Anche per il biennio 2026-2027, l’IRCCS Ospedale San Raffaele e l’IRCCS Ospedale San Raffaele Turro ricevono conferma di 3 Bollini Rosa ciascuno, il punteggio massimo ottenibile, assegnati da Fondazione ONDA ETS per il costante impegno profuso a sostegno della medicina di genere. 

Un’ulteriore riprova dell’attenzione riservata, in queste strutture, alla salute delle donne che possono usufruire di percorsi di cura differenziati sia dal punto di vista diagnostico-terapeutico, sia clinico-assistenziale.

 

Cosa rappresentano i 3 Bollini Rosa per i 2 IRCCS

Per tutte le specialità cliniche dei 2 IRCCS continuare a far parte del network Bollini Rosa, composto da più di 300 ospedali, è un modo per dare visibilità ai percorsi intrapresi nel campo della medicina di genere e per agevolare la ricerca di una opportuna risposta per le pazienti che ricercano percorsi mirati di prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie con un focus per il genere femminile. In particolare viene riconosciuta la:

• presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai 2 generi che necessitano di percorsi differenziati;
• tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented;
• offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale);
• offerta di servizi e percorsi dedicati alle donne vittime di violenza.

"Ricevere oggi al Ministero della Salute a Roma i Bollini Rosa è, per i nostri Ospedali, un riconoscimento importante: conferma l’impegno quotidiano nel mettere la salute delle donne al centro, con percorsi di cura e di ricerca dedicati e attenzione alla persona.

Per noi medici è un grande incoraggiamento a continuare su questa strada con responsabilità e passione” afferma la dott.ssa Veronica Zuber, referente Bollini Rosa per Ospedale San Raffaele e Ospedale San Raffaele Turro e chirurga senologa presso l’Unità operativa di Chirurgia della Mammella.