Come scegliere l’asilo nido: pensare al presente e investire nel futuro
PUBBLICATO IL 21 MAGGIO 2020
La pedagogista e psicomotricista dell’Asilo Nido La Zucca Felice ci spiega l’importanza dell’asilo nido e come sceglierlo
Con la dott.ssa Simona Vigoni, pedagogista e psicomotricista dell’Asilo Nido e Spazio Gioco 0-6 anni La Zucca Felice, parliamo del ruolo dell’asilo nido nella crescita di un bambino e di come sceglierlo.
Nel 2010 una ricerca promossa dalla Fondazione Agnelli e realizzata da Daniela Del Boca e Silvia Pasqua, docenti di Economia Politica all'Università di Torino, ha approfondito la relazione tra frequenza dei servizi per l’infanzia ed esiti scolastici in Italia, dimostrando i benefici della frequenza dell’asilo nido sullo sviluppo cognitivo e comportamentale dei bambini.
Secondo questa ricerca, il trend positivo dura nel tempo: con l’avvio della scuola primaria si evidenziano maggior preparazione in italiano e in matematica, più apertura nei confronti dei compagni, maggiori capacità di concentrazione e più creatività nel gioco.
Competenze sociali, creatività, concentrazione sono ingredienti che permettono la realizzazione dei talenti e delle potenzialità di ciascuno che, proprio perché condivisi in un contesto ad alto valore relazionale, amplificano la loro portata espandendo e moltiplicando gli effetti.
I benefici dell’asilo nido
Investire su un nido significa quindi investire sulla qualità del futuro dei nostri figli? Sembrerebbe proprio di sì, a patto che il servizio soddisfi i parametri di qualità.
Anche il premio Nobel per l’economia James Heckman ha evidenziato quanto i benefici dell’investimento in capitale umano diminuiscano con il crescere dell’età.
Il Nido si colloca ai primi gradini dell’apprendimento e i primi mille giorni di vita sono i più fecondi per porre le basi per l’acquisizione delle competenze cognitive, sociali ed affettive.
Come scegliere: le caratteristiche di un buon asilo nido
Come riconoscere un buon asilo nido? Quali sono le caratteristiche ed i parametri di qualità di un servizio per la prima infanzia?
I requisiti che deve avere sono:
- la presenza di contesti organizzati in modo da rispondere alle esigenze dei bambini, ai loro bisogni di sicurezza, igiene, accoglienza, socialità, personalizzazione, scoperta, esplorazione, autonomia, bellezza, movimento;
- la presenza di adulti competenti, preparati, non intrusivi ma capaci di osservare, ascoltare, rilanciare le ricerche esplorative dei bambini e modellare l’interazione coi più piccoli sulla base del loro comportamento;
- la presenza di materiale che sostiene percezioni sensoriali plurime e diversificate, che coltiva la sensibilità dei bambini, che sollecita la loro naturale curiosità, che permette la concentrazione, il pensiero divergente;
- l’offerta di proposte ludiche che tengano conto dei tanti linguaggi espressivi dei bambini e la possibilità di scegliere in libertà il proprio gioco, restituendo valore alla spontaneità di questo grande dispositivo così fondante lo sviluppo di tutte le dimensioni della personalità del bambino;
- il patto di corresponsabilità educativa con le famiglie considerate non destinatarie del progetto pedagogico, ma interlocutori attivi, presenti e protagonisti della vita quotidiana all’interno del servizio.
Perché è importante la scelta dell’asilo nido
L’asilo nido offre contesti nutrienti, possibilità di scoperte interessanti, libertà di movimento e di pensiero, incontri che lasciano impronte fino a diventare legami significativi. Inoltre, favorisce la conquista graduale di piccole e grandi autonomie.
Tutti questi aspetti saranno le fondamenta su cui poggeranno le competenze future, rappresentano la somma delle esperienze esperite al Nido dai bambini che, accompagnati dalla calda presenza di mamma e papà, così, naturalmente, crescono.
Scegliere il Nido per il proprio bambino dunque non è cosa di poco conto se questa scelta potrebbe incidere così marcatamente sulla sua vita futura.
I criteri indicati possono essere una bussola con la quale orientarsi nella ricerca di un servizio con un progetto pedagogico forte, che riconosca nel gioco la principale modalità di apprendimento, che eviti precocismi e velocizzazioni e che coltivi la naturale curiosità dei nostri bambini.