La psiconcologia a sostegno dei malati di tumore

PUBBLICATO IL 26 GENNAIO 2021

La psiconcologia offre supporto psicologico, sociale ai malati di tumore e ai loro famigliari. Un servizio gratuito che all’Istituto Clinico S.Anna di Brescia è già realtà anche in Telemedicina.

Cosa fa lo psiconcologo

Fornire al malato oncologico e ai suoi familiari un supporto psicologico, sociale e riabilitativo: questa la mission dello psiconcologo, una figura professionale presente che si propone di: 

  • promuovere la ricerca;
  • stimolare una maggiore comunicazione e alleanza fra medicina oncologica, psicologia e sociologia;
  • di tradurre in pratica, nel lavoro giornaliero di psicologi, medici, tecnici, assistenti sociali, infermieri e volontari, le conoscenze acquisite. 

Il supporto psiconcologico, all'interno dell’Istituto Clinico S. Anna, è una scelta assolutamente libera, consigliata dalle linee guida e ovviamente gratuita.

Che cos’è la psiconcologia

La psiconcologia è la disciplina che, sviluppatasi intorno al 1950 negli Stati Uniti, è progressivamente cresciuta negli ultimi cinquant’anni in tutto il mondo per occuparsi in maniera specifica delle conseguenze psicologiche causate da un tumore

Poiché ammalarsi di cancro è un avvenimento traumatico che investe tutte le dimensioni della persona (la sfera psicologica, i valori individuali e spirituali, i rapporti interpersonali e sociali), e non solo quella fisica, comprendere a fondo quanto la persona vive e quale è l’impatto della malattia e delle conseguenti terapie sull’esistenza è un punto fondamentale per fornire ai pazienti la necessaria assistenza. 

Lo psiconcologo dell’Istituto Clinico Sant’Anna

All’Istituto Clinico S. Anna, lo psiconcologo fa parte dell'équipe della Breast Unit:  “Lo psiconcologo da noi, a differenza di quanto avviene nelle altre Breast Unit, non è un consulente esterno, ma fa parte a tutti gli effetti del team multidisciplinare, insieme a oncologi, chirurghi, radiologi, patologi, radioterapisti, riabilitatori, infermieri etc.  - spiega la Dott.ssa Diana Lucchini, Responsabile del Servizio di Psicologia dell'Istituto Clinico S. Anna -. 

Partecipa dunque alla discussione di ogni caso clinico e contribuisce a definire un percorso terapeutico cucito su misura per ciascun paziente”. 

ll coordinamento, il confronto e la collaborazione tra i diversi professionisti assicurano, oltre ad una presa in cura globale, anche e soprattutto l’individuazione precoce di tutti i bisogni del paziente. Ciò consente di lavorare per colmarli al fine di migliorare la loro qualità di vita, ma anche per avere maggiori chance di successo dal punto di vista terapeutico

L’attività dello psiconcologo al S.Anna

“Il tumore della mammella - ha proseguito la D.ssa Lucchini - è la neoplasia per cui offriamo il maggior supporto, seguito dal tumore del colon. 

L’ambito clinico dove, però, lo psiconcologo è sempre presente è sicuramente la senologia. Seguiamo le pazienti in ogni tappa del percorso di cura, dalla diagnosi ai trattamenti, fino al follow-up, avvalendoci di diversi strumenti.

Prima dell’intervento, per esempio, le prepariamo all’operazione con sedute di gruppo in cui parliamo di chirurgia conservativa e demolitiva, facciamo vedere cosa sono un espansore e una protesi, spieghiamo cos’è il linfonodo sentinella, ecc. ecc. Tutto questo perché l’informazione è uno strumento di cura altrettanto importante come lo sono l’atto medico e quello chirurgico. 

Nel post intervento, invece, prima che la paziente faccia la visita con l’oncologo, viene programmato un colloquio integrato post operatorio in presenza dell’oncologo, del radioterapista e dello psiconcologo che illustra l’iter del trattamento e spiega cos’è la chemio, la radio e l’ormonoterapia. 

In questo modo, quando la paziente arriverà dall’oncologo, potrà esprimere tutti i suoi dubbi prima che la terapia venga intrapresa senza avere ansia e attacchi di panico, perché sarà protagonista del suo percorso di cura”.

Il servizio di psiconcologia in Telemedicina

“Per il futuro - ha concluso la D.ssa Lucchini - stiamo portando il servizio a un livello ulteriore: spronati dalle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria, che ha escluso i familiari dei pazienti dagli incontri per motivi di sicurezza, abbiamo implementato una piattaforma di telemedicina, in aggiunta a quanto già esistente, con l’obiettivo già dall’inizio di questo nuovo anno, di espandere il programma anche ad altre patologie non solo presso l’Istituto Clinico S. Anna, ma anche presso l’Istituto Clinico Città di Brescia e l’Istituto Clinico San Rocco, le altre due strutture bresciane del gruppo GSD”. 

Cura e Prevenzione