PRP per il ringiovanimento del viso: il trattamento presso Zucchi Skin Center

PRP per il ringiovanimento del viso: il trattamento presso Zucchi Skin Center

PUBBLICATO IL 12 SETTEMBRE 2025

PRP per il ringiovanimento del viso: il trattamento presso Zucchi Skin Center

PUBBLICATO IL 12 SETTEMBRE 2025

Scopri ZucchiSkin Center, il Centro di Medicina Estetica della Zucchi Wellness Clinic di Monza

Il Centro di Medicina Estetica di Zucchi Wellness Clinic introduce il trattamento PRP (Plasma Ricco di Piastrine) al viso, una terapia innovativa per il ringiovanimento della pelle di viso e décolleté.

A illustrare la procedura, le modalità di esecuzione e le indicazioni terapeutiche è la dott.ssa Sabrina Brambilla, Responsabile di ZucchiSkin Center – Centro di Medicina Estetica della Zucchi Wellness Clinic di Monza.

 

Che cos’è il PRP (Plasma Ricco di Piastrine)

“Il PRP, ovvero Plasma Ricco di Piastrine, è un concentrato di piastrine estratto dal sangue del paziente stesso attraverso un processo di centrifugazione. 

Questa tecnica consente di isolare una componente altamente ricca di piastrine, fondamentali per la rigenerazione dei tessuti grazie al rilascio di fattori di crescita che stimolano la produzione di collagene, elastina e acido ialuronico, ed è in grado di nutrire in profondità la pelle di viso e décolleté. 

È un vero e proprio filler naturale, capace di restituire un aspetto più giovane, sano e luminoso” dichiara la dott.ssa Brambilla.

 

PRP in medicina estetica: quali sono i benefici?

In medicina estetica il PRP si è rivelato efficace nel contrastare i segni dell’invecchiamento cutaneo, grazie alla sua capacità di:

  • migliorare elasticità e tonicità cutanea;
  • ridurre le rughe sottili; 
  • aumentare idratazione e luminosità della pelle; 
  • stimolare la rigenerazione cellulare in modo naturale; 
  • attenuare iperpigmentazioni e discromie; 
  • ridurre borse e occhiaie; 
  • minimizzare cicatrici di varia natura.

“Questa tecnica rigenerativa viene anche utilizzata per il trattamento dell’alopecia e per la perdita dei capelli. Infatti, è consigliato anche dopo il trapianto di capelli”.

 

Chi può sottoporsi al trattamento PRP

“Il PRP è una terapia autologa, ovvero utilizza il sangue del paziente stesso, ed è per questo generalmente ben tollerata, con un rischio minimo di reazioni allergiche. È indicato per uomini e donne che desiderano:

  • rallentare i segni del tempo;
  • migliorare la qualità della pelle di viso, collo e décolleté;
  • prevenire l’invecchiamento cutaneo in modo naturale”.

 

Come funziona una seduta di PRP al viso

Ogni seduta di PRP si esegue in ambulatorio medico e si articola in 3 fasi:

  1. prelievo del sangue, come per una normale analisi;
  2. centrifugazione del campione per ottenere il plasma ricco di piastrine tramite un macchinario medicale specifico;
  3. infiltrazione del PRP nelle aree del viso tramite microiniezioni superficiali

“La procedura ha una durata complessiva di circa 30 minuti. Non richiede anestesia, anche se, per maggiore comfort, può essere applicata una crema anestetica locale. 

Subito dopo il trattamento potrebbero presentarsi un lieve arrossamento o gonfiore che scompare solitamente in 24 ore”.

 

Numero di sedute e risultati  

“Per ottenere risultati visibili e duraturi, si consiglia un ciclo iniziale di 2 o 3 sedute, da eseguire a distanza di 6 o 8 settimane l’una dall’altra, in base alla risposta individuale e alle indicazioni date durante la visita medico-estetica. 

Il richiamo, successivamente, potrà essere poi eseguito 1 volta l’anno”.

“I primi benefici sono generalmente visibili dopo poche settimane, ma il risultato ottimale si raggiunge nel medio-lungo termine, grazie alla progressiva rigenerazione della pelle” continua la specialista.

 

Controindicazioni al trattamento PRP

È importante sapere che esistono delle specifiche controindicazioni che possono rendere questo trattamento sconsigliato e sono le seguenti:

  • disturbi della coagulazione o gravi patologie ematologiche;
  • terapie anticoagulanti in corso;
  • malattie autoimmuni attive;
  • gravidanza e allattamento;
  • infezioni cutanee attive nelle zone da trattare;
  • neoplasie o pregressi tumori cutanei nell’area interessata;
  • malattie infettive croniche (epatite B, C o HIV).

“Per questo motivo, prima di sottoporsi al trattamento, è prevista un’anamnesi approfondita da parte di un medico estetico e, se necessario, esami del sangue per escludere eventuali controindicazioni alla procedura” conclude la dott.ssa Brambilla.