Borsite: gli antibiotici sono necessari solo in presenza di un’infezione
PUBBLICATO IL 12 FEBBRAIO 2019
Non tutte le borsiti sono uguali: vi sono quelle di grado leggero, per le quali può essere sufficiente applicare del ghiaccio, osservare un periodo di riposo e assumere degli antinfiammatori per attenuare il dolore, e quelle che, invece, richiedono l’aspirazione del liquido sinoviale contenuto nella borsa infiammata.
Abbiamo chiesto al dott. Fulvio Modonesi, Responsabile insieme al dott. Franco Rossi dell’U.O. di Ortopedia e Traumatologia sez. I dell’Istituto Clinico Città di Brescia, quali esami sono utili per diagnosticarla.
“Generalmente è sufficiente una visita specialistica grazie alla quale identificare i segni e i sintomi del problema anche ricorrendo, se ce ne fosse bisogno, ad ulteriori indagini di tipo strumentale: radiografia (per escludere fratture o alterazioni a livello osseo), ecografia (per confermare il contenuto della borsa), risonanza magnetica nucleare (qualora ci fossero ancora dei dubbi) ed esami del sangue (per l’analisi del liquido sinoviale e per accertare la presenza di eventuali agenti patogeni responsabili dell’infezione)”. Una volta accertata la diagnosi, esistono molteplici percorsi di cura per sconfiggere la borsite anche se i trattamenti differiscono in relazione al grado di severità del quadro clinico e in presenza di eventuali complicazioni.
“Se la borsite è di grado leggero - ha proseguito il Dott. Modonesi - può essere sufficiente applicare del ghiaccio, osservare un periodo di riposo, assumere degli antinfiammatori per attenuare il dolore o optare per una benda elastica compressiva al fine di contenere il disagio prodotto dal movimento. In altri casi, però, può essere necessario procedere all’aspirazione del liquido sinoviale contenuto nella borsa infiammata ed eventualmente sottoporsi ad un ciclo di infiltrazioni a base di corticosteroidi in modo da spegnere l’infiammazione e ridurre il rischio che si formi nuovamente”.
Quando, invece, è opportuno assumere antibiotici?
“Sono necessari se gli accertamenti diagnostici indicano la presenza di un’infezione. Ma se il dolore non dovesse dar tregua, oltre a quanto descritto, è possibile ricorrere ad applicazioni di terapie fisiche locali come la laserterapia, la crioterapia o gli ultrasuoni. Nei casi più gravi, infine, soprattutto quelli che tendono a recidivare, è consigliata l’asportazione chirurgica della borsa infiammata. In ogni caso è fondamentale, soprattutto quando non vi sia una chiara origine traumatica, escludere eventuali patologie concomitanti che possono essere alla base della borsite”.