Come curare il tunnel carpale all'Istituto Clinico Città di Brescia

PUBBLICATO IL 04 LUGLIO 2024

Il tunnel carpale è un disturbo da compressione nervosa abbastanza comune. Come spiega il dott. Ignazio Marcoccio, responsabile del Centro di chirurgia della mano e microchirurgia ricostruttiva dei nervi periferici dell’Istituto Clinico Città di Brescia: “È un disturbo frequentissimo da compressione del nervo mediano al polso, la cui diagnosi è in genere agevole visti i sintomi classici consistenti in dolore, senso di intorpidimento e formicolio, spesso doloroso, alla mano e alle prime 3 dita, con stanchezza progressiva della mano nei movimenti ripetitivi”.

 

Cos’è il tunnel carpale, come si manifesta e come si diagnostica

Il tunnel carpale è un arco piuttosto stretto, situato fra il polso e il palmo della mano attraverso il quale passano 9 tendini e il nervo mediano. Una sua alterazione, anche minima, può causare la compressione del nervo nel suo passaggio dall’avambraccio alla mano e l’insorgere della patologia.

I sintomi tipici della sindrome del tunnel carpale sono:

  • formicolii alle dita;
  • riduzione della sensibilità; 
  • dolore, che solo in alcuni casi si irradia anche al braccio. 

Per diagnosticarlo è sufficiente una visita e una elettromiografia.

 

Il dolore al polso e tunnel carpale

Il dolore al polso viene spesso associato con la sindrome del tunnel carpale, ma in realtà questo disturbo può arrecare dolore al polso solo di riflesso. Anche le artriti, cioè le infiammazioni articolari, come l’artrite reumatoide, possono coinvolgere il polso. In questo caso la causa è una malattia infiammatoria, che può localizzarsi anche in altre sedi, oppure problemi minori come le tendiniti dovute per lo più ad attività manuali ripetute.

 

Quando i sintomi sono più evidenti

Il tunnel carpale è un disturbo tipicamente stagionale la cui sintomatologia è influenzata dal tempo meteorologico. Nelle fasi iniziali i sintomi del tunnel carpale sono tipicamente stagionali: generalmente i disturbi più rilevanti si percepiscono in inverno, mentre tendono a migliorare con l'arrivo del clima caldo dell'estate. 

 

Perché il tunnel carpale fa più male di notte

Quasi sempre la sintomatologia si acuisce, almeno nelle fasi iniziali, di notte al punto da risvegliare dal sonno il paziente. La prevalenza notturna dei sintomi dipende dal fatto che la maggior parte di noi dorme con il polso flesso e questa posizione irrita il nervo.

 

Il tutore per il tunnel carpale

Indossare prima di recarsi a letto un tutore rigido che impedisca di flettere il polso durante il sonno è uno stratagemma molto utile, grazie al quale i sintomi spesso scompaiono miracolosamente. Si tratta di un rimedio banale che, però, evita: 

  • la flessione del polso;
  • la conseguente irritazione del nervo. 

Purtroppo, il miglioramento non avviene nelle fasi più avanzate della malattia dove è necessario l'intervento chirurgico.

 

Come curare il tunnel carpale all’Istituto Clinico Città di Brescia

Le terapie proposte presso l’Istituto Clinico Città di Brescia consistono nella prescrizione di neurotrofici, integratori che nutrono la parete del nervo, abbinata a un ciclo di cure per disinfiammare il canale carpale comprensivo di:

  • fisioterapia (finalizzata ad ottenere un miglioramento della sintomatologia);
  • massaggi drenanti;
  • laser ed ultrasuoni.

 

L’intervento chirurgico

Quando le terapie descritte in precedenza non dovessero garantire i frutti sperati, si procede con un intervento chirurgico mininvasivo, che si esegue in regime ambulatoriale senza dover sottoporsi, salvo particolari eccezioni, a particolari esami ematici. 

Dopo un’anestesia locale, l’operazione consiste in un piccolo taglietto alla base del palmo della mano: con il bisturi si va a sezionare il legamento trasverso del carpo (che è il ‘tetto’ del canale carpale), aprendolo e decomprimendo così il nervo. 

 

Quando fare la riabilitazione dopo l’intervento

Il ricovero è di qualche ora e nel 95% dei casi, non vi è alcuna necessità di eseguire alcun percorso fisioterapico. Solo i rari i casi in cui i pazienti sviluppassero aderenze, dolori cicatriziali, gonfiori e/o tendiniti dei flessori del polso è necessario rivolgersi a un fisioterapista per un’adeguata riabilitazione tissutale.

La riabilitazione permette di recuperare e ripristinare il movimento del polso tramite massaggio della cicatrice, scollamento delle aderenze, mobilizzazione del polso, ma anche per sottoporsi, contestualmente, a terapie fisiche come ultrasuoni, laser e tecarterapia utili per sfiammare i tessuti.

Cura e Prevenzione