Cardiomegalia o cuore ingrossato: cos'è e come si cura
PUBBLICATO IL 28 AGOSTO 2024
La cardiomegalia, o cuore ingrossato, è una condizione medica che si riferisce all'aumento delle dimensioni del cuore. Questo ingrossamento non è una malattia di per sé, quanto piuttosto un segnale che indica la presenza di un'altra patologia sottostante.
La cardiomegalia può essere, infatti, causata da diverse problematiche cardiache, e la sua presenza richiede una valutazione medica approfondita per individuare la causa esatta e determinare il trattamento più appropriato.
Lo spiega il Prof. Daniele Andreini, Responsabile dell’Unità Operativa di Cardiologia Clinica ed Imaging Cardiaco e di Cardiologia dello Sport presso l’IRCCS Ospedale Galeazzi - Sant’Ambrogio.
Quali sono le cause della cardiomegalia?
Le cause della cardiomegalia sono molteplici e possono includere vari disturbi cardiaci. Alcuni dei principali fattori che possono portare all'ingrossamento del cuore sono:
- patologie primitive del miocardio (cardiomiopatie): queste malattie influenzano direttamente il muscolo cardiaco, alterandone la struttura e la funzione. Le cardiomiopatie possono essere di vari tipi, come la cardiomiopatia dilatativa, ipertrofica o restrittiva, ciascuna con caratteristiche specifiche;
- patologie infiammatorie del muscolo cardiaco: condizioni come la miocardite, che è un'infiammazione del muscolo cardiaco, possono causare un aumento delle dimensioni del cuore. La miocardite può essere provocata da infezioni virali, batteriche o da malattie autoimmuni;
- patologie valvolari: problemi alle valvole cardiache, come l'insufficienza della valvola aortica o della valvola mitralica, possono portare a cardiomegalia. Quando le valvole non funzionano correttamente, il cuore deve lavorare di più per pompare il sangue, causando un ingrossamento;
- patologie coronariche: dopo un infarto del miocardio, il cuore può subire danni significativi, che possono portare a cardiomegalia. Le malattie coronariche riducono il flusso di sangue al cuore, causando ischemia e danni al muscolo cardiaco.
“In generale – spiega il Prof. Andreini - qualsiasi cardiopatia in fase avanzata può avere come segno tipico la dilatazione del cuore. La presenza di questa condizione indica infatti la necessità di un intervento medico o chirurgico”.
Quali sono i sintomi della cardiomegalia?
I sintomi associati alla cardiomegalia variano a seconda della causa sottostante e della gravità della condizione. Tuttavia, quando il cuore è dilatato, spesso si manifesta uno stato di scompenso cardiaco, che provoca sintomi ben identificabili, tra cui:
- difficoltà respiratoria (dispnea): è il sintomo più comune della cardiomegalia. “Inizialmente – prosegue il prof. Andreini - può manifestarsi durante sforzi fisici o attività sportive, ma con il tempo può presentarsi anche a riposo e durante la notte. Le persone che soffrono di dispnea possono trovarsi a dover dormire con più cuscini o addirittura in posizione seduta per alleviare la difficoltà respiratoria”.
- Astenia (stanchezza) e affaticamento: la cardiomegalia riduce l'efficienza del cuore nel pompare il sangue, causando di conseguenza una diminuzione del flusso sanguigno ai muscoli e agli organi. Questo può portare a sensazioni di stanchezza cronica e affaticamento anche dopo attività che normalmente non richiederebbero sforzi fisici importanti.
- Congestione di liquidi: l'ingrossamento del cuore può causare l'accumulo di liquidi nei polmoni e nel sistema venoso sistemico. Questo porta a sintomi come edemi e gambe gonfie. Gli edemi possono iniziare nelle caviglie (edema malleolare) e, nei casi più gravi, possono estendersi a tutto l'arto inferiore e all'addome (ascite).
- Turgore delle vene giugulari: la pressione aumentata nelle vene può causare un visibile ingrossamento delle vene nel collo.
- Epatomegalia: cioè l’ingrossamento del fegato.
“In alcuni casi – spiega Andreini - la cardiomegalia può tuttavia essere asintomatica e scoperta solo durante esami di routine, come un certificato medico per l'idoneità sportiva”.
Come si diagnostica
“La diagnosi della cardiomegalia – spiega Andreini – spesso inizia con un elettrocardiogramma (ECG), che può rivelare segni come il blocco di branca sinistra, cioè un ritardo nella conduzione dell'impulso elettrico nel cuore”.
Tuttavia, per confermare la diagnosi e determinare la causa esatta della cardiomegalia, sono necessari esami più dettagliati, tra cui:
- TAC coronarica: questo esame fornisce immagini dettagliate delle arterie coronarie, aiutando a identificare eventuali ostruzioni o anomalie che possono contribuire all'ingrossamento del cuore
- Risonanza Magnetica cardiaca (con mezzo di contrasto): la risonanza magnetica offre immagini precise del cuore e dei vasi sanguigni, permettendo ai medici di valutare nel dettaglio la struttura e la funzionalità del cuore
Un altro esame utile è l'ecocardiogramma, che utilizza onde sonore per creare immagini del cuore e può fornire informazioni importanti sul grado di deformazione miocardica e sulla funzionalità cardiaca.
Come si cura
“Il trattamento della cardiomegalia – prosegue il prof. Andreini - dipende strettamente dalla causa sottostante”. Gli obiettivi principali del trattamento sono:
- riduzione dei sintomi;
- miglioramento della funzionalità cardiaca;
- prevenzione di ulteriori complicazioni.
I trattamenti possono essere di 2 tipi:
- trattamento farmacologico: in presenza di patologie primitive del miocardio, il trattamento farmacologico può comportare una significativa riduzione della cardiomegalia. I farmaci utilizzati includono inoltre i diuretici, che aiutano a ridurre l'accumulo di liquidi nel corpo e alleviano sintomi come edemi e dispnea.
- Intervento chirurgico: quando la cardiomegalia è causata da problemi coronarici o valvolari, può essere necessario un intervento chirurgico. Questo può includere la riparazione o la sostituzione delle valvole cardiache, oppure l'impianto di dispositivi come pacemaker o defibrillatori cardiaci impiantabili (ICD).
Si può prevenire la cardiomegalia?
Oltre ai trattamenti medici, è cruciale intervenire sullo stile di vita per ridurre i fattori di rischio e migliorare in generale la salute cardiaca. Alcuni consigli importanti includono:
- controllo della pressione sanguigna: mantenere la pressione sotto controllo attraverso modifiche dello stile di vita e, se necessario, con l'uso di farmaci.
- mantenimento di livelli adeguati di colesterolo: seguire una dieta equilibrata e, se necessario, utilizzare farmaci per il controllo del colesterolo.
Il percorso di cura della cardiomegalia all’Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio
“La Cardiologia Universitaria dell’IRCCS Galeazzi-Sant’Ambrogio - conclude il Prof. Andreini - è un centro di eccellenza per la cura delle patologie del miocardio e del pericardio. Grazie alla presenza di un’équipe di specialisti dedicati e all'uso delle più avanzate tecnologie di imaging cardiaco, il centro offre una valutazione completa del paziente”.
Nell’area dei servizi online del sito di Gruppo San Donato è possibile prenotare privatamente la ‘Visita cardiologica miocardio e pericardio (prima visita)’ accedendo al seguente link.