Entropion ed Ectropion: differenze, sintomi e cure delle principali patologie palpebrali

Entropion ed Ectropion: differenze, sintomi e cure delle principali patologie palpebrali

PUBBLICATO IL 25 LUGLIO 2025

Entropion ed Ectropion: differenze, sintomi e cure delle principali patologie palpebrali

PUBBLICATO IL 25 LUGLIO 2025

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L’entropion e l’ectropion sono due patologie oculari che interessano le palpebre, alterandone la fisiologica posizione. Pur sembrando problemi minori, quasi più estetici, in realtà rendono l’occhio più vulnerabile favorendo infiammazioni e infezioni che possono portare a importanti danni con la compromissione della salute oculare.

Conosciamoli meglio allora con l’aiuto del dottor Loris Belotti, responsabile dell’Unità operativa di Oculistica del Policlinico San Pietro.

 

Che cos’è l’entropion (palpebra rivolta verso l’interno)

Si parla di entropion quando i margini palpebrali sono introflessi, ovvero ruotano verso l’interno e quindi verso l’occhio.

“La conseguenza di questa alterazione della palpebra è che le ciglia sfregano continuamente contro l’occhio determinando non solo fastidio ma anche lesioni alla cornea creando abrasioni, ulcere e cicatrici”, sottolinea il dottor Belotti.

Questa patologia può colpire indifferentemente entrambe le palpebre, anche se molto più frequentemente quella inferiore.

I sintomi

Il continuo sfregamento delle ciglia sull’occhio è causa di una serie di disturbi più o meno importanti tra cui:

  • arrossamento oculare;
  • sensazione di corpo estraneo;
  • bruciore;
  • dolore;
  • lacrimazione eccessiva;
  • fotofobia;
  • chiusura persistente e involontaria delle palpebre.

 

Le cause

L’entropion è una condizione comune nelle persone di età avanzata causata dal progressivo indebolimento cutaneo e delle strutture palpebrali a cui si va incontro con il passare degli anni.

Questo è il motivo per cui le palpebre si ‘rilassano’ causando appunto una perdita di tono che ha come conseguenza il ripiegamento della palpebra verso l’interno.

“In alcuni casi, come succede nel cosiddetto entropion spastico, la causa invece è rappresentata da contrazione involontaria del muscolo orbicolare in persone predisposte o in risposta a una irritazione persistente oculare”.

Nelle persone più giovani l’ectropion può comparire in seguito a:

  • traumi fisici;
  • ustioni chimiche o termiche;
  • esiti di interventi chirurgici;
  • malattie autoimmuni come il pemfigoide.

 

Esistono poi casi di entropion congeniti, ovvero presenti già alla nascita.

I trattamenti iniziali per la cura dell’entropion

Per eliminare la sintomatologia e prevenire lesioni e cicatrici alla cornea si possono utilizzare:

  • lacrime artificiali;
  • pomate oftalmiche lubrificanti.

In caso di infiammazioni, come congiuntiviti o cheratiti, possono essere utili:

  • colliri cortisonici-antibiotici;
  • antinfiammatori (FANS).

L’intervento per l’entropion

“È importante comunque sottolineare che l’unico trattamento risolutivo per l’entropion è quello chirurgico. L’intervento, della durata di circa 20-30 minuti, viene eseguito con anestesia locale e in day hospital.

È assolutamente indolore sia durante sia dopo l’intervento e possono essere utilizzate varie tecniche di plastica palpebrale per riposizionare la palpebra all’occhio.

Dopo circa 7 giorni vengono asportati i punti con un risultato estetico e funzionale immediato’’, spiega il dottor Belotti.

 

Che cos’è l’ectropion (palpebra rivolta verso l’esterno)

Nell’ectropion, al contrario rispetto all’entropion, una porzione o l’intera palpebra ruotano verso l’esterno. “Il risultato è che la superficie dell’occhio rimane esposta all’aria e alle aggressioni esterne. Con il passare del tempo i puntini lacrimali, ovvero le aperture da cui partono i dotti lacrimali, anch’essi esposti verso l’esterno, si restringono e si atrofizzano causando l'epifora, cioè lo stravaso delle lacrime sulla guancia.           

Seguono infiammazioni secondarie croniche con un ispessimento della parte interna della palpebra che a sua volta porta a un ulteriore peggioramento dell’ectropion e a una sofferenza corneale (cheratopatia) che può sfociare in ulcerazione e perforazione della cornea stessa”, continua l’esperto.

I sintomi

I sintomi più frequenti dell’ectropion sono:

  • secchezza oculare e sensazione di corpo estraneo;
  • rossore;
  • dolore;
  • epifora, ovvero il travaso delle lacrime sulla guancia;
  • produzione di secrezioni.

 

Le cause

L’ectropion può avere origini diverse:

  • senile, ovvero legata all’età, a causa del rilassamento dei tessuti;
  • paralitica, ossia conseguente a una paralisi del nervo facciale o a seguito di ictus cerebrali;
  • cicatriziale conseguente a ustioni e traumi;
  • complicanza di interventi chirurgici palpebrali.

 

I trattamenti per la cura dell’ectropion

“La terapia medica con colliri lubrificanti, antibiotici, cortisonici o antinfiammatori può essere indicata per la prevenzione e il trattamento dell’eventuale congiuntivite o cheratite in previsione dell’intervento chirurgico - sottolinea lo specialista -.

L’intervento chirurgico rappresenta l’unico trattamento risolutivo ed è effettuato in anestesia locale e in day hospital; dura a seconda delle tecniche utilizzate da 20 a 40 minuti.

Come per l’entropion è assolutamente indolore sia durante che dopo l’intervento e il risultato estetico e funzionale è immediato.

Queste tipologie di interventi vengono regolarmente eseguite presso la nostra Unità operativa e ogni anno aiutiamo centinaia di pazienti a risolvere queste patologie’’ conclude dottor Belotti.