Pavimento pelvico dell’uomo: perché è importante allenarlo
PUBBLICATO IL 23 FEBBRAIO 2021
L’indebolimento del pavimento pelvico maschile può condizionare la vita di ogni giorno. L’esperto degli Istituti Clinici Monza - Wellness Clinic spiega come mantenerlo in salute e allenato.
Il pavimento pelvico svolge delle funzioni importanti anche per gli uomini e non solo nelle donne: la perdita di tono muscolare o la sua mancata coordinazione possono essere debilitanti e interferire quotidianamente nella vita di molti uomini, sia in ambito relazionale, sia nell’attività lavorativa e nel sonno.
Alessandro Bertoli, fisioterapista presso il centro di Riabilitazione con Medicina sportiva di Zucchi Wellness Clinic degli Istituti Clinici Zucchi di Monza, spiega perché è importante conoscere, mantenere tonico e allenato il pavimento pelvico con i giusti esercizi.
Che cos’è il pavimento pelvico
“Il pavimento pelvico è la base d’appoggio degli organi del piccolo bacino, si tratta della struttura muscolare che chiude l’addome nella parte inferiore che va dalla base del pene alle due ossa ischiatiche (le ossa su cui stiamo seduti) e passa dietro l’ano, non comprendendolo - spiega il dottore -.
Sono muscoli importanti per tutte le funzioni della parte bassa del nostro corpo, come:
- andare in bagno;
- l’attività sessuale;
- camminare.
Inoltre, il pavimento pelvico stabilizza il bacino e contribuisce al mantenimento dell’equilibrio e deve quindi coordinarsi con i movimenti del resto del corpo.”
L’indebolimento del pavimento pelvico dell’uomo
Negli uomini, il pavimento pelvico può perdere la sua funzionalità per diverse ragioni, oltre che per questioni fisiologiche legate all’avanzare dell’età. Le cause principali sono:
- disturbi patologici: ostruzione prostatica benigna o maligna, dolore nella zona delle pelvi dalla base del pene fino ai testicoli;
- lavori che comportano movimenti ripetuti di forza mal eseguiti;
- sedentarietà e sovrappeso;
- stitichezza;
- attività sportive come il ciclismo, il motociclismo e l’atletica leggera e pesante.
I sintomi e la diagnosi
“La perdita di funzionalità del pavimento pelvico - segnala Bertoli - ha molte sintomatologie, tra cui:
- difficoltà nella minzione;
- eiaculazione precoce;
- urgenza a minzionare;
- finte cistiti;
- stimolo a una minzione impellente;
- peso nella parte bassa dell’addome;
- dolore durante coito”.
La diagnosi è solo e esclusivamente di competenza medica: può essere fatta da un urologo o da un fisiatra che, dopo valutazioni con esami del sangue, ormonali e funzionali (uroflussometria, cistografia) arriva alla diagnosi, indirizzando il paziente a effettuare dei cicli di riabilitazione da un fisioterapista specializzato.
L’allenamento del pavimento pelvico presso il Centro di Riabilitazione
“Presso il Centro di riabilitazione con medicina sportiva di Zucchi Wellness Clinic avviamo programmi di allenamento individuali volti a sviluppare e a migliorare la coordinazione tra respirazione, muscolatura addominale e muscolatura del pavimento pelvico per renderlo più elastico e interessano tutta la parte muscolo scheletrica inferiore, ma anche quella superiore”, spiega Bertoli.
Le attrezzature utilizzate
“Dopo aver avviato le prime basi in ambulatorio e studiato il biotipo del paziente ci spostiamo in palestra per utilizzare tutte le attrezzature messe a disposizione:
- D-Wall, un simulatore in 3D che permette di effettuare esercizi specifici utilizzando tutto il corpo, recuperando postura, equilibrio e movimenti corretti, simulandoli nella realtà quotidiana.
- l’elettrostimolatore, con cui rinforziamo i muscoli, che non si riescono più a controllare volontariamente;
- il biofeedback, con cui visualizziamo l’elettricità prodotta dai muscoli, per capire quali muscoli pelvici il paziente riesce o no a muovere. Spesso, infatti, certe zone perdono sensibilità e il paziente non riesce a percepirle”.
I benefici della riabilitazione
Un pavimento pelvico rinforzato:
- migliora il controllo della vescica e dell’intestino;
- riduce i tempi di recupero conseguenti a interventi chirurgici;
- migliora il coito.
Tutte le terapie si svolgono una volta alla settimana. Se il paziente ha acquisito la base teorica ed esegue regolarmente gli esercizi nella sua quotidianità, i primi segnali di miglioramento si vedono entro le prime 5 o 4 sedute.
“La soddisfazione arriva dalle loro parole, quando mi comunicano che sono riusciti a vedere un film per intero senza alzarsi più volte per urinare o a fare un viaggio lungo in macchina senza pianificare le soste per andare in bagno. La motivazione al trattamento è la cosa più importante, se non è motivato il paziente non guarisce” conclude Bertoli.