
Addio alle vene varicose con la chirurgia endovascolare
PUBBLICATO IL 20 OTTOBRE 2025
Presso l’Istituto Clinico San Rocco di Ome (BS) è possibile trattare le vene varicose grazie ai più moderni trattamenti di chirurgia endovascolare mini-invasiva, che permettono di eliminare il problema in modo efficace, sicuro e con ottimi risultati estetici.
Ne parliamo con la Dott.ssa Maria Antonella Tonoli, specialista in patologie vascolari e diagnostica vascolare dell'Istituto Clinico San Rocco.
Cosa sono le vene varicose
Le vene varicose sono dilatazioni anomale, permanenti e tortuose delle vene, in particolare quelle degli arti inferiori, che affliggono in maniera trasversale donne e uomini di tutte le età. Si tratta di una patologia cronica ad andamento evolutivo molto frequente, causata da un malfunzionamento delle valvole venose che regolano il flusso di sangue verso il cuore.
I sintomi più comuni e le cause
Esistono alcuni casi in cui si manifestano in maniera silente ma, generalmente, alcuni campanelli d’allarme si avvertono. I principali sintomi delle vene varicose sono:
- pesantezza e gonfiore delle gambe
- vene dilatate e bluastre con evidenti tortuosità estetiche
- crampi notturni, prurito, bruciore, edema
- nei casi più gravi, ulcere venose.
Quando le valvole venose non funzionano più correttamente, il sangue tende a refluire verso il basso e ciò comporta una dilatazione del vaso sanguigno, un ristagno di sangue e la comparsa di sintomi ed inestetismi cutanei.
Ereditarietà e genetica, oltre ad un inadeguato stile di vita, sono fattori predisponenti per la lassità del sistema valvolare.
Come si diagnosticano le vene varicose
È sufficiente programmare una visita angiologica o flebologica, oltre a sottoporsi ad un ecocolordoppler venoso per valutare il flusso del sangue e intercettare i segmenti di vena incontinenti.
Chirurgia endovascolare mini-invasiva: la nuova frontiera del trattamento
Il forte impulso della tecnologia ha prodotto negli ultimi vent’anni una forte ascesa della chirurgia endovascolare.
A differenza della chirurgia tradizionale, le nuove tecniche chiudono la vena malata dall’interno senza quindi asportarla come avveniva per esempio con lo stripping della safena.
Tipologie di trattamenti endovascolari
Qualora le opzioni conservative (calze elastiche a compressione graduata, modifiche dello stile di vita e assunzione di farmaci flebotonici) non abbiano prodotto i benefici sperati, esistono due diverse tipologie di intervento endovascolare:
- trattamenti termici: eseguiti in anestesia locale, utilizzano il calore (laser e radiofrequenza) per l’obliterazione del lume di un vaso sanguigno;
- trattamenti non termici: comprendono la scleroterapia, la MOCA e il cianoacrilato (una colla biocompatibile) che agiscono, senza dover ricorrere ad alcuna anestesia, mediante una combinazione di azione meccanica (data dallo strumento impiegato) e chimica (data dalla sostanza sclerosante che oblitera il lume del vaso).
I vantaggi della chirurgia endovascolare
I vantaggi di questa tecnica sono innumerevoli:
- approccio mini-invasivo più snello e veloce
- esecuzione ambulatoriale
- ritorno immediato alle attività del quotidiano
- ottimi risultati estetici
- ridotto rischio complicanze.
L’esperienza dell’Istituto Clinico San Rocco di Franciacorta
Dal 2011 l’istituto franciacortino è specializzato in chirurgia endovascolare. Attraverso procedimenti approvati dalle linee guida, infatti, propone trattamenti mini-invasivi termici e non termici per la cura di tutte le patologie di origine vascolare.
Una peculiarità grazie alla quale è in grado di personalizzare il miglior tipo di intervento per le caratteristiche anatomiche di ogni singolo paziente.
Prevenzione e controlli periodici
La prevenzione è necessaria per scongiurare possibili recidive. Una volta trattata una vena, infatti, è necessario non solo eliminare i fattori di rischio che possono far insorgere un nuovo episodio ma anche programmare controlli periodici (generalmente a una settimana, un mese e sei mesi dall’intervento).