Febbre alta, cosa fare?

PUBBLICATO IL 22 DICEMBRE 2022

Come comportarsi in presenza di febbre alta negli adulti? Lo chiediamo al Dott. Alfonso Piccoli, Responsabile dell’U.O. di Medicina Interna dell’Istituto Clinico San Rocco.

Cos’è la febbre

La febbre è un sintomo e un segno clinico dal momento che si rileva con un semplice termometro. È una reazione ad un insulto (cause infettive e non infettive) che il nostro corpo reputa nocivo e che può essere infettivo, infiammatorio o di altra natura. 

La febbre non va mai sottostimata, ma anzi rispettata per una serie di motivi:

  • è il segnale di qualcosa;
  • serve al nostro corpo per combattere un processo in atto;
  • potrebbe essere il campanello d’allarme di qualcosa di cui fino ad allora non c’era stato segnale.

 

C’è febbre e febbre

La febbre ha delle caratteristiche specifiche e viene denominata in base al grado della temperatura corporea: 

  • dai 36.4 ai 36.7 gradi centigradi è considerata normale; 
  • sopra i 37° e fino ai 37.4° viene considerata febbricola; 
  • oltre i 37.5° si considera febbre; 
  • oltre i 38° febbre maligna. 

Ogni febbre va sempre correlata ad altri segni e sintomi clinici e non va mai valutata da sola: può comparire con brivido o senza brivido e può rispondere o meno alla terapia antipiretica. 

Un significativo rialzo della temperatura, quasi sempre, è correlato ad un connotato di tipo infettivo. 

 

Quando si ritiene alta la febbre e quando è pericolosa

Una febbre oltre ai 38° che persiste per diversi giorni è certamente da monitorare. Va detto, però, che la febbre alta presenta delle gravità dipendenti anche dal soggetto che ne è colpito: la febbre che colpisce un soggetto adulto in buona salute può essere meglio sopportata; quella invece che colpisce, sia pur con un rialzo minimo, un anziano fragile può creare più problemi.

 

Come abbassare la febbre 

Paracetamolo e antinfiammatori non steroidei sono i 2 farmaci più indicati per far regredire la temperatura. Vanno assunti, però, con attenzione e non bisogna certo abusarne per scongiurare eventuali complicanze epatiche e/o renali. 

Non ci sono rimedi naturali particolarmente efficaci se non il ricorso alla borsa del ghiaccio da posizionare sulle zone del corpo notoriamente più calde che contribuisce a far regredire la temperatura: 

  • sulla fronte
  • in mezzo alla radice delle cosce 
  • sotto le ascelle. 

 

Cosa fare se non scende

In caso di febbre alta, se dopo 2/3 giorni la situazione non migliora, è bene farsi visitare dal proprio medico curante soprattutto in presenza di altri sintomi associati. 

Anche i casi di febbricola persistente non vanno sottovalutati.

 

La situazione attuale: influenza, Covid e raffreddamenti

Attualmente, oltre al Covid, c’è l’influenza australiana, che è estremamente dominante: un’epidemia già così diffusa, non si vedeva da tempo. Oltre ad essere molto contagiosa, arreca: 

  • febbre; 
  • stanchezza; 
  • brividi; 
  • mal di ossa. 

Come se non bastasse, inoltre, ci sono tutte quelle sindromi da raffreddamento o da adattamento ambientale favorite dalle condizioni meteorologiche attuali e dai ripetuti sbalzi caldo/freddo a cui ci esponiamo.

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