PRP in medicina estetica: a cosa serve e come funziona

PUBBLICATO IL 20 SETTEMBRE 2023

Più giovani senza bisturi? Oggi è possibile grazie al PRP o plasma arricchito di piastrine. Pratica ormai consolidata a livello internazionale da anni, utilizzata con successo in medicina rigenerativa, in ambito estetico permette di: 

  • migliorare l’elasticità della pelle
  • aumentarne la tonicità 
  • attenuare le rughe. 

Ma non solo: aiuta a combattere la calvizie e favorisce la ricrescita dei capelli. Tutto senza ricorrere a interventi chirurgici e senza sostanze “estranee”. 

Ma, nello specifico, di cosa si tratta? Come si effettua il trattamento? Risponde la dottoressa Jlenia Lonigro, chirurgo plastico e medico estetico di Smart Clinic all’interno del Centro Commerciale “Le Due Torri”, dove è possibile sottoporsi a questo trattamento di medicina estetica sia per il ringiovanimento della pelle sia per problemi di diradamento dei capelli.

 

Una biorivitalizzazione “compatibile”

In ambito medico-estetico il PRP (Platelet Rich Plasma, in italiano plasma arricchito di piastrine) è una tecnica cosiddetta di biorivitalizzazione, ovvero un trattamento antiage che si basa sull’impiego di specifiche sostanze (biocompatibili e riassorbibili) per riattivare la parte più vitale della pelle e favorire tono, compattezza, idratazione. 

“In questo caso la sostanza biocompatibile utilizzata è il sangue della stessa persona, prelevato e opportunamente trattato. Questo fa sì che si tratti di una sostanza assolutamente tollerata dall’organismo. Il concentrato di piastrine è utilizzato da molti anni, con successo, come rigenerante di tessuti danneggiati, ad esempio, in chirurgia maxillo-facciale e odontostomatologica e in ortopedia” osserva la dottoressa Lonigro.

 

Come si effettua il trattamento con PRP

Il medico preleva un piccolo quantitativo di sangue che viene centrifugato in una speciale apparecchiatura per separare i globuli rossi dalla parte contenente plasma e piastrine, cioè quelle piccole cellule del sangue ricche di fattori di crescita capaci, tra le altre cose, di: 

  • far produrre collagene ed elastina (proteine della pelle che le conferiscono elasticità e tonicità);
  • favorire i processi di rigenerazione. 

“Questa parte viene poi trattata con un attivatore piastrinico, cioè una sostanza che favorisce la proliferazione delle piastrine. Il plasma così ottenuto, che ha una quantità di piastrine molto superiore al valore normale, viene subito reiniettato sotto cute con microiniezioni” spiega la specialista.

 

Quali sono gli effetti immediati e nel tempo 

“Nell’immediato si ottiene un leggero ‘effetto filler’, ma i risultati più evidenti si manifestano nell’arco di un mese circa - continua la dottoressa Lonigro -. Grazie alla stimolazione di collagene ed elastina, la pelle appare più tonica, luminosa e compatta, in una parola più giovane. In particolare è utile per: 

  • la zona del volto, soprattutto guance e contorno occhi (le cosiddette ‘zampe di gallina’); 
  • ringiovanire collo, décolleté e mani, zone queste ultime difficilmente migliorabili con altri trattamenti di medicina estetica”.

 

Anche in caso di calvizie e perdita di capelli

“Un campo molto interessante di applicazione del PRP è anche quello che riguarda la calvizie e il diradamento dei capelli - sottolinea la specialista -. Iniettato nel cuoio capelluto, il plasma arricchito di piastrine si è rivelato efficace nello stimolare l’attività dei follicoli piliferi. Questo si traduce in diversi effetti per i capelli: 

  • contribuisce al loro rinvigorimento; 
  • ne rallenta la caduta; 
  • ne favorisce anche la ricrescita. 

I migliori risultati si ottengono quando il follicolo è ancora aperto e il bulbo non è atrofizzato. Ovviamente, più tempestivamente si interviene, meglio è. 

Dopo 2 settimane dall’ultimo trattamento con PRP nell’area infiltrata si riscontra un aumento di: 

  • spessore dell’epidermide del cuoio capelluto (come se avvenisse un ringiovanimento del cuoio capelluto);
  • numero dei follicoli (e quindi la comparsa di nuovi capelli) rispetto alle zone non trattate”. 

Il protocollo iniziale per la calvizie in genere prevede 1 applicazione al mese per 3 mesi, con una seduta di richiamo annuale.

 

I vantaggi del PRP

“Oltre a essere un trattamento molto ben tollerato e non doloroso (solo per la calvizie può essere necessario applicare un anestetico locale essendo il cuoio capelluto una zona particolarmente sensibile), essendo una sostanza ‘naturale’ che deriva dalla persona stessa non presenta effetti collaterali, né rischio di reazioni avverse o di natura allergica presente invece con altri materiali. Ovviamente a patto che durante la procedura vengano rispettati tutti i criteri di sterilità. 

È importante sottolineare infatti che per poter eseguire questa terapia, la struttura deve possedere l’autorizzazione all’utilizzo di emoderivati (componenti del sangue) e rispettare precisi criteri” conclude la dottoressa Lonigro.

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