TAC Coronarica: quando lo screening salva la vita

PUBBLICATO IL 03 FEBBRAIO 2021

La TC Coronarica è un esame diagnostico in grado di identificare le coronaropatie e l’aterosclerosi. L’esperto della Casa di Cura La Madonnina spiega  in cosa consiste.

La TAC Coronarica è un esame di screening particolarmente utile per valutare la salute dell’apparato cardiovascolare: ogni anno in Italia e nel mondo, infatti, le coronaropatie colpiscono migliaia di persone e, se non diagnosticate tempestivamente, nei casi più gravi possono condurre anche alla morte. 

Il Dottor Pietro Spagnolo, responsabile del servizio di TC cardiovascolare dell'IRCSS Policlinico San Donato e Consulente Radiologo presso la Casa di Cura La Madonnina, e la Dottoressa Manuela Giglio, Specialista di Radiodiagnostica di I livello presso l’IRCCS Policlinico San Donato e Consulente Radiologo presso la Casa di Cura La Madonnina e l’Istituto Clinico Sant’Ambrogio, ci spiegano cos’è questo esame e perché è così importante.

TAC Coronarica

TAC Coronarica

A cosa serve 

«TAC coronarica (o Coronaro TC o TAC Cardiaca) – spiega il Dott. Spagnolo - è un esame diagnostico a bassa invasività che consiste in una semplice tomografia assiale computerizzata (TAC) con mezzo di contrasto

Questo esame è in grado di produrre immagini 3D ad alta definizione delle coronarie e di valutare, quindi, il loro stato di salute».

Permette, infatti, di:

  • individuare l’aterosclerosi coronarica fin dalle sue fasi iniziali in modo da predisporre la terapia più idonea e prevenire infarti del miocardio;
  • valutare la presenza e il grado di restringimento dei vasi coronarici, selezionando i pazienti che necessitano di interventi per ripristinare il corretto flusso di sangue al cuore (tramite angioplastica, stent coronarico, bypass etc.);
  • valutare il corretto funzionamento di stent e la pervietà bypass.

Quando farla

Questo esame è particolarmente raccomandato nei casi di:

  • dolore toracico quando tutte le altre indagini effettuate non abbiano dato risultati conclusivi;
  • in assenza di sintomi, ma in presenza di più fattori di rischio cardiovascolare, es.familiarità per malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete, ipercolesterolemia, fumo, stress;
  • pazienti che hanno già subito rivascolarizzazioni con stent e bypass

Inoltre, è un esame indicato per escludere coronaropatie in:

  • pazienti con cardiomiopatia dilatativa (patologia che determina l’ingrossamento, associato ad una ridotta contrattilità, di uno o dei due ventricoli del cuore);
  • pazienti che si devono sottoporre ad interventi cardiochirurgici e vascolari (aneurismi aortici);;
  • in pazienti candidati ad intervento di sostituzione valvolare aortica mini-invasiva per via percutanea (TAVI).

Come si fa

Il paziente viene fatto sdraiare sul lettino scorrevole della TAC e il battito cardiaco viene monitorizzato tramite degli elettrodi. 

Le immagini cardio-sincronizzate vengono acquisite dopo la somministrazione del mezzo di contrasto, tramite iniezione in una vena del braccio. Il paziente deve rimanere immobile e trattenere il respiro per pochi secondi. 

«Queste immagini - spiega la Dott.ssa Giglio - consentono al radiologo di ‘navigare’ all’interno delle arterie coronarie e visionare la loro struttura e funzionamento in maniera approfondita, nonché la presenza di eventuali placche aterosclerotiche».

Se necessario, prima dell’esame possono essere somministrati anche dei farmaci (betabloccanti), in grado di stabilizzare la frequenza cardiaca, e dei nitrati per dilatare le coronarie e renderle più facilmente valutabili dal radiologo.

Infine, nel caso di persone con già note allergie al mezzo di contrasto è prevista una premedicazione con cortisone e antistaminico i giorni prima dell’esame

Quanto dura

L’esame ha una durata totale di circa 30 minuti: non è richiesta ospedalizzazione e il paziente può tornare nell’immediato a svolgere le proprie attività quotidiane. 

Il referto, invece, viene consegnato generalmente entro 1 giorno lavorativo.

Preparazione

Al paziente che deve sottoporsi a una TAC Coronarica viene richiesto di:

  • astenersi dal consumo di caffè e bevande eccitanti nelle 24 ore precedenti all’esame; 
  • rimanere a digiuno nelle 6-8 ore precedenti l’esame;
  • togliere gioielli o indumenti con parti in metallo al momento dell’esame.

Rischi 

La TAC Coronarica non è invasiva e non provoca dolore. L’utilizzo di radiazioni, seppur basso, la rende, tuttavia, controindicata in caso di gravidanza e allattamento

Il mezzo di contrasto, inoltre, può determinare rare reazioni allergiche o non essere raccomandato in persone affette da insufficienza renale.

La Casa di Cura La Madonnina effettua TAC coronariche avvalendosi di un team di cardio-radiologi altamente specializzati e di un’apparecchiatura all’avanguardia, che utilizza una ridotta dose di radiazioni.

L’aterosclerosi e coronaropatie

Le coronaropatie (o cardiopatie coronariche) sono malattie a carico delle coronarie, ovvero i i vasi sanguigni che si estendono sulla superficie del cuore, al quale trasportano sangue e ossigeno per nutrirlo e permettergli di svolgere le sue funzioni.

Quando non sono congenite, a causare queste malattie è principalmente l’aterosclerosi: un accumulo di lipidi e colesterolo lungo le pareti dei vasi sanguigni che forma delle placche e determina un restringimento dello spazio in cui circola il sangue, con una conseguente riduzione di afflusso al cuore.

Infarto del miocardio acuto

Il restringimento del lume della coronaria (stenosi) o la rottura di queste placche possono interrompere il passaggio ematico, con la conseguenza di un evento cardiovascolare molto grave e potenzialmente letale: l’Infarto del miocardio, ovverosia la morte cellulare di una parte più o meno ampia del muscolo cardiaco (il miocardio, appunto) che non riesce più a contrarsi adeguatamente e pompare sangue.

Sintomi delle coronaropatie

Le coronaropatie non sono sempre accompagnate da sintomi e, proprio per questo motivo, la prevenzione riveste un ruolo fondamentale. 

Quando è presente, la sintomatologia può variare da persona a persona, ma può comprendere:

  • dolore acuto o senso di oppressione al torace (angina);
  • dolore localizzato al braccio, alla schiena o all’addome;
  • affanno;
  • dispnea; 
  • senso di forte spossatezza.
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