Ecocardiografia, TAC coronarica e Risonanza Magnetica Cardiaca: a cosa servono

PUBBLICATO IL 15 NOVEMBRE 2024

Negli ultimi decenni, l'evoluzione dell'imaging cardiaco ha trasformato radicalmente l'approccio alla diagnosi e al trattamento delle patologie cardiovascolari, ancora oggi la principale causa di morte nei Paesi occidentali. 

"Dal punto di vista diagnostico, l’imaging è ormai una componente fondamentale - spiega il prof. Daniele Andreini, responsabile dell’Unità operativa di Cardiologia Clinica ed Imaging Cardiaco e di Cardiologia dello Sport presso l’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio, che collabora con Palazzo della Salute Wellness Clinic -. Anche se questo non può prescindere, ovviamente, da una buona visita cardiologica accompagnata da un elettrocardiogramma. Questi esami di base rimangono fondamentali per avere fin da subito un quadro completo".

Approfondiamo insieme al prof. Andreini cosa sono l’ecocardiografia, la TAC coronarica e la Risonanza Magnetica Cardiaca e perché il Galeazzi - Sant’Ambrogio è un’eccellenza nell’imaging cardiaco.
 

L’ecocardiografia: di cosa si tratta e quando è indicata

L’ecocardiografia è considerata la metodica di primo livello nell’imaging cardiaco ed è un esame complementare a una visita cardiologica. 

"L'ecocardiografia è un test quasi obbligatorio - afferma Andreini -, perché fornisce informazioni estremamente complete sulla funzionalità di: 

  • cuore; 
  • 2 ventricoli, in particolare del ventricolo sinistro; 
  • altre camere cardiache; 
  • grandi vasi arteriosi".

Questa metodica permette di diagnosticare e quantificare patologie valvolari come:

  • la stenosi della valvola aortica;
  • l’insufficienza mitralica.

Consente anche di sospettare patologie coronariche, grazie alla valutazione della cinetica cardiaca. 

L'ecocardiografia permette poi di identificare infiammazioni del pericardio, come la pericardite, rendendolo un esame estremamente utile per la diagnosi di molte patologie cardiache.

Inoltre, l’ecocardiografia ha beneficiato di significativi progressi tecnologici, come la valutazione tridimensionale: "Queste innovazioni ci permettono di superare alcuni limiti nella riproducibilità delle misurazioni e di identificare più precocemente alterazioni della contrattilità regionale del cuore, in particolare del ventricolo sinistro", aggiunge Andreini.

TAC coronarica: a cosa serve

Negli ultimi 2 decenni, l’imaging non invasivo ha guadagnato terreno grazie a tecniche di secondo livello come la TAC coronarica, una delle innovazioni più importanti nella diagnosi delle malattie cardiovascolari. 

"La TAC del cuore, in particolare delle coronarie, ha portato una rivoluzione: è il primo esame non invasivo che consente di valutare le coronarie senza bisogno di ricovero o di procedure invasive come il cateterismo arterioso", spiega Andreini.

La TAC coronarica è oggi lo strumento principale per diagnosticare la malattia aterosclerotica e le placche coronariche in modo rapido e sicuro. 

"Questo esame è estremamente importante proprio perché ci permette una diagnosi precoce di queste patologie. Infatti, una delle principali prospettive future è proprio il trattamento preventivo dell'aterosclerosi - afferma il professore -. 

Prevenire lo sviluppo della malattia, evitando che si arrivi a un infarto miocardico, sarà uno dei pilastri per ridurre la mortalità cardiovascolare nei prossimi anni."

Le recenti linee guida europee hanno ulteriormente rafforzato il ruolo della TAC coronarica, raccomandando questo esame anche per pazienti con un rischio di malattia molto basso

"Le ultime raccomandazioni hanno portato infatti la TAC coronarica in classe 1A, il massimo livello di raccomandazione, anche per pazienti con un rischio di malattia fra il 5 e il 15%", specifica Andreini.

