Come la fisioterapia può contribuire a migliorare la fibromialgia

Come la fisioterapia può contribuire a migliorare la fibromialgia

PUBBLICATO IL 12 MAGGIO 2025

Come la fisioterapia può contribuire a migliorare la fibromialgia

PUBBLICATO IL 12 MAGGIO 2025

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La fibromialgia è una sindrome cronica, complessa da diagnosticare, che ha un impatto concreto sulla qualità della vita di chi ne soffre. Colpisce prevalentemente le donne in età adulta e si manifesta con sintomi che coinvolgono tutto il corpo, causando dolore muscoloscheletrico persistente, stanchezza cronica, disturbi del sonno e compromettendo anche l’equilibrio psicologico ed emotivo.

In occasione della Giornata Mondiale della Fibromialgia, il 12 maggio, vogliamo richiamare l’attenzione sull’importanza del movimento e di un approccio riabilitativo integrato e personalizzato per la gestione di questa condizione, per la quale a oggi non esiste una cura definitiva.

Il dott. Pierpaolo Corbetta, fisiatra presso Zucchi Wellness Clinic e Responsabile del Reparto di Riabilitazione Specialistica degli Istituti Clinici Zucchi, ci aiuta a comprendere meglio questa patologia e il ruolo fondamentale dell’attività fisica e delle tecniche fisioterapiche nella sua gestione.

 

Cos'è la fibromialgia e come si diagnostica

“La fibromialgia si caratterizza per un dolore muscoloscheletrico cronico e diffuso, accompagnato da disturbi del sonno, cefalee e problematiche cognitive. 

Non esistono esami strumentali in grado di diagnosticarla con certezza, al momento esiste solo una diagnosi a esclusione e ciò rende il percorso diagnostico lungo e spesso frustrante. 

Le cause esatte non sono ancora note, ma si ritiene che alla base ci sia una disfunzione del sistema nervoso centrale, che amplifica la percezione del dolore. Inoltre, si ritiene che la sindrome possa essere il risultato di un'interazione tra fattori predisponenti e scatenanti, quali traumi fisici o psicoemotivi, infezioni virali, disfunzioni del sonno e vulnerabilità genetica”.

“La diagnosi è clinica e viene formulata generalmente da un reumatologo o da un fisiatra basandosi sull’osservazione dei sintomi e sull’esclusione di altre patologie simili, come l’artrite reumatoide o i disturbi tiroidei”.

Durante la visita, il medico raccoglie un’anamnesi dettagliata e valuta:

  • la presenza di dolore cronico e diffuso;
  • la sensibilità dei tender points, aree dolorose localizzate tra muscoli e tendini;
  • la presenza di sintomi associati come affaticamento, insonnia, difficoltà di concentrazione e alterazioni dell’umore.

Una volta effettuata la diagnosi, viene definito un piano terapeutico personalizzato, che combina: 

  • terapie farmacologiche; 
  • modifiche dello stile di vita; 
  • interventi fisioterapici.

 

Il movimento come cura: l’apporto del fisiatra e della fisioterapia

Il fisiatra è una figura importante per la gestione di questa sindrome: costruisce un percorso riabilitativo su misura, tenendo conto delle caratteristiche fisiche, psicologiche e sociali del paziente.

“La fibromialgia coinvolge simultaneamente il corpo, la mente e la sfera emotiva. Non si tratta semplicemente di stanchezza o di dolore occasionale: è una condizione di sofferenza persistente e spesso invisibile agli occhi degli altri – spiega il dott. Corbetta –. 

Ogni paziente presenta caratteristiche specifiche e, nella maggior parte dei casi, si tratta di persone in età avanzata con patologie concomitanti che aggravano il quadro clinico. Per questo motivo è essenziale adottare un approccio terapeutico integrato e multifattoriale”.

 

I trattamenti fisioterapici per la fibromialgia 

“Presso il nostro Centro di Riabilitazione, i programmi riabilitativi per la fibromialgia hanno come obiettivo primario la riduzione del dolore, il miglioramento della mobilità articolare e il potenziamento delle funzioni fisiche.

I trattamenti includono:

  • educazione terapeutica: per far comprendere al paziente la patologia e l’importanza dell’attività fisica regolare;
  • riabilitazione motoria dolce: esercizi di mobilizzazione, stretching, rinforzo muscolare e rilassamento, adattati al livello di tolleranza individuale;
  • terapie fisiche: TENS, ultrasuoni, elettrostimolazione a bassa frequenza, laserterapia;
  • terapia manuale e massoterapia decontratturante;
  • tecniche di rilassamento e respirazione diaframmatica;
  • rieducazione al movimento con D-Wall, attraverso esercizi ispirati a gesti reali come una camminata in montagna o movimenti sportivi.

Tutto il percorso è seguito in sinergia tra fisiatra e fisioterapista, con rivalutazioni periodiche per monitorare i progressi e adattare il trattamento. Il nostro approccio è centrato sulla persona e si fonda su ascolto, empatia e condivisione degli obiettivi terapeutici”.

 

L’idrokinesiterapia 

“Nel nostro Centro di Riabilitazione offriamo anche protocolli specifici per il trattamento della fibromialgia attraverso sedute di idrokinesiterapia all’interno della nostra vasca idroterapica riscaldata (33-34°C)”.

Sotto la guida esperta di un fisioterapista, il lavoro in acqua consente di:

  • ridurre il dolore muscolare;
  • sciogliere le contratture;
  • migliorare la mobilità;
  • ritrovare una sensazione di benessere e rilassamento.

“È uno degli approcci preferiti dai nostri pazienti perché è dolce, ma efficace, pensato per accompagnare ogni persona verso un migliore equilibrio fisico”.