Perdita udito: per prevenirla bastano poche accortezze!

PUBBLICATO IL 16 DICEMBRE 2019

Se la sordità non è legata a genetica e invecchiamento, è possibile prevenirne la comparsa mettendo in pratica alcuni accorgimenti nella vita di tutti i giorni. 

Musica in cuffia ad alto volume e rumori assordanti, per esempio, possono favorire conseguenze estremamente dannose per le nostre orecchie. E una volta che l’udito è compromesso, non si può tornare indietro.

Il Dott. Johnny Cappiello, Responsabile dell’U.O. di Otorinolaringoiatria dell’Istituto Clinico S. Anna di Brescia, ci consiglia come prevenire la perdita dell’udito.

Lo stress acustico: quali sono le principali fonti 

Il traffico cittadino, i rumori percepiti nell’ambiente di lavoro, l’utilizzo di auricolari per l’ascolto di musica magari ad alto volume e l’abitudine a frequentare luoghi quali discoteche o locali notturni sono fonti di stress acustico per le nostre orecchie e a lungo andare possono portare a serie conseguenze per l’ udito. 

Spiega il dottore: “Il nostro orecchio interno è in grado di proteggersi dai suoni emessi ad alta intensità, ma non oltre certi limiti. 

Tutto dipende dalla sensibilità individuale ma, in ogni caso, è possibile scoprire i danni soltanto quando si sono già manifestati i primi segni di calo dell’udito”. 

Non tutti i suoni, però, sono pericolosi per l’udito: la soglia di pericolo è quella degli 80 decibel, che equivale al rumore di una strada molto rumorosa.

Quando preoccuparsi

“Gli stimoli sonori eccessivi e ripetuti a lungo - prosegue il Dott. Cappiello - possono danneggiare irreparabilmente parte delle migliaia di cellule ciliate esterne. Sensibilissimi recettori contenuti nella coclea, un piccolo organo situato nell’orecchio interno, che consente di percepire anche minime variazioni delle onde sonore”. 

Quali sono i primi segnali di una riduzione dell’udito e quando preoccuparsi?: “Le prime ad essere colpite - risponde il medico - sono di solito le medie frequenze. 

La loro perdita comporta un calo della comprensione del linguaggio in presenza di rumori di fondo, come può avvenire in molti luoghi pubblici”.

Come funziona il test per l’udito

In questi casi, può essere utile ricorrere ad un esame specifico: “Il test per l’udito si chiama