 

Risonanza Magnetica Cardiaca: quando farla

A fianco della TAC, la Risonanza Magnetica Cardiaca (RM) è diventata un test di riferimento, particolarmente utile per la valutazione di aritmie ventricolari e patologie miocardiche che possono portare a morte cardiaca improvvisa. 

La Risonanza Magnetica è, infatti, la metodica di prima scelta quando si sospetta una patologia primitiva del miocardio, poiché è l’unico esame che può caratterizzare in modo dettagliato il tessuto miocardico, permettendo di identificare cicatrici fibrotico-adipose e diagnosticare patologie spesso non rilevabili con altre metodiche.

Anche la RM cardiaca ha beneficiato di innovazioni tecnologiche: "La capacità di caratterizzare non solo la funzione, ma anche la morfologia e la composizione del tessuto cardiaco, rende la RM uno strumento prezioso - spiega Andreini -. 

Può infatti identificare patologie subdole che sfuggono agli esami tradizionali, inclusa l'ecocardiografia".

 

L’eccellenza del Galeazzi-Sant’Ambrogio nell’imaging cardiaco

L'IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio si distingue come centro di eccellenza nell'imaging cardiaco, sia a livello nazionale che internazionale. La struttura è dotata di più di 15 apparecchiature di imaging di ultima generazione, inclusi strumenti top di gamma per l’ecocardiografia, la TAC e la Risonanza Magnetica. 

Una delle aree di innovazione dell’Ospedale riguarda l'utilizzo della TAC cardiaca da stress, una metodica che abbina la valutazione dell’anatomia delle coronarie alla presenza di segni di ischemia indotta da stress farmacologico. Vengono effettuate, inoltre, l’Ecocardiografia da stress e la Risonanza Magnetica da stress

L’Ospedale, grazie alla collaborazione con radiologi esperti, è inoltre all’avanguardia nell’applicazione di tecnologie basate sull'intelligenza artificiale, che permettono una caratterizzazione automatica delle placche coronariche. Si dota infatti di software che, in modo completamente automatico, analizzano la composizione delle placche e la loro estensione, permettendoci di monitorare l'evoluzione della malattia aterosclerotica con estrema precisione.

La TAC guidata in sala operatoria

Oltre alla diagnostica avanzata, l'IRCCS Ospedale Galeazzi è all’avanguardia nel trattamento delle patologie cardiovascolari, grazie all'uso di tecnologie innovative come l’utilizzo della TAC come guida all'angioplastica

"Siamo tra i primi centri a utilizzare la TAC per guidare le procedure di angioplastica in sala di cardiologia interventistica - spiega Andreini -. Questo approccio si prefigge di migliorare la sicurezza della procedura, riducendo l’esposizione del paziente a radiazioni e mezzi di contrasto, e consente un'operazione più precisa".

La TAC guidata è utilizzata per visualizzare in 3D le immagini delle coronarie durante la procedura, permettendo al cardiologo interventista di operare con estrema precisione. Questo riduce anche i costi associati all’utilizzo di cateteri e altre strumentazioni invasive, offrendo un trattamento più sicuro e accessibile per i pazienti.

 

Il ruolo dell’imaging nella prevenzione cardiovascolare

Guardando al futuro, il prof. Andreini prevede un ruolo sempre più centrale dell’imaging non invasivo nella prevenzione delle patologie cardiovascolari

"Credo che la TAC coronarica possa diventare uno strumento di screening di massa per la popolazione ad alto rischio, simile a quanto avviene già per la mammografia e il pap test nella prevenzione dei tumori", afferma.

Con l’avvento di nuove tecnologie e metodiche sempre più avanzate, l’imaging cardiaco continuerà a rappresentare un pilastro fondamentale nella riduzione della mortalità cardiovascolare.

 

Come prenotare un esame di imaging cardiaco

Per prenotare un esame di imaging cardiaco all’IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio è possibile: 

effettuare prenotazioni ambulatoriali Privati/fondi/assicurazioni tramite:

effettuare prenotazioni ambulatoriali SSN tramite:

  • Cup Regionale da rete fissa 800.638.638
  • Cup regionale da rete mobile 02.999.599
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