Biopsia prostatica fusion: quali sono i vantaggi?

PUBBLICATO IL 29 LUGLIO 2023

L’esame consente di combinare la visione ecografica real-time con le immagini della risonanza magnetica multiparametrica per la prevenzione e diagnosi precoce del tumore alla prostata.

L’IRCCS Policlinico San Donato ha deciso di continuare ad investire su nuove tecnologie per la prevenzione e la diagnosi della neoplasia prostatica, che rappresenta il secondo tumore a maggior incidenza nell’uomo dopo il tumore al polmone. 

L’Ospedale si dota di un software di ultima generazione, la biopsia prostatica con metodo fusion, che migliora ulteriormente la definizione ecografica di lesioni prostatiche diagnosticate con risonanza magnetica multiparametrica. Ne parliamo con il dott. Pietro Acquati, urologo e primario dell’Unità Operativa di Urologia dell’IRCCS Policlinico San Donato.

Biopsia prostatica con metodo fusion: come funziona

La biopsia prostatica con metodo fusion combina l’uso dell’ecografia transrettale (TRUS) con le immagini ad alta risoluzione della risonanza magnetica prostatica multiparametrica (mpMRI). Questo accoppiamento permette all’urologo di ottenere una visione più precisa e dettagliata della prostata, migliorando notevolmente l’accuratezza della diagnosi. 

 

I vantaggi

Di seguito solo alcuni dei principali vantaggi offerti dalla biopsia prostatica con metodo fusion:

  • Localizzazione precisa dei tumori. Grazie all’utilizzo delle immagini mpMRI, l’urologo e il radiologo sono in grado di individuare con precisione le aree sospette per tumore (lesioni PIRADS 3-4-5) all’interno della prostata, riducendo al minimo il rischio di ‘falsi negativi’ e l’esecuzione di biopsie inutili. Il metodo fusion permette di concentrare l’attenzione sulle aree sospette individuate dalle immagini mpMRI, aumentando sensibilmente la precisione diagnostica con una riduzione del numero complessivo di biopsie.
  • Migliore pianificazione del trattamento. La mpMRI fornisce informazioni dettagliate sulla dimensione, la posizione e l’estensione dei tumori. Ne consegue una corretta pianificazione della procedura bioptica con trattamenti più accurati e customizzati per ogni paziente.
  • Minori rischi e complicanze. Grazie alla precisione della biopsia prostatica con metodo fusion, è possibile ridurre al minimo i rischi e le complicanze potenzialmente associate alla procedura. Nello specifico, comporta minori sanguinamenti post-procedurali, riduzione sensibile delle infezioni con l’approccio trans-perineale e minor disagio per il paziente
  • Migliore prognosi. La diagnosi precoce del cancro alla prostata è fondamentale per una prognosi favorevole. La biopsia prostatica con metodo fusion consente di individuare i tumori in fase iniziale, quando le opzioni di trattamento sono più efficaci e le possibilità di guarigione sono maggiori. L’accurata diagnosi isto-patologica permette altresì di evidenziare le sottopopolazioni di pazienti che potrebbero usufruire dell’opzione di sorveglianza attiva della malattia tumorale o dell’intervento chirurgico di prostatectomia robot-assistita.

 

Per informazioni sulla biopsia prostatica fusion al Policlinico San Donato

Per avere informazioni sulla biopsia prostatica con metodo fusion, disponibile presso l’IRCCS Policlinico San Donato, è possibile chiamare al numero 02 527741 (seguire il percorso 3-1-3 per parlare con l’operatore).

La prestazione è disponibile sia in SSN (Servizio Sanitario Nazionale) sia in Solvenza.

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