Allergia agli occhi: cos’è e come si cura
PUBBLICATO IL 26 SETTEMBRE 2023
Occhi arrossati, lacrimazione copiosa e fastidioso prurito. Sono alcuni dei sintomi che caratterizzano la congiuntivite allergica che si manifesta in un particolare periodo dell’anno o se si entra in contatto con ambienti e sostanze specifiche. Il Dott. Francesco Sandolo, Responsabile dell’équipe di oculistica dell’Istituto di Cura Città di Pavia ci spiega come affrontare la problematica.
Congiuntivite allergica: in cosa consiste
La congiuntivite è un’infiammazione del sottile strato di tessuto trasparente, chiamato appunto congiuntiva, che copre la superficie interna delle palpebre e quella anteriore dell’occhio.
“La congiuntivite allergica - spiega lo specialista - è un’infiammazione acuta o cronica, dovuta a una reazione di ipersensibilità nei confronti di svariati allergeni (antigeni).
Le allergie in generale sono reazioni immunitarie inappropriate o esagerate verso antigeni estranei (quelle che sono indirizzate erroneamente contro i componenti del proprio organismo portano alle malattie autoimmuni). Le reazioni di ipersensibilità sono suddivise in 4 tipologie (I a IV) e le allergie spesso coinvolgono più di un tipo di reazione”.
I tipi di congiuntivite allergica
Esistono diversi tipi di congiuntivite allergica:
- congiuntivite allergica acuta: è dovuta a una reazione di ipersensibilità di tipo I, come per la dermatite atopica (eczema), l’asma e la rinite;
- congiuntivite allergica stagionale è causata da polline di alberi, piante o erbe spontanee, da spore di muffa presenti nell'aria. Si manifesta durante la primavera, la tarda estate o all'inizio dell'autunno e tende a scomparire durante i mesi invernali;
- congiuntivite allergica perenne (atopica) è provocata da forfora di animali, acari della polvere e da altri allergeni non stagionali che, particolarmente quelli presenti in casa, tendono a causare sintomi tutto l'anno;
- congiuntivite primaverile (detta anche vernal, dal latino ver=primavera): una forma meno comune, ma più grave di congiuntivite. Colpisce in genere bambini (la maggior parte dei quali supera la condizione quando diventano giovani adulti) e adolescenti di sesso maschile che, oltre alla congiuntivite, presentano di solito anche eczema atopico, asma o allergie stagionali. La congiuntivite primaverile in genere si riacutizza in primavera, dura l’intera estate e scompare in autunno.
Sintomi
“I sintomi della congiuntivite allergica - spiega il dott. Sandolo - comprendono:
- prurito oculare;
- lacrimazione;
- iperemia congiuntivale (occhi rossi);
- fotosensibilità e nei casi gravi fotofobia;
- eritema ed edema palpebrale (arrossamento e gonfiore delle palpebre);
- secrezione acquosa o filamentosa”.
Diagnosi
La diagnosi delle congiuntiviti allergiche è solitamente clinica e la distinzione va fatta con le forme infettive (virali, batteriche).
Trattamento
Per la prevenzione della congiuntivite allergica, per quanto possibile, bisognerebbe evitare gli allergeni noti.
Per quel che riguarda i trattamenti: “I sintomi della congiuntivite allergica - spiega lo specialista - si possono ridurre con:
- impacchi freddi;
- uso di sostituti lacrimali.
La terapia topica si avvale di:
- colliri antistaminici da banco (ad es., feniramina, olopatadina, bepotastina, azelastina, cetirizina) per i casi lievi;
- stabilizzatori dei mastociti (p. es., nedocromil, cromolina);
- FANS.
Utili anche gli antistaminici per uso orale (p. es., fexofenadina, cetirizina o idrossizina), specialmente quando i pazienti manifestano altri sintomi allergici (ad es., rinorrea).
I corticosteroidi topici (p. es., loteprednolo, fluorometolone 0,1% o prednisolone acetato 0,12% a 1% in gocce 4 volte/die) – continua il dott. Sandolo - possono essere utili:
- nei casi resistenti;
- quando è importante un rapido sollievo dei sintomi (il loro impiego deve essere iniziato e monitorato dal medico oculista).
Infine - specifica il dottore -, la ciclosporina topica va riservata ai casi più gravi. I corticosteroidi o le pomate a base di tacrolimus applicati sulla pelle sono molto efficaci nel trattamento della dermatite atopica (eczema) palpebrale.
Per alcune allergie è utile l’immunoterapia specifica, nota anche come desensibilizzazione. Diversamente dal trattamento farmacologico dei sintomi, l’immunoterapia specifica è volta a eliminare le cause dell’allergia”, conclude lo specialista.