Ecografia dell’addome: come funziona e come prepararsi
PUBBLICATO IL 08 MAGGIO 2023
L’ecografia addominale è un esame di semplice esecuzione basato sull’uso di onde ultrasonore che, penetrando in profondità, permettono di studiare organi, tessuti e vasi sanguigni dell’intero addome. Utile per la diagnosi di numerose malattie che possono riguardare gli organi contenuti nell’addome, come fegato, stomaco, pancreas, è indispensabile anche per monitorare nel tempo il decorso di una malattia. Approfondiamo l’argomento insieme al dottor Gianluca Antonio Castellaneta, ecografista di Smart Clinic e dell’IRCCS Ospedale San Raffaele.
In cosa consiste l’ecografia addominale
“L’ecografia addominale è una tecnica di diagnosi medica, sicura e innocua, basata sulla rilevazione degli echi prodotti da onde ultrasonore che attraversano gli organi dell’addome.
Utilizzando una sonda dedicata, posizionata a contatto della pelle nella zona da esaminare, in questo caso l’addome, il medico esplora i tessuti studiando forma, dimensioni, struttura ed eventuali alterazioni di organi, tessuti e vasi sanguigni presenti nell’addome - spiega il dottor Castellaneta -. Gli ultrasuoni emessi dalla sonda, infatti, vengono riflessi in misura diversa a seconda che attraversino:
- tessuti normali;
- lesioni con un contenuto liquido (ad esempio, le cisti);
- masse solide (come sono alcuni tumori)”.
Quali organi si possono ‘vedere’
Con l’ecografia addominale è possibile indagare:
- tutto l’addome (in questo caso si parla di ecografia addominale completa);
- solo la parte superiore, ovvero fegato, cistifellea e vie biliari, milza, reni, pancreas, stomaco, i grossi vasi sanguigni e i linfonodi (ecografia addome superiore);
- solo la parte inferiore (ecografia pelvica o inferiore), ovvero nell’uomo vescica, prostata, vescichette seminali, mentre nella donna vescica, utero e ovaie;
- un organo specifico della cavità addominale.
In quali casi è utile
Lo specialista spiega: “L’ecografia addominale permette di:
- individuare possibili masse anomale nell’addome, dalle cisti ai tumori;
- verificare o escludere la presenza di patologie di altra natura, come calcoli biliari, cirrosi o nefriti (infiammazione dei reni).
Viene inoltre utilizzata, non solo per la prima diagnosi, ma anche per il follow-up, ad esempio, dopo una terapia farmacologica o chirurgica”.
Come si esegue
“La persona viene fatta distendere supina sul lettino.
Sull’addome viene distribuita una piccola quantità di gel che serve a far scorrere meglio la sonda e a favorire la trasmissione degli ultrasuoni in profondità” spiega il dottor Castellaneta.
Come prepararsi all’ecografia addominale
Prima di sottoporsi a un'ecografia addominale è necessario seguire, nei giorni prima dell’esame, alcuni accorgimenti fondamentali per la buona riuscita dell’esame stesso:
- ecografia dell'addome superiore: è necessario eliminare l'aria presente nell'intestino, perché può limitare l’accuratezza dell’esame. Nei 2-3 giorni precedenti l’esame bisognerebbe quindi limitare il consumo di tutti quei cibi che possono dare problemi di meteorismo (insaccati, verdura, frutta, latte e latticini, legumi, bevande gassate, caffè) e assumere invece tisane oppure pastiglie di carbone vegetale. Nelle 6 ore precedenti l'esame è necessario restare a digiuno;
- ecografia dell'addome inferiore e delle strutture situate in profondità: oltre a seguire gli accorgimenti appena indicati, occorre che la vescica sia piena. Per questo, 1 ora prima dell’esame va bevuta una quantità abbondante di acqua non gassata, tè o camomilla;
- ecografia addominale completa: bisogna seguire entrambe le preparazioni.
Un esame non doloroso e innocuo
“L’ecografia addominale è un’indagine generalmente ben tollerato. Non ha particolari controindicazioni perché vengono utilizzati esclusivamente ultrasuoni, innocui per l’organismo.
Il medico potrà invitare il paziente a trattenere il respiro per qualche secondo oppure a cambiare posizione, ad esempio, mettendosi sul fianco, per mettere meglio in evidenza alcuni organi da esaminare” conclude il dottor Castellaneta.
Tutti possono sottoporsi con tranquillità all'esame, sebbene a volte l'ecografista possa trovare qualche difficoltà a esaminare le persone obese o che sono state sottoposte in passato a interventi di chirurgia addominale.