Natale, tempo in famiglia. Il senso del dono e l'attesa
PUBBLICATO IL 03 DICEMBRE 2020
Natale è un’occasione unica per insegnare ai bambini il senso dell’attesa e del desiderio, al di là dei doni. Ecco la riflessione della pedagogista dell’asilo nido La Zucca Felice.
Natale è tempo di nascita, di affettività e solidarietà, di calore familiare e tradizioni.
Tempo di attesa, di incontri e di scambi di doni che rappresentano l'essenza della reciprocità: impossibile non sentirsi coinvolti da questa atmosfera.
Ma che cos'è il Natale per i più piccoli? E quanto è importante coltivare in loro l’attesa e il desiderio?
Ne parliamo con la pedagogista de La Zucca Felice, Simona Vigoni.
Una festa speciale
Per far vivere ai bambini l‘incanto del Natale noi grandi ci ingegniamo a raccontare la storia di una nascita molto speciale e cerchiamo in tutti i modi di rappresentarla. Pensate all’impegno e all’ingegno che profondiamo nella realizzazione del presepe. Certo, i bambini non sanno perché lo si sta costruendo o chi è quel bambino nella mangiatoia, però capiscono che è in arrivo qualcuno di speciale, si accorgono delle luci lungo le strade, degli alberi decorati su cui si posano gli sguardi dei grandi, sentono la magia del momento perché tutto intorno, adulti compresi, gliela trasmette.
Il Natale per i bambini, è coltivare tutti i sensi, quindi gioire del piacere della scoperta: la vista è appagata dalle luci, il gusto dai dolci che si offrono, l’olfatto dal profumo dell’incenso e degli agrumi, l’udito dalle musiche speciali e dal silenzio dell’attesa, il tatto dal muschio del presepe.
Il corpo si attiva dunque e si prepara per ricevere attenzioni, coccole e tempo, perché il Natale dovrebbe essere associato a un senso di rinnovato stupore più che ad una giostra di regali. E lo stupore tiene vivi e curiosi i nostri piccoli esploratori, che imparano a gustare così il sapore del tempo dell’attesa.
Attendere e desiderare: ingredienti essenziali per la crescita del bambino
I bambini di oggi sono spesso anticipati nei loro desideri, rischiando in questo modo di vedersi sfumare il tempo di progettare e fantasticare, funzioni cognitive molto importanti.
Oggi i bambini hanno prima ancora di desiderare, ricevono prima ancora di poter attendere. Natale sembra essere ogni giorno, non è più un’attesa.
Saper attendere è invece importante, perché è proprio grazie all’attesa che si genera il senso del tempo e il bambino elabora nuove strategie, trova soluzioni alternative a ciò che gli manca. L’attesa quindi, come il desiderio, permette lo sviluppo di competenze come la creatività e la capacità di problem solving.
Come coltivare la vera magia del Natale nei bambini
“Se deve accadere qualcosa di importante e di appassionante occorre coltivare l’arte dell’indugio” scriveva Umberto Eco.
Proviamo a far capire ai bambini che l’essenza del Natale è proprio l’attesa, l’attesa per esempio di un bimbo nato per tutti e che porta il suo amore.
Proviamo a non coprirli di giocattoli: i doni sono la semplicità, la sobrietà, la condivisione. Le camerette di oggi, specie sotto Natale, rischiano di assomigliare sempre di più alle succursali dei centri commerciali.
Proviamo insieme, per vivere la magia, a preparare qualcosa con le nostre mani, a regalare una filastrocca o una storia speciale da scartare, giorno dopo giorno, sul calendario dell’avvento, fino ad arrivare al 25 dicembre con felicità e trepidazione.
Quale significato per i nostri bambini?
L’augurio per tutti è che l’avvicinarsi del Natale sia un'occasione per stare con gli altri, condividere appunto l’emozione dell’attesa di un evento speciale. E soprattutto l’augurio è di non lasciarsi sopraffare dalle corse sfrenate agli acquisti, perché il vero regalo è la festa e il ritrovarsi insieme, riuniti per celebrare una nascita speciale.
È esperienza comune ritrovarsi a pensare che i momenti più dolci della nostra infanzia non sono legati ai giocattoli, ma alle persone con cui li abbiamo condivisi. “Sono i legami che spingono gli esseri umani a donare. Se valorizzato per i legami che sostiene, il dono rivela lo spirito che lo accompagna, quello spirito di stupore e gratitudine che troviamo nei bambini prima che prenda il sopravvento la logica della pretesa e del calcolo. Questo significa spiegare ai bambini il senso dei doni a Natale.” (E. Musi 2008, Mondo 03. Casa Editrice La Scuola).