Protesi d’anca in day surgery con dimissioni il giorno stesso all’Istituto Clinico Città di Brescia
PUBBLICATO IL 23 NOVEMBRE 2022
Sottoporsi ad un intervento per il posizionamento di una protesi d’anca la mattina e lasciare l’ospedale la sera, senza quindi la necessità di passare la notte in reparto, è un desiderio di molti. Oggi, all’Istituto Clinico Città di Brescia, è già realtà: il Dott. Tommaso Vetrugno, Responsabile dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia sez. X dell’Istituto Clinico Città di Brescia, ha impiantato la prima protesi d’anca in una paziente vicentina di 60 anni in regime di day surgery con dimissioni il giorno stesso dell’intervento.
L’intervento
La paziente, affetta da una coxartrosi degenerativa, è stata sottoposta al programmato intervento chirurgico alle ore 9.00 e ha lasciato l’ospedale per tornare al proprio domicilio alle ore 19.00 dello stesso giorno, dopo aver iniziato gli esercizi riabilitativi, aver deambulato con buona autonomia, salito e sceso le scale con l’ausilio delle stampelle.
I vantaggi della tecnica mininvasiva prescelta
La tecnica mini invasiva impiegata per impiantare la protesi prevede in questo caso un accesso postero-laterale che implica:
- tempo di intervento ridotto (circa 30-40 minuti);
- conservazione della muscolatura glutea che non viene compromessa nel corso della procedura;
- scarse perdite ematiche e ridotto dolore post-operatorio.
Il percorso fast track surgery
Un’operazione di questo tipo è resa possibile attuando un approccio multidisciplinare mediante fast track surgery, introdotto a Brescia dallo stesso Dott. Vetrugno nel 2017. Consiste nella gestione del paziente da parte di un team formato da:
- chirurgo;
- anestesista;
- fisiatra;
- infermiere;
- fisioterapisti.
Si parte da una minuziosa preparazione del paziente pre-intervento, una chirurgia e una gestione anestesiologica mininvasiva che abbia il minor impatto possibile sulla fisiologia del paziente, con l’obiettivo finale, grazie anche ad una assistenza infermieristica dedicata e preparata, di facilitare la mobilizzazione precoce e l’immediato ritorno alla normalità (il paziente, ad esempio, si alimenta normalmente e cura i propri bisogni il giorno stesso dell’intervento).
Solitamente l’impianto di una protesi d’anca richiede in media una degenza di alcuni giorni (in Italia 8-10) nei quali si imposta il percorso di riabilitazione da eseguire al domicilio o in strutture dedicate.
Per chi è indicata la chirurgia protesica in day surgery
La chirurgia protesica in day surgery rappresenta un cambiamento rilevante e una grande opportunità, ma solo per casi selezionati.
“Questo tipo di percorso - ha specificato il Dott. Tommaso Vetrugno, pioniere in Italia nell’applicare questo protocollo, in vigore da qualche anno in alcuni centri negli Stati Uniti e nel Nord Europa - è applicabile a pazienti in ottime condizioni di salute e fortemente motivati a rientrare immediatamente al proprio domicilio. Non è quindi un approccio adatto a tutti ed è bene sottolineare come il paziente stesso abbia un ruolo di primo piano nell’intraprendere questo percorso”.
Il recupero post-operatorio
Per permettere alla paziente di far ritorno a casa in sicurezza è necessario il coinvolgimento di un caregiver, generalmente un familiare, e la disponibilità del Medico di Medicina generale allo scopo di assistere direttamente il paziente e di aiutarlo nel percorso di recupero sempre in sinergia con il team.
“Io e la mia équipe monitoriamo a distanza la paziente grazie al supporto della telemedicina e dei vari strumenti informatici e di comunicazione, interagendo anche con il medico di base della signora per illustrare la procedura e le attività post-intervento. È essenziale che tutte le parti coinvolte siano collaborative e disponibili al lavoro da remoto”, ha aggiunto il Dott. Vetrugno.