Prostata e sessualità: quando è giusto preoccuparsi?

PUBBLICATO IL 11 NOVEMBRE 2020

L’esperto di Zucchi Wellness Clinic spiega come i disturbi della sessualità spesso siano correlati alla prostata e ai disturbi alle basse vie urinarie.

Le tematiche relative alla prostata e alla sessualità per gli uomini spesso sono un vero tabù e, un po’ per timore ma anche per disinformazione, si ritrovano con una diagnosi tardiva senza aver mai fatto visite di controllo. È bene ricordare che la prostata è una ghiandola fondamentale per la funzione riproduttiva e sessuale ma è anche uno degli organi che si ammala con maggior frequenza

Parola al Dottor Stefano Casellato, responsabile dell’Unità Funzionale di Urologia presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza e specialista in Urologia e Andrologia presso Zucchi Wellness Clinic. 

Che cos’è la prostata

“La prostata è una ghiandola dell’apparato genitale maschile adibita alla produzione di un secreto che, insieme a quello prodotto dalle vescicole seminali e agli spermatozoi prodotti dai testicoli, costituisce il liquido seminale

È localizzata al di sotto della vescica, a circondare il primo tratto dell’uretra, ed è in stretta comunicazione con i testicoli e le vescicole seminali. Si comprende, quindi, come la prostata sia un “crocevia” importante delle vie genito-urinarie maschili e come la qualità della minzione e dell’attività sessuale siano strettamente correlate” dichiara lo specialista. 

Disturbi della sessualità e alla prostata: i sintomi possono coesistere

In particolare, prosegue l’esperto “diversi studi negli ultimi anni hanno dimostrato come negli uomini di età più avanzata, mediamente dai 50 anni, ci sia una coesistenza di sintomi a carico delle basse vie urinarie e i disturbi della sessualità. 

 

In particolare, tra i sintomi alle basse vie urinarie ci sono: 

  •  l’urgenza di urinare
  •  la frequenza
  •  l’esitazione minzionale
  •  il mitto ipovalido
  •  la nicturia

Tra i disturbi della sessualità:

  • la riduzione della rigidità peniena
  • disfunzione erettile
  • la diminuzione dell’eiaculato
  • il dolore o il fastidio all’eiaculazione”. 

I fattori di rischio 

Va segnalato anche che “i disturbi dell’attività sessuale e urinari condividono anche alcuni fattori di rischio e meccanismi di insorgenza come:

  • diabete
  • ipertensione
  • ipercolesterolemia
  • aterosclerosi. 

Il rischio di prostatite

Questi sono coinvolti in entrambi i processi e possono portare a una condizione di infiammazione persistente, alterato afflusso sanguigno locale e ingrossamento della ghiandola, provocando così una prostatite” continua il dott. Casellato. 

In particolare quest’ultima condizione, che spesso è la più temuta dagli uomini, può essere associata ad alterazioni minzionali e sessuali. 

I sintomi della prostatite che impattano sulla vita di coppia

Tuttavia, non sono le dimensioni della prostata a dover preoccupare, quanto i sintomi si riflettono sulla qualità di vita del paziente che, uniti ai disturbi della sessualità minacciano di rovinare anche la vita di coppia. 

  • sonno interrotto causato dallo svegliarsi continuamente per urinare
  • corse in bagno durante la giornata
  • bruciore durante la minzione 

Come prevenire la prostatite

Inoltre, nella maggior parte dei casi l’uomo non vuole affrontare il problema o tarda a farlo. La prevenzione e un corretto stile di vita come con una giusta alimentazione e attività fisica, in questi casi sono fondamentale perché le patologie legate all’apparato urogenitale sono tante e se non prese in tempo posso diventare un vero problema.

Prostatite e attività sessuale, è possibile?

“Con una prostatite in atto avere un’attività sessuale non è sconsigliato”- continua il dott.Casellato. “Tuttavia bisognerebbe dare tempo ai farmaci di decongestionare la ghiandola e di far guarire l’infezione

Da considerare che l’eiaculazione in questi casi è generalmente accompagnata da:

  • discomfort
  • bruciore e/o dolore
  • emissione di sperma con tracce di sangue” 

Asportazione radicale della prostata ed eiaculazione

Nel caso in cui, a causa di un tumore, siano state rimosse completamente la prostata e le vescicole seminali, il rapporto sessuale si modifica: infatti non esiste più una eiaculazione vera con emissione di liquido seminale all’esterno, ma la percezione dell’orgasmo resta immutata e valida. Questo fenomeno, definito orgasmo secco, è spesso fonte di preoccupazione, tuttavia la vita sessuale dei pazienti resta valida e soddisfacente.

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