2nd ECS Club Annual Forum: esperti a confronto sulla Cardiochirurgia Endoscopica, l’avanguardia della micro-invasività

PUBBLICATO IL 07 NOVEMBRE 2023

Dal 16 al 18 novembre 2023 presso l’IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio si terrà il secondo meeting internazionale dell’ECS Club, Endoscopic Cardiac Surgeons Club (www.ecsclub.org).

3 giorni di focus sulle tecniche di cardiochirurgia mininvasiva endoscopica sotto la direzione dei 6 esperti e soci fondatori dell’ECS Club, tra cui il Dottor Mattia Glauber, Primario dell’Unità Operativa di Cardiochirurgia Mininvasiva dell’IRCCS Ospedale Galeazzi - Sant’Ambrogio. 

 

Il meeting: nuove tecniche e tecnologie all’avanguardia per la cardiochirurgia endoscopica 

La chirurgia cardiaca si sta evolvendo sempre più. I pionieri esperti delle tecniche endoscopiche si stanno adoperando perché questa specialità diventi sempre meno invasiva e impattante sul paziente. 

Il congresso nasce infatti dall’idea di 6 chirurghi, i fondatori dell’ECS Club, per analizzare, studiare e divulgare la conoscenza e i risultati della cardiochirurgia endoscopica. Nel corso del meeting, il dottor Glauber e i suoi colleghi - una Faculty internazionale di 75 esperti - affronteranno, attraverso l’uso di real-life video e discussioni interattive, tutte le varie tecniche endoscopiche per trattare le diverse patologie cardiache. 

Parte integrante del programma sarà la trasmissione dalle nuovissime sale operatorie di Ospedale Galeazzi - Sant’Ambrogio di interventi in diretta in 3D/4K, che i circa 300 partecipanti provenienti da tutto il mondo potranno seguire e discutere con gli esperti in aula: “Un nuovo metodo di apprendimento e specializzazione reso possibile dalle tecnologie disponibili presso l’Auditorium del nostro Ospedale” chiarisce il dottor Glauber.

 

Cardiochirurgia endoscopica: la chirurgia mininvasiva si evolve ancora

La cardiochirurgia endoscopica, poco diffusa in Italia se non in pochissimi centri specializzati, tra i quali l’Ospedale Galeazzi - Sant’Ambrogio, è la nuova frontiera a cui ambire. Le procedure così eseguite in visione endoscopica garantiscono:

  • minor impatto sulle condizioni generali del paziente;
  • minimizzazione del trauma causato dall’intervento;
  • minor visibilità della ferita: “L’incisione viene eseguita nella regione peri areolare del capezzolo così da limitare la visibilità della cicatrice” spiega il Dottor Glauber.

Tuttavia, “la finalità di questo tipo di chirurgia non è puramente estetica, ma è quella di rendere gli interventi sempre più atraumatici. Tutto questo è reso possibile non solo dall’esperienza dell’operatore, ma anche dal continuo avanzamento tecnologico di strumentazioni e dispositivi”.

Durante il meeting i chirurghi, che si susseguiranno negli interventi live e nelle esposizioni, presenteranno come la tecnica micro-invasiva endoscopica possa essere applicata a molte patologie, trattate solitamente in sternotomia. Attraverso queste tecniche innovative, valutando sempre caso per caso, si possono infatti trattare:

  • patologie valvolari;
  • le più comuni aritmie;
  • patologie coronariche.

Non esiste un limite di età per questo tipo di interventi – afferma il dottor Glauber –; possono accedere a queste procedure sia giovani, per la ripresa rapida e ritorno alle attività, sia anziani, che ne beneficiano per una riduzione di complicanze (immobilizzazione a letto ridotta, minor dolore)”.

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