della bocca;
- necessità di urinare frequentemente, alcune volte con dolore o bruciore”.