
Cosa mangiare con febbre, raffreddore e influenza: la guida della nutrizionista
PUBBLICATO IL 19 NOVEMBRE 2025
Con l’arrivo del freddo, febbre, raffreddore e influenza diventano compagni di stagione per molti. In questi momenti, l’alimentazione può fare davvero la differenza: aiuta il corpo a difendersi, favorisce il recupero e allevia i sintomi.
A guidarci è la dottoressa Chiara Boscaro, biologo nutrizionista presso l’Istituto Clinico San Siro e gli Istituti Clinici Zucchi.
Cosa succede al corpo quando siamo malati (febbre, raffreddore, influenza)
“Quando abbiamo la febbre aumenta il nostro consumo energetico e l’appetito, invece, potrebbe ridursi, favorendo una sensazione di debolezza generale.
Il raffreddore e l’influenza, inoltre, provocano infiammazione delle vie respiratorie, che può rendere difficile o dolorosa la deglutizione.
L’obiettivo principale è quindi mangiare in modo mirato per reintegrare i nutrienti utili al recupero energetico. Un’alimentazione adeguata può anche ridurre i sintomi e sostenere le difese immunitarie” spiega la dottoressa Boscaro.
Idratazione e bevande calde: cosa bere per favorire il recupero
La disidratazione è uno dei rischi principali durante l’influenza stagionale è perché febbre e congestione delle vie aeree aumentano la perdita di liquidi. È quindi consigliato bere almeno 1 litro e mezzo di liquidi al giorno.
“I brodi caldi vegetali o di pollo sono ideali: idratano, reintegrano sali minerali e sono facili da digerire.
Anche tè deteinato o semplicemente acqua calda con un cucchiaino di miele possono fare la differenza” aggiunge la dottoressa.
Tisane utili in caso di influenza e raffreddore
Le tisane possono, inoltre, avere effetti mirati nel trattamento di sintomi secondari dell’influenza come, ad esempio:
- tarassaco e carciofo, che sostengono la digestione e la funzione epatica;
- camomilla, melissa e malva, che leniscono le prime vie respiratorie;
- cumino o carvi, che aiutano la regolarità intestinale.
Come idratare i bambini sopra l’anno di età
“Nei bambini sopra l’anno, camomilla e tisane leggere vanno bene, ma è meglio evitare tisane stimolanti come ginseng o liquirizia.
Attenzione, nei bambini sotto 1 anno il miele va evitato per il rischio di botulismo; per i più grandi, invece, un cucchiaino di miele biologico può dolcificare e offrire un leggero effetto antibatterico” ricorda la nutrizionista.
Cosa mangiare con febbre, raffreddore e influenza: i cibi che aiutano
Mangiare cibi leggeri ma nutrienti è fondamentale durante l’influenza. La dottoressa Boscaro suggerisce di puntare su alimenti che sostengono il sistema immunitario e mantengono energia e forza.
Alimenti leggeri e nutrienti per sostenere il sistema immunitario:
- yogurt e kefir, a colazione o come spuntino, che rafforzano il microbiota intestinale;
- uova, strapazzate o sode, forniscono proteine e vitamine del gruppo B;
- minestroni e legumi, ricchi di ferro e proteine, nutrienti e facilmente digeribili.
Fonti energetiche facili da digerire:
- riso, pasta in bianco, purè di patate e pane tostato, che forniscono energia senza appesantire, soprattutto se conditi con un filo d’olio extravergine d’oliva.
Frutta, verdura e spezie con azione antinfiammatoria:
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frutta e verdura ricche di vitamina C, come agrumi, kiwi, mele cotte, cavoli, broccoli e peperoni;
- aglio e cipolla aggiunti alle zuppe hanno proprietà antibatteriche naturali;
- spezie come curcuma e zenzero, utili per liberare le vie respiratorie e con effetto antinfiammatorio.
Fonti proteiche consigliate:
- carne bianca, pesce, legumi;
- pesce azzurro, frutta secca e semi oleosi, ricchi di omega-3, che aiutano a ridurre l’infiammazione.
I cibi da evitare con febbre, raffreddore o influenza
Alcuni alimenti possono appesantire la digestione o rallentare il recupero. È quindi meglio evitare:
- affettati, fritti e sughi ricchi;
- cibi molto salati, conservati o industriali (merendine, snack confezionati);
- alcol e bevande gassate, che peggiorano la disidratazione e possono interferire con eventuali farmaci;
- latticini pesanti, soprattutto in caso di congestione o muco in eccesso.
Cosa mangiare quando si ha poco appetito
Quando il malessere fa diminuire la fame, è importante non forzarsi a mangiare. Meglio puntare su piccoli pasti leggeri e frequenti.
“L’approccio ideale è iniziare con alimenti semplici e digeribili, come cracker, pane tostato con un filo d’olio o un po’ di ricotta, frutta secca o uno yogurt.
Poi, man mano che l’appetito torna, si possono introdurre piccole porzioni di pasta in bianco, pollo o un brodo vegetale durante la giornata - consiglia la biologa -.
In conclusione, quando febbre, raffreddore o influenza si fanno sentire, è fondamentale ascoltare il proprio corpo e scegliere cibi caldi, leggeri e nutrienti. In questo modo anche i malanni di stagione diventano più facili da affrontare e meno debilitanti” aggiunge la dottoressa Boscaro.



