Al via il laboratorio di biomeccanica all’Istituto Clinico San Siro

PUBBLICATO IL 03 OTTOBRE 2020

Il laboratorio ha finalità di ricerca ma ha vantaggi anche per il paziente che viene sottoposto a test fisici per valutare il miglioramento dei suoi movimenti a distanza di tempo

 All’Istituto Clinico San Siro, è attivo un Laboratorio di Biomeccanica, diretto dal professor Alberto Ventura, già responsabile dell’Unità di Traumatologia dello Sport e Chirurgia articolare mininvasiva, e dal suo staff composto dai dottori Claudio Legnani, Enrico Borgo e Vittorio Macchi. A loro si associano altri collaboratori, non medici, indispensabili per il corretto funzionamento del laboratorio.

Il laboratorio si focalizza principalmente su due attività: una di ricerca, al fine di raccogliere ed elaborare dati e riportarli su pubblicazioni scientifiche, e una di supporto alla clinica, con cui gli specialisti andranno a osservare il trattamento che è stato eseguito con lo scopo di migliorare sia le tecniche chirurgiche sia quelle riabilitative. 

A chi si rivolge

“L’attività nasce soprattutto per finalità di ricerca, ma presenta anche molteplici vantaggi per il paziente operato ad anca, ginocchio e caviglia (sia protesi sia non) - spiega il professor Alberto Ventura -. Una volta che giunge da noi, e dopo un’attenta valutazione, il paziente viene sottoposto a diversi test fisici grazie all’utilizzo di una particolare strumentazione, con un Sistema di rilevamento ottico, il quale ci porta ad analizzare alcuni movimenti come la corsa, il salto, la camminata o anche altri più semplici. 

Ciò ci consente di controllare a distanza di tempo i miglioramenti che si hanno con l’utilizzo di una particolare tecnica chirurgica o di trattamento riabilitativo: quindi, oggettivare dei dati che prima erano solo soggettivi. Da un punto di vista clinico-scientifico, è importante perché aumenta la valenza delle attività già da tempo portate avanti insieme ai miei collaboratori, per poi farle conoscere attraverso la letteratura scientifica internazionale”.

 I vantaggi per gli sportivi

A questo proposito, è già partita una sperimentazione che mira a osservare se, nei pazienti che hanno subito un intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore, i tempi di ritorno allo sport sono quelli corretti (ovvero legati al reale stato di salute) e non quelli legati al solo criterio cronologico (ad es. la possibilità di praticare sport dopo 6 mesi). 

I dati ricavati da questi test vengono poi rielaborati in modo tale da avere un valore soglia che ci permette di affermare che tutti quei pazienti che lo superano possono fare attività sportiva con un’alta percentuale di sicurezza di non incorrere in un altro infortunio. Attualmente è possibile accedere a questo tipo di percorso esclusivamente su indicazione medica. L’idea è estendere questo tipo di attività anche esternamente alla struttura e per tutte le articolazioni dell’arto inferiore.

L’importanza della raccolta dati

“Riuscire a raccogliere il maggior volume di dati possibile - conclude Ventura - rappresenterebbe un enorme passo avanti e un grande salto di qualità per l’Istituto Clinico San Siro, da sempre struttura di eccellenza nell’ambito riabilitativo e ortopedico, soprattutto per quanto riguarda testare l’efficacia di alcuni tipi di procedure chirurgiche o per valutare il grado di guarigione da determinate patologie. Potrebbe inoltre costituire un valido aiuto ai fisiatri, per valutare con dati obiettivi i risultati di alcune tecniche riabilitative”. 

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