Tumore alla mammella e test del BRCA. Gli Istituti Clinici Zucchi promotori di un confronto tra esperti

PUBBLICATO IL 27 FEBBRAIO 2020

Illustri esperti del settore hanno partecipato al corso organizzato dal Dott. D’Ambrosi  per confrontarsi su test di BRCA, cancro alla mammella in gravidanza e riabilitazione.

Il 14 febbraio scorso, presso la sede di Assolombarda a Monza, si è tenuto il corso dal titolo “Attuali standard nella diagnosi e trattamento del carcinoma della mammella”.

Il corso è stato promosso dagli Istituti Clinici Zucchi e patrocinato da Salute Donna e ha visto riunirsi radiologi, anatomopatologi, oncologi, ginecologi, chirurghi e fisiatri per affrontare il trattamento oncologico del cancro alla mammella. 

Un confronto tra esperti che ha visto partecipare una folta platea di professionisti come medici di base, specialisti ospedalieri di tutte le discipline, e personale sanitario qualificato (tecnici di radiologia, fisioterapisti, infermieri professionali).

Ampio spazio è stato dato al test del BRCA 1 e 2 che viene eseguito per verificare l'esistenza di una predisposizione genetica allo sviluppo dei tumori al seno e all'ovaio e sul ruolo importante che hanno i medici di base in questo ambito.

E’, infatti, vero che la paziente ha come riferimento il suo senologo o oncologo, ma è anche vero che un medico vicino alla paziente deve avere una conoscenza completa del problema per poterla sostenere e indirizzare in un argomento molto complesso: quello di identificare una variazione genetica che potrebbe indurre un tumore.

Fare o non fare il test di BRCA

Durante il confronto si è discusso sulla positività al test che non implica necessariamente una predisposizione al cancro, e che è quindi importante cercare di trovare un equilibrio anche sulla questione di chi può fare il test e chi no. 

In alcuni casi capita che chi lo chiede è direttamente la paziente già informata, in altri invece è il medico di base che deve valutare se in rapporto alla storia del familiare del paziente e alle sue caratteristiche soggettive è il caso di indirizzarlo a un genetista per un percorso di diagnostica.

Altri argomenti sono stati affrontati nel corso della giornata, come il tumore della mammella in gravidanza e la riabilitazione della mammella.

I partecipanti al corso

Il Prof. Virgilio Sacchini, in collegamento dal Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York,  Centro Mondiale di riferimento per il trattamento del cancro della mammella, ha illustrato alla platea di professionisti le nuove tecniche diagnostiche e terapeutiche del cancro della mammella.

Oltre al Prof. Sacchini da New York erano presentie:

  • la Dott.ssa Cazzaniga Marina Direttore del Centro di Fase 1 dell’Ospedale San Gerardo di Monza; 
  • la Dott.ssa La Verde Nicla Primario di Oncologia dell’Ospedale Fatebenefratelli Sacco, nonché esperta della Commissione ministeriale per le mutazioni genetiche; 
  • il Prof. Claudio Clemente, Responsabile del servizio di Anatomia Patologica e Citodiagnostica del Policlinico San Donato con lunga esperienza presso l’Istituto dei Tumori di Milano  e membro di numerose Società Scientifiche.

Molti altri esperti nel settore che hanno illustrato le terapie più recenti e meno invasive, più sicure ed efficaci relative al cancro alla mammella.

Molti sono stati gli interventi e le opinioni per quanto trattato durante l’intensa giornata di corso, che si è conclusa con un confronto tra i partecipanti, la compilazione dei questionari per i crediti ECM e i ringraziamenti alla segreteria e al Direttore del corso il Dottor Gennarino D’Ambrosi, Responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale agli Istituti Clinici Zucchi.

Cura e Prevenzione Ricerca