SOS asma nei bambini
PUBBLICATO IL 06 MAGGIO 2020
Tanti bambini soffrono di asma bronchiale, ma con le giuste terapie possono condurre una vita normale. Il pediatra spiega cause e sintomi, come diagnosticarla e curarla.
L’asma bronchiale è una malattia infiammatoria cronica dei bronchi che colpisce circa il 40-50% dei bambini al di sotto dei 6 anni e tende a peggiorare con l’arrivo della primavera.
La buona notizia è che, se diagnosticata precocemente e adeguatamente trattata, si può vivere una vita normale senza particolari limitazioni.
Ma come si fa a sapere se si soffre d’asma? Come si diagnostica e cura? E perché la primavera è una stagione a rischio? Ne parliamo con il dottor Ahmad Kantar, responsabile dell’unità di pediatria del Policlinico San Pietro.
I sintomi dell’asma
L'asma è dovuta alla costrizione delle vie aeree ed è caratterizzata da sintomi respiratori che si manifestano soprattutto nel sonno e dopo l’attività fisica:
- mancanza di respiro
- sibili
- oppressione toracica
- tosse.
Il respiro sibilante nei bambini
Il respiro sibilante (fischio) è molto frequente in età prescolare, in occasione di un comune raffreddore. È causato dal restringimento dei bronchi che hanno un piccolo diametro in questa età.
Generalmente il problema tende a risolversi con l’età, con la progressiva crescita dei bronchi.
Se invece gli episodi di ostruzione bronchiale e di sibili continuano o iniziano dopo i 5 anni e si manifestano anche al di fuori dei raffreddori (ad esempio, durante lo sforzo o in ambienti polverosi), allora si può parlare di una vera e propria asma bronchiale che, nella grande maggioranza dei casi, è di origine allergica.
L'asma bronchiale è una patologia molto diffusa: in Italia colpisce circa il 9% dei bambini sopra i sei anni.
Le cause dell’asma bronchiale
La maggior parte dei bambini soffre d’asma a causa di infezioni virali delle vie respiratorie, ma è anche provocata da allergie a polvere, muffe, peli di animali, ma anche pollini come graminacee. Per questo motivo i sintomi tendono a peggiorare in primavera.
Anche condizioni ambientali avverse possono condizionare la malattia: chi abita, ad esempio, in luoghi particolarmente inquinati ha maggiori probabilità di esserne affetto, così come i bambini che hanno uno o entrambi i genitori fumatori.
Come si diagnostica
La diagnosi è basata sui sintomi quali tosse secca, fischio, affanno dopo sforzo o pressione toracica, ma anche attraverso l’esame obiettivo del medico, con accertamenti strumentali come la spirometria (letteralmente “misura del respiro”) e la misurazione dell’infiammazione polmonare (ossido nitrico esalato).
L'esecuzione delle prove allergiche consente di verificare la presenza di eventuali sensibilità del bambino asmatico verso sostanze contenute nell'ambiente.
Come si cura
Le linee guida per trattare l’asma dei bambini distinguono tra il trattamento per controllare la malattia e quello per migliorarne i sintomi.
I corticosteroidi per via inalatoria sono i farmaci più̀ importanti del gruppo che viene impiegato per controllare la malattia e mettono la maggior parte dei bambini e degli adolescenti asmatici nelle condizioni di condurre una vita normale.
Negli ultimi anni sono stati introdotti nuovi farmaci anticorpi monoclonali che agiscono in modo mirato contro le molecole responsabili dell'infiammazione al fine di controllare la malattia.
L’impostazione della terapia deve considerare l’approccio stepwise, cioè graduale, aggiustando la terapia (in particolare il dosaggio e le associazioni tra farmaci) sulla base del controllo dei sintomi, funzionalità respiratoria e qualità di vita.
Asma bronchiale e coronavirus
Sulla base delle raccomandazioni internazionali espresse in questi giorni dalla Global Initiative for Asthma (GINA), in questa emergenza per la pandemia da COVID-19 in corso, è estremamente importante che bambini e adolescenti affetti da asma continuino ad assumere regolarmente le cure prescritte dal proprio medico.
Sebbene infatti i bambini e gli adolescenti presentino un rischio più basso, rispetto agli adulti, di sviluppare infezioni gravi, non è ancora noto se l’asma possa rappresentare un fattore di rischio aggiuntivo per un’infezione da coronavirus.
È però necessario che l’asma sia controllata e quindi è molto importante che la terapia venga eseguita correttamente e regolarmente. Questo anche per evitare che attacchi violenti possano portare alla necessità di un accesso al Pronto Soccorso.