Visita dermatologica: a cosa serve e quando farla
Condotta dal medico specialista dermatologo, la visita dermatologica è un momento importante per indagare la salute di pelle, capelli, unghie. Durante la visita è possibile escludere o diagnosticare malattie cutanee o monitorarne l’evoluzione in caso di diagnosi già avvenuta. La pelle, infatti, può essere soggetta a diverse patologie e lesioni antiestetiche che spesso comportano disagi a livello sociale e relazionale con un forte impatto anche dal punto di vista psicologico.
Quando sottoporsi alla visita dermatologica
È importante organizzare una visita dermatologica per il controllo dei nei o in presenza di sintomi cutanei come arrossamenti, prurito, comparsa di pomfi o chiazze, macchie bianche sulla pelle o macchie di vario colore sulle unghie, infiammazione dei follicoli, cisti o noduli, etc etc.
Una volta valutati i sintomi e individuata la causa, lo specialista sarà in grado di emettere una diagnosi e identificare il trattamento più opportuno oppure richiedere ulteriori esami di approfondimento.
La visita tricologica
In caso si riscontri una perdita di capelli anomala è sicuramente indispensabile rivolgersi ad un dermatologo che abbia competenze tricologiche, in grado quindi di valutare la presenza di anomalie al cuoio capelluto e ai capelli. Spesso, infatti, vengono erroneamente e superficialmente prescritti integratori, senza valutare le effettive cause.
Quali patologie vengono diagnosticate durante la visita dermatologica
Tra le patologie di competenza della dermatologia ci sono:
- eczema o dermatite (allergica, da contatto,...);
- psoriasi;
- acne e cicatrici da acne;
- alopecia (androgenetica, areata,...);
- caduta abbondante di capelli;
- rosacea e couperose;
- vitiligine;
- follicolite;
- infiammazioni fungine;
- evoluzione dei nei.
Come si svolge la visita dermatologica
La visita dermatologica si basa inizialmente sull’anamnesi con la raccolta delle informazioni relative allo stile di vita del paziente e sulla valutazione dei sintomi che si sono manifestati. Spesso queste patologie hanno carattere familiare e genetico.
Poi il dermatologo procede con l’esame clinico per analizzare le manifestazioni cutanee che hanno portato il paziente a richiedere la visita. In questa fase il medico può utilizzare diverse strumentazioni diagnostiche in base al problema rilevato.
Infine, in caso di diagnosi non immediata, il dermatologo può richiedere esami di approfondimento come test allergici, l’esame istologico di una porzione di cute, esami del sangue o tamponi cutanei.
La cadenza delle visite dermatologiche sarà indicata dal medico specialista in base alla natura della patologia, ad eccezione della visita di prevenzione dei nei che è consigliata almeno una volta l’anno (salvo diverse indicazioni del dermatologo).