Come trattare il disturbo istrionico della personalità
PUBBLICATO IL 16 GENNAIO 2024
Il disturbo istrionico della personalità è una patologia psichiatrica caratterizzata da una forte ricerca di emozioni e fa parte dei disturbi della personalità. Ce ne parla il dottor Massimiliano Dieci, Responsabile dell’Unità Operativa di Riabilitazione Specialistica ad Indirizzo Psichiatrico e Residenzialità Psichiatriche degli Istituti Clinici Zucchi di Carate Brianza.
Le caratteristiche di questi disturbi riguardano le modalità costanti di percepire, rapportarsi e pensare nei confronti dell'ambiente e di sé stessi e si manifestano in comportamenti rigidi e esagerati, causando una compromissione funzionale significativa o una sofferenza soggettiva della persona.
“I dati epidemiologici indicano una prevalenza intorno al 2-3% nella popolazione. Il disturbo è molto più frequentemente diagnosticato nelle donne in età adulta, anche se i dati epidemiologici suggeriscono che il rapporto fra i generi non sia così diverso”, indica il dott. Dieci.
Come si manifesta
“Le persone con disturbo di personalità istrionico sono alla continua ricerca di attenzioni. Le manifestazioni più comuni di un disturbo istrionico della personalità sono:
- ricorrere a comportamenti eccessivamente drammatici in un disperato tentativo di trovare autostima, se non addirittura una definizione di sé, attraverso il riscontro che ottengono dagli altri;
- la ricerca di relazioni con persone a cui si attribuisce valore in termini economici, di successo o bellezza;
- millantare meriti, qualità o ruoli nel tentativo di sedurre gli altri. In questo modo si sviluppa un processo di inganno e autoinganno che può arrivare fino alla creazione di un falso sé;
- tendenza a scegliere abiti e look molto vistosi e ad utilizzare il proprio aspetto fisico per cercare l’attenzione;
- l’uso di uno stile cognitivo e di un linguaggio impressionistico, in cui le emozioni dominano il funzionamento mentale, con la manifestazione di opinioni nette poco argomentate prive di dettagli e una tendenza alla facile suggestionabilità;
- considerare le relazioni più intime di quanto non siano realmente. Queste persone possono, infatti, essere in un primo tempo affascinanti, ma rapidamente risultano eccessive e le relazioni che instaurano risultano superficiali e transitorie con una incapacità a creare una vera intimità nelle relazioni affettive e sessuali.
- scarsa tolleranza alla frustrazione e alla noia con una tendenza a cercare rapidamente stimoli nuovi e gratificazioni immediate con elementi di impulsività.
- il desiderio di attenzione guida i loro comportamenti che talvolta diventano manipolatori, con una scarsa tendenza a considerare l’impatto che i propri atteggiamenti hanno sugli altri. Quando il tentativo di attirare l’attenzione non va a buon fine, mostrano un freddo distacco o ‘alzano il tiro’ con espressioni teatrali di dolore e rabbia, piangono o addirittura hanno comportamenti aggressivi e talora minacciano il suicidio”.
Le conseguenze di questa patologia
“Le persone che soffrono di questo disturbo sono spesso poco o nulla consapevoli di queste caratteristiche. Le conseguenze di tutto questo sono:
- relazioni disturbate;
- difficoltà interpersonali;
- vissuti depressivi con una tendenza a considerare gli altri causa della propria sofferenza.
Talvolta ricorrono all’alcol o alle sostanze come tentativo di contenere il proprio malessere”, indica il dott. Dieci.
Come ogni altro disturbo la gravità è variabile, ma talvolta le conseguenze sul funzionamento e sul benessere delle persone affette sono molto alte.
“Un’ evoluzione abbastanza tipica di questo disturbo è quella verso lamentele somatiche di presunti disturbi fisici fino a configurare vere e proprie patologie come i disturbi somatoformi o il disturbo di conversione, in una sorta di estremo drammatico tentativo di ricevere attenzione.
Spesso i pazienti con disturbo istrionico manifestano anche caratteristiche di altri disturbi di personalità come il disturbo narcisistico, il disturbo borderline, il disturbo antisociale e il disturbo dipendente”.
Le cause
“Le cause del disturbo istrionico non sono completamente chiare, alcuni aspetti temperamentali che rappresentano elementi di base del disturbo, come la ricerca di attenzioni e l’ipersensibilità, possono avere una base biologica, ma esistono evidenze di come esperienze precoci infantili di mancanza di riconoscimento dei bisogni e mancanza di cure possano concorrere alla genesi del disturbo”.
Le cure
“Quasi mai questi pazienti arrivano a domandare aiuto per gli elementi psicopatologici del disturbo, più spesso sono le conseguenze come la depressione a portarli da un professionista. Anche per i familiari o i conoscenti è più facile spingere queste persone verso una cura facendo leva su condizioni come la depressione o i presunti disturbi somatici di cui secondariamente soffrono piuttosto che sugli elementi centrali del disturbo che almeno in prima battuta non vengono riconosciuti dal paziente.
La terapia farmacologica può essere d’aiuto per le complicanze in termini depressivi o di discontrollo emotivo e comportamentale, ma gli aspetti centrali del disturbo vanno affrontati in termini psicologici. Il lavoro psicologico con questi pazienti non è facile, perché anche nella relazione terapeutica diventano manipolatori, teatrali, sfidanti e il transfert con il terapeuta oscilla fra l’idealizzazione e il distacco. Per questo il supporto costante da parte di un professionista della salute mentale è fondamentale”, conclude lo specialista.