Unità Clinica

Unità Terapia del Dolore

Trattamenti di alta specialità per la cura del dolore

La Terapia del Dolore interventistica dell’IRCCS Ospedale Galeazzi - Sant’Ambrogio si rivolge a tutti coloro che sono affetti da dolore, cronico o subacuto, di origine ortopedica e/o muscolo-scheletrica. Pur trattando prevalentemente questo tipo di dolore, si occupa anche di dolore cronico di diversa natura, compresa quella oncologica. 

L’équipe propone un percorso diagnostico-terapeutico il cui scopo è di trattare in maniera mirata la causa del dolore, utilizzando anche procedure mininvasive di alta specialità. Il risultato atteso è una riduzione dell’intensità del dolore a cui consegue un miglioramento della qualità della vita del paziente.

La maggior parte delle procedure sono disponibili in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale o con la copertura delle principali assicurazioni sanitarie. Alcune, proprio perché all’avanguardia e ancora poco conosciute in Italia, vengono invece offerte in regime privato.

Il team, guidato dal dottor Massimo Barbieri, collabora con le diverse équipe dell’IRCCS Ospedale Galeazzi - Sant'Ambrogio, specializzate nel trattamento della colonna vertebrale, sia ortopediche sia neurochirurgiche, e ha una stretta collaborazione con le branche della fisiatria e della reumatologia. Il gruppo collabora inoltre con diversi specialisti come, ad esempio, urologi e chirurghi generali, per problematiche come le sindromi dolorose croniche o dolori post-chirurgici persistenti.

È presente anche una psicologa esperta nella gestione di pazienti con dolore cronico, per fornire supporto psicologico ai pazienti con sindromi dolorose complesse come la fibromialgia.

Le condizioni dolorose trattate

Presso il Centro di Terapia del dolore vengono trattate diverse condizioni dolorose, tra cui:

I trattamenti utilizzati

I trattamenti utilizzati dall’Unità sono:

  • terapia farmacologica e supporto psicologico;
  • terapia interventistica ambulatoriale;
  • neuroablazione e neuromodulazione con radiofrequenza;
  • neurostimolazione.

Terapia farmacologica e Supporto psicologico

Per molte patologie la terapia farmacologica rappresenta la prima linea di intervento per fronteggiare la sintomatologia algica. Ci sono diverse classi di farmaci che possono essere utilizzate nel trattamento del dolore come FANS, antidepressivi, oppioidi e antiepilettici.

Oltre alla terapia farmacologica, qualora vi fosse necessità, può essere affiancato un percorso di supporto psicologico specializzato.

Terapia interventistica ambulatoriale

Si tratta di tecniche interventistiche eseguite in una sala operatoria dedicata, in regime ambulatoriale.

Il paziente viene prima sottoposto a una dettagliata visita medica per una valutazione diagnostica, seguita da un esame obiettivo mirato. Successivamente, vengono esaminati i risultati degli esami strumentali già eseguiti dal paziente (come radiografie e risonanze magnetiche) e, se necessario, vengono prescritti ulteriori esami. Infine, se appropriato, viene proposto un ciclo di appuntamenti con scopo diagnostico-terapeutico

Durante questi appuntamenti, viene identificato o confermato il pain generator (struttura o strutture responsabili della sintomatologia dolorosa) e viene trattata la causa del dolore attraverso una serie di iniezioni di anestetico e/o un potente antinfiammatorio, eseguite sotto controllo radiologico (utilizzando un amplificatore di brillanza o un ecografo). 

Nei pazienti in cui viene identificata la struttura generatrice di dolore, ma non si riesce a ottenere beneficio adeguato o prolungato con la terapia interventistica ambulatoriale, si passa ad opzioni terapeutiche di media-alta complessità.

In caso di ricomparsa del dolore le procedure possono essere ripetute, mentre in caso di cambiamento del quadro clinico si procederà ad una nuova mappatura dell’area dolorosa.

Alcune delle procedure interventistiche eseguite presso il nostro centro sono: 

  • epidurale interlaminare;
  • epidurale transforaminale;
  • epidurale caudale;
  • blocco della branca mediale del ramo posteriore del nervo spinale, complesso posteriore dell’articolazione sacroiliaca;
  • blocco del ganglio di Walther;
  • blocco del nervo grande occipitale o del nervo femoro cutaneo-laterale o di altri nervi periferici.

Neuromodulazione con radiofrequenza e neuroablazione 

La neuromodulazione con radiofrequenza è una procedura interventistica di media complessità in cui, attraverso un’apposita sonda, viene applicato al target terapeutico un’energia specifica. I target terapeutici interessati da questa metodica possono essere diversi, come: 

  • le faccette articolari; 
  • il ganglio dorsale delle radici spinali; 
  • il complesso posteriore della sacroiliaca; 
  • i nervi periferici. 

Si parla di neuroablazione quando al target terapeutico viene applicata una corrente elettrica alternata ad alta frequenza (300-500 kHz), che genera calore nei tessuti circostanti per un certo tempo. 

Si parla invece di radiofrequenza pulsata quando al target viene applicata una corrente elettrica alternata ad alta frequenza (300-500 kHz) erogata “a pacchetti”, in modo che la temperatura raggiunga al massimo 42° C.

Le procedure interventistiche di neuroablazione e neuromodulazione vengono eseguite in sale operatorie dedicate e sempre con l’ausilio radiologico di un ecografo o di un amplificatore di brillanza. Queste tecniche trovano impiego per lo più quando, confermato il pain generator, non si riesce a raggiungere un’analgesia soddisfacente con le iniezioni ambulatoriali.

Neurostimolatore 

La neurostimolazione, come la neuromodulazione, è una tecnologia che permette di agire direttamente sul sistema nervoso attraverso la stimolazione elettrica. I target terapeutici possono essere: 

  • centrali, come il midollo spinale; 
  • periferici, come i nervi. 

Si tratta di sistemi impiantabili costituiti da uno o più elettrodi collegati ad un generatore di impulsi (IPG).

L’impianto di un neurostimolatore permette di trattare i casi di dolore cronico più complessi e refrattari (non responsivi) alle altre terapie. L’impianto di un neurostimolatore avviene con un intervento chirurgico e prevede generalmente 2 step. In caso di buona risposta alla terapia, soltanto durante il secondo step avverrà l’impianto definitivo del neurostimolatore. 

Staff

  • Dott. Massimo Barbieri - Responsabile
  • Dott. Edoardo Piacentino
  • Dott.ssa Giulia Rudi - Psicologa

Info e numeri utili

Con Servizio Sanitario Nazionale

Call Center prenotazioni ambulatoriali SSN tel: 02 87370500

 

In regime di solvenza

Call Center prenotazioni ambulatoriali Solventi tel: 02 87370505