Candidosi vaginale estiva: come si prende e come si cura
PUBBLICATO IL 18 AGOSTO 2023
L’80% delle donne ne ha sofferto almeno una volta nella vita. Stiamo parlando della candida vaginale, un disturbo che, soprattutto in primavera e in estate, è molto frequente. Ne parliamo insieme al Dott. Eric Francescangeli, Responsabile dell’Unità Operativa di Ostetricia dell’Istituto Clinico S. Anna.
Il fungo incriminato: la Candida Albicans
Come spiega lo specialista: “Questa infezione genitale è causata dal fungo Candida Albicans che, in particolari condizioni, può trovare terreno fertile per diffondersi nelle mucose. Tra queste:
- calo delle difese immunitarie;
- cure antibiotiche prolungate;
- rialzo delle temperature”.
I campanelli d’allarme
I sintomi facilmente riscontrabili in caso di candidosi vaginale sono:
- perdite vaginali caseiformi (secrezioni biancastre o giallastre);
- bruciore e prurito (sia interno, sia esterno);
- in alcune circostanze, anche dolori a urinare.
La diagnosi
In questi casi, interpretare e giungere ad una corretta diagnosi per uno specialista ginecologo, è abbastanza semplice. “Generalmente - prosegue il Dott. Francescangeli - un’anamnesi approfondita è sufficiente per prescrivere una terapia che nel 90% dei casi risolva il problema”.
La terapia
Se i sintomi sono sopportabili, è bene seguire una terapia locale con ovuli o creme vaginali per una settimana. Se, invece, la sintomatologia è un po’ più importante, a quanto descritto in precedenza si può associare una terapia orale in compresse.
Se, invece, siamo di fronte ad una seconda o terza recidiva (in alcune donne, infatti, la candidosi vaginale tende a ripresentarsi periodicamente), allora, è opportuno curare anche il partner con una terapia orale che prevede l’assunzione di una compressa.
Consigli e prevenzione
Per scongiurare il rischio di candidosi vaginale è fondamentale una corretta igiene intima senza, però, eccedere perché il rischio poi è indebolire le normali difese vaginali.
“Oltre a questo - conclude lo specialista - è bene evitare di indossare capi d’abbigliamento sintetici o indumenti bagnati come il costume perché la candida, essendo un fungo, troverebbe le condizioni ideali per diffondersi”.