Dieta con cibi integrali: è meglio?
PUBBLICATO IL 09 MARZO 2020
I cibi integrali apportano un mix di vitamine, minerali, fibre contenute nei chicchi dei cereali e che nelle farine raffinate (bianche) si perdono a causa dei processi di lavorazione. L’esperto ci spiega i benefici.
Mangiare cibi integrali aiuta a mantenersi in salute e a prevenire disturbi e malattie, come il diabete di tipo 2 e le patologie cardiovascolari. E non solo: contribuisce anche alla linea.
Il Dottor Lelio Morricone, responsabile del servizio di Nutrizione Clinica e Prevenzione Cardiovascolare di Palazzo della Salute - Wellness Clinic, ci spiega più nel dettaglio quali sono i benefici di un’alimentazione ricca di cibi integrali.
L’importanza delle fibre
“La nostra alimentazione - spiega lo specialista - deve prevedere, per un buon equilibrio, l’assunzione di almeno il 50% delle calorie da carboidrati semplici e complessi:
- quelli semplici (zucchero, fruttosio) non devono tuttavia superare il 10% del totale;
- quelli complessi sono essenziali e rappresentano la base della dieta mediterranea”.
“Tra i carboidrati complessi - continua il dottore - andrebbero poi privilegiati quelli integrali, ricchi di fibra.
La fibra, che si ritrova negli alimenti di origine vegetale, è un elemento molto importante per la salute dell’organismo e per questo è importante introdurla in quantità adeguate.
Andrebbero assunti almeno 30- 35 grammi al giorno: un quantitativo che senza cereali e cibi integrali sarebbe difficile raggiungere anche mangiando frutta e verdura in buone quantità”.
Perché fanno bene
I cibi integrali sono molto utili per l’organismo per diverse ragioni:
- servono a riequilibrare la funzionalità intestinale e tengono attivo l’intestino;
- migliorano l’equilibrio della flora batterica intestinale;
- riducono e rallentano l’assorbimento di amido e grassi durante il pasto;
- aiutano a raggiungere un miglior senso di sazietà incrementando il riempimento gastrico post-prandiale;
- diminuiscono il rischio di importanti malattie cronico-degenerative (diabete, malattie cardiovascolari) e il rischio di alcuni tumori del tratto gastrointestinale;
- aiutano a soddisfare il fabbisogno di ferro e di alcune vitamine e oligoelementi, che si perdono in modo considerevole nelle farine raffinate.
Occhio all’etichetta
Quando si sceglie un alimento, e questo vale per tutti, è fondamentale leggere attentamente l’etichetta.
“Nel caso di prodotti integrali in particolare - avverte lo specialista - l’etichetta non deve riportare la presenza di farina di frumento 00 addizionata di crusca: un alimento con questa dicitura non è integrale”.
Sconsigliati solo in casi rari
“L’impiego di alimenti integrali - conclude il dottor Morricone - è sempre raccomandabile.
Sono note solo rare condizioni patologiche del tratto digerente che rendono sconsigliabile l’impiego di alimenti integrali, specie in fase acuta”.