Dolci natalizi? Sì, ma occhio alle calorie!

PUBBLICATO IL 23 DICEMBRE 2021

Dolci tipici italiani, ma anche di altri Paesi: per le feste qualche ‘sgarro’ alla linea è concesso, ma attenzione a non esagerare. Parola alla nutrizionista. 

Il Natale è uno dei periodi più belli e attesi dell’anno: l’atmosfera magica per le strade, i negozi illuminati, la neve, lo shopping pre natalizio ma soprattutto l’odore dei dolci natalizi che inebria le nostre narici, immaginandoci già a tavola insieme ai nostri cari.

Tanti sono i dolci tipici di questo momento dell’anno che variano da regione a regione (nel caso dell’Italia) ma anche da paese a paese. Torrone, panpepato, struffoli, frutta secca di ogni tipo, marron glacé fino ad arrivare ai grandi classici, conosciuti in tutto il mondo e che tutti ci invidiano: il pandoro e il panettone.

Scopriamo insieme alla dottoressa Chiara Boscaro, biologia nutrizionista all’Istituto Clinico San Siro, agli Istituti Clinici Zucchi di Monza e alla Smart Clinic di Cesano Boscone, quali sono i dolci più consumati durante le feste e quanto possiamo mangiarne, prima di ritornare sulla bilancia (non) senza sensi di colpa!

 

La frutta secca

“La frutta secca rappresenta uno dei simboli del periodo natalizio, perché è sinonimo di convivialità e di condivisione. Consumata spesso prima del dolce e in attesa (per chi è appassionato) della tombola, è però molto calorica se consumata in grandi quantità: siamo sempre intorno alle 600/700 kcal per 100 grammi di prodotto. 

La frutta secca più classica comprende mandorle, noci, pistacchi e nocciole. Anche le arachidi vengono consumate come frutta secca anche se, in realtà, fanno parte della famiglia delle leguminose” spiega la dott.ssa Boscaro.

Le proprietà

La frutta secca è ricca di vitamine, sali minerali, acidi grassi polinsaturi delle serie omega 3 e omega 6 che contribuiscono ad abbassare i livelli di colesterolo, soprattutto LDL, svolgendo la funzione di pulizia delle arterie

Hanno un buon apporto proteico ma, appunto, contenendo grassi ‘buoni’, sono anche molto calorici, per questo bisogna prestare molta attenzione. Per un corretto regime dietetico, possono essere integrate soprattutto da coloro che praticano sport perché sono alimenti molto ricchi anche di magnesio, ferro, zinco, fosforo e calcio, nonché di vitamine del gruppo B e vitamina E che è antiossidante per eccellenza.

 

La frutta disidratata

La frutta disidratata, come albicocche, datteri o fichi secchi (anche nella variante al cioccolato), si aggira intorno alle 250-300 kcal ogni 100 grammi. È ottima se consumata nelle quantità giornaliere giuste, ovvero 30 grammi, e in alternanza con frutta fresca e frutta secca. Contengono le stesse vitamine e gli stessi minerali della frutta secca, ma non solo: i fichi secchi, che hanno un effetto leggermente lassativo, esercitano anche un’azione antinfiammatoria

Molto importante ricordare che la frutta essiccata, essendo carente di acqua, è molto ricca in zuccheri e glucidi. Per questo non bisogna esagerare, soprattutto chi ha problemi di diabete e glicemia!”.

 

Pandoro e Panettone

Conosciuti in tutto il mondo, e anche un po’ invidiati per la loro bontà e lunga tradizione sulle nostre tavole, sono il Pandoro e il Panettone. Il primo di Verona e il secondo di Milano, sono tra i dolci più consumati nelle case degli italiani durante le feste, nonché protagonisti indiscussi del Natale. Ma quanto sono calorici, oltre che buoni? Quali sono gli ingredienti che li compongono?

“Il panettone, che conta circa 360 kcal per 100 grammi, è a base di acqua, lievito madre, farina, tuorlo d’uovo, con aggiunta di uva passa e scorzette di arancia e cedro. La lunga lievitazione (circa 2-3 giorni) incide molto sulla digeribilità: un prodotto lievitato può dare pesantezza, in chi presenta problemi digestivi e soprattutto se mangiato alla fine di un pasto - continua l’esperta -.

Accertarsi sempre che il prodotto sia di ottima qualità (utile controllare l’etichetta), non secco, ben lievitato e senza coloranti o additivi aggiunti. Ottimi sono i panettoni di pasticceria, artigianali, senza conservanti.

Il pandoro, grazie al suo aspetto delicato, trae in inganno perché sembra più light mentre, in realtà, contenendo grandi quantità di burro (e quindi una maggiore quantità di grassi saturi), può arrivare fino a 410 kcal per 100 grammi. A differenza del panettone, può essere preparato anche con il lievito di birra e a ha una lievitazione di sole 18-36 ore.

Entrambi i dolci, però, sono ricchi di vitamine del gruppo B, ferro e calcio”.

 

I dolci di Natale regionali

La tradizione italiana di dolci natalizi, però, non finisce qui. Ciascuna regione ha infatti diverse varietà di dolci, uno più gustoso dell’altro. Tra questi:

  • panpepato: dolce della tradizione toscana, laziale, emiliana e umbra, è preparato con tantissimi ingredienti come mandorle, pinoli, uva passa, pepe nero, cannella, miele e cacao. Contiene circa 500 kcal per 100 grammi;
  • marron glaces: di origine franco-piemontese, sono i marroni sciroppati, glassati e ricoperti di zucchero. Sono molto calorici, infatti contengono 380 kcal per 10 grammi;
  • cartellate: di origini pugliesi ma diffuse anche in Basilicata, sono preparate con sfoglie di pasta ottenute mescolando farina, olio e vino bianco e fritte in abbondante olio. Una volta cotte, vengono immerse o nel miele o nel vin cotto e cosparse di mandorle, cannella o zucchero a velo.  Contano circa 240 kcal per 100 grammi;
  • struffoli: dolce tipico meridionale, in particolare della tradizione campana, consiste in piccole palline di pasta fritte avvolte nel miele caldo e cosparse con zuccherini colorati o frutta candita. 100 grammi di prodotto corrispondono a 200 kcal.

 

Gli alcolici

“Oltre ai dolci però non dimentichiamo che anche gli alcolici sono calorici! Ad esempio, lo champagne, il prosecco ma anche il passito, sono calorie ‘vuote’ che vanno a sommarsi a quelle assunte durante il pasto - conclude Boscaro -. Quindi anche un piccolo flûte corrisponde alle 80-100 kcal che come accompagnamento è l’ideale ma purtroppo incide sull’apporto calorico”.

 

Dolci di Natale dal mondo: quante calorie?

Il resto del mondo come rende più dolce il Natale? Ecco qui un elenco dei principali dolci natalizi (con kcal al seguito) di Francia, Spagna, Germania e USA. 

I dolci natalizi in Francia

  • Galette des rois (Torta dei re): è una torta di pasta sfoglia cotta al forno che viene farcita con marmellata, frutta, crema frangipane alle mandorle ma anche con il cioccolato e ricotta. Si prepara all’Epifania e ha circa 300 kcal per 100 grammi di prodotto, cioè una fetta.
  • Bûche de Noël (Tronchetto di Natale): consumato tipicamente alla Vigilia di Natale (Réveillon) preparato con pasta di biscotto ricoperto di cioccolato. Ha circa 500 kcal per 100 grammi.

I dolci natalizi in Spagna

  • Polvorones: biscotti molto friabili tipici natalizi, che si preparano con farina, strutto, zucchero a velo, farina di mandorle, cannella e scorza di limone. 1-2 biscotti (56 gr) hanno 85 kcal circa.
  • Turron: corrisponde al nostro torrone ma è preparato con diversi ingredienti, tra cui la cannella. Contengono circa 398 kcal per 100 grammi.
  • Roscòn de Reyes (ciambella dei Re Magi): tipico dell’Epifania, è un dolce preparato con la frutta candita. Ha circa 343 kcal per 100 grammi

I dolci natalizi in Germania

  • Lebkuchen: biscotti morbidi speziati ricoperti di cioccolato, che contengono circa 108 kcal l’uno.
  • Plätzchen: biscotti da tè al burro di vario tipo (con cacao, marmellata, glassa), che contengono circa 500 kcal per 100 grammi.

I dolci natalizi negli USA

  • Christmas Pudding: inglese di nascita, è un dolce preparato con uova, mandorle, frutta candita e rum. Ha circa 100 kcal per 50 grammi di prodotto.

Brownies: classici biscotti al cioccolato che si preparano tutto l’anno, hanno circa 460 kcal per 100 grammi.

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