Depressione stagionale: cos’è e come curarla

PUBBLICATO IL 20 DICEMBRE 2019

Le variazioni climatiche e ambientali delle stagioni fredde possono influenzare in negativo salute e umore, e favorire il disturbo affettivo stagionale (SAD). Lo specialista spiega di cosa si tratta e come affrontarlo.

Con l’arrivo della stagione autunno-invernale, il nostro organismo risente dei cambiamenti in atto: aumenta l’umidità, scendono le temperature, diminuiscono le ore di luce, le giornate si accorciano e tutto questo porta un senso di depressione e malessere generale.

Disturbi stagionali da non sottovalutare che, in questo particolare periodo dell’anno, tendono ad acuirsi.

Come spiega il Dott. Alfonso Piccoli, Responsabile dell’U.O. di Medicina Interna dell’Istituto Clinico San Rocco: “Esiste una vera e propria sindrome, inquadrata con l’acronimo SAD (Seasonal Affective Disorder) ovvero disturbo affettivo stagionale, che quando si struttura trova una sua importanza su un codice diagnostico vero e proprio.

Un tempo ci si limitava a parlare di malesseri passeggeri che, nella maggioranza dei casi, si tendeva a minimizzare.

Oggi, invece, quasi il 40% della popolazione è affetta da depressione stagionale che, come si evince dal termine, comporta disagi sia di natura fisica, sia psichica.

Non è un caso, quindi, se in questo periodo dell’anno le farmacie registrano un’impennata nell’acquisto di psicofarmaci ed integratori”.

I sintomi del disturbo affettivo stagionale

I principali disturbi e sintomi del disturbo affettivo stagionale sono:

  • disturbi neurovegetativi
  • variazioni del tono dell’umore
  • mancanza di voglia e difficoltà ad alzarsi la mattina
  • cefalea
  • scarsa attenzione o difficoltà nel concentrarsi
  • calo del desiderio sessuale
  • ansia
  • depressione
  • irritabilità
  • insonnia e malinconia con conseguente peggioramento di alcuni dei più frequenti disturbi intestinali in particolare gastrite, bruciore di stomaco e sindrome del colon irritabile.

“Condizioni che, reiterandosi in concomitanza dei passaggi stagionali - spiega il dottore - spingono spesso i pazienti a sottoporsi ad accertamenti specifici per escludere patologie più importanti.

Il disturbo affettivo stagionale va inquadrato e diagnosticato molto bene perché da un lato può celare la presenza di patologie organiche sottostanti e dall’altro, pur in assenza di malattie più conclamate, non va comunque trascurato”.

I rimedi per la depressione stagionale

Come attenuare i sintomi prodotti dal cambio di stagione?

Spiega lo specialista: “È opportuno seguire una dieta corretta consumando tanta frutta e verdura di stagione, svolgere una moderata ma costante attività fisica, passare del tempo all’aria aperta, modificare il proprio stile di vita riducendo il più possibile lo stress e posticipare, quando possibile, le decisioni importanti.

Non è un caso se nell’antichità, durante il periodo dei monsoni generalmente accompagnato da cicloni tropicali anche molto violenti, gli asiatici sospendevano qualsiasi attività di natura commerciale.

Non sentendosi totalmente lucidi, ritenevano fosse meglio posticipare qualsiasi decisione importante”.

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