Iperplasia prostatica benigna: di cosa si tratta e come riconoscerla
PUBBLICATO IL 28 OTTOBRE 2019
Difficoltà a urinare e un aumento di volume della ghiandola prostatica, potrebbero essere sintomi di iperplasia prostatica benigna (IPB).
Come ci ha spiegato il dott. Danilo Zani, Responsabile dell’U.O. di Urologia dell’Istituto Clinico Città di Brescia, l’iperplasia prostatica è una patologia di tipo benigno che comporta la compressione dell'uretra prostatica ostruendo la fuoriuscita di urina”.
Chi colpisce
L’iperplasia prostatica benigna ha un forte impatto sulla popolazione maschile e riguarda oltre 6 milioni di italiani dai 50 anni in poi. La patologia colpisce infatti il 50% degli uomini in età compresa fra 51 e 60 anni, con incrementi di percentuale avanzando con l’età.
Una prostata ingrossata è la causa principale dell’iperplasia prostatica benigna. L’incremento delle dimensioni è associato ad un aumento di cellule all’interno della prostata nella zona "di transizione", ovvero in una parte centrale attorno all'uretra prostatica.
I sintomi
“I sintomi non sono sempre correlati con le dimensioni della ghiandola della prostata, tuttavia è più facile evidenziare la sintomatologia in pazienti con adenoma più voluminoso.
Troviamo due gruppi di sintomi:
- quelli legati all’ostruzione della prostata;
- quelli legati a fenomeni di tipo irritativo della prostata.
Tra i primi annoveriamo difficoltà ad iniziare la minzione, l'intermittenza di emissione del flusso, l'incompleto svuotamento della vescica, il flusso urinario debole e lo sforzo nella minzione.
Tra i secondi troviamo la frequenza nell'urinare, sia di giorno che di notte, l'urgenza, ossia la necessità impellente di vuotare la vescica, talvolta associata a fuga d’urina e al bruciore ad urinare.
La sintomatologia è spesso difficile da quantificare pertanto esistono diversi questionari che aiutano a rendere oggettivabile questo disturbo”.