Come effettuare correttamente l'autopalpazione testicolare
PUBBLICATO IL 11 NOVEMBRE 2022
L'autopalpazione testicolare è molto utile nella diagnosi precoce del tumore al testicolo. Se diagnosticata per tempo, questa patologia è curabile nella stragrande maggioranza dei casi. Ne parliamo con il dott. Joannis Kartalas Goumas, responsabile dell’unità operativa di Urologia dell’Istituto Clinico Beato Matteo.
L’importanza dell’autopalpazione per prevenire il tumore al testicolo
Siamo senza dubbio più abituati a sentir parlare di autopalpazione della mammella, ma anche quella maschile ha la sua importanza.
Il tumore del testicolo colpisce soprattutto giovani tra i 20 e i 40 anni. “La prima manifestazione di questa patologia è un nodulo testicolare indolore e pertanto può passare inosservato e crescere nel tempo - spiega lo specialista -. Ecco l’importanza dell’autopalpazione: una volta individuato il nodulo, sarà possibile approfondirne la natura grazie ad una semplice visita diagnostica e relativa ecografia svolta dall’urologo”.
I testicoli
I testicoli, insieme al pene, fanno parte dell’apparato genitale maschile e producono testosterone in minuscole cellule chiamate Leyding. Costituiti da numerosi condotti disposti a raggiera e da canali seminali, hanno il prezioso compito di dar vita agli spermatozoi.
Autopalpazione: ogni quanto effettuarla e come farla
“È fondamentale – spiega il dott. Goumas - insegnare ai ragazzi già in età scolare, come eseguire l'autopalpazione almeno 1 volta al mese, in modo da accorgersi subito di una eventuale anomalia della superficie e consistenza del testicolo.”.
È una procedura piuttosto semplice: afferrato delicatamente il testicolo con le dita, bisogna valutarne la densità attraverso piccoli, ma attenti movimenti.
“Può essere utile porsi delle domande durante questa procedura – continua lo specialista -. È utile chiedersi, ad esempio, se al tatto questa palpazione risulta differente dalla precedente, magari per uno strano gonfiore, per la presenza di un nodulo o di un dolore o perché si avverte un particolare fastidio. Buona norma è svolgere questa procedura in modo metodico, magari dopo la doccia e in un momento di tranquillità”.
Quando rivolgersi allo specialista
Se si nota qualcosa di anomalo, la presenza di un nodulo, una densità diversa del testicolo, conviene non aspettare: è bene parlarne con il medico di base per poi rivolgersi ad uno specialista urologo. Il tempo può fare la differenza.
Il dolore testicolare: a cosa fare attenzione
Il dolore ai testicoli può essere cronico o acuto.
“Solitamente se cronico può essere subdolo, sordo, con periodi di remissione e periodi di peggioramento e perdurare molti anni. Non sempre è possibile determinare una causa precisa del dolore cronico testicolare, ma nella maggior parte delle volte non è dovuto a patologie gravi – spiega lo specialista -.
Il dolore acuto, invece, – continua il dott. Goumas - può essere violento, dovuto a traumi, a infiammazione o a torsione testicolare.
In caso di torsione, il testicolo compie 1 o più rotazioni sul proprio asse e questo determina una chiusura dei vasi che irrorano il testicolo. Dopo alcune ore se non si interviene il testicolo può necrotizzarsi e perde la sua funzione. La torsione avviene tipicamente in soggetti in età puberale o prepuberale ed è spontaneo, non causato da fattori esterni”.
Infiammazioni e patologie che possono riguardare i testicoli
L’infiammazione del testicolo si accompagna a gonfiore, arrossamento locale e dolore intenso. Può accompagnarsi a febbre o disturbi delle basse vie urinarie, come bruciore e difficoltà alla minzione. Di solito colpisce soggetti dopo i 50 anni con ipertrofia prostatica.
Per varicocele si intende la presenza di vene varicose (dilatate) del testicolo. Di solito non provoca dolore e viene diagnosticato durante una visita specialistica o perché il soggetto nota un lieve gonfiore locale. Generalmente, per ragioni anatomiche, si osserva a livello del testicolo sinistro. In una quota di soggetti con varicocele può essere presente un'alterazione degli spermatozoi e questo può comportare disturbi della fertilità.
Infine, l’idrocele è una tumefazione dello scroto, progressiva e indolore, che può interessare 1 o entrambi i testicoli. In questa condizione, una membrana che avvolge il testicolo produce abbondante liquido che aumenta nel tempo, provocando non un vero e proprio dolore, ma una sensazione di peso o di fastidio. La causa dell’idrocele è idiopatica e, quindi, non è dovuta a fattori esterni, tumori o infiammazioni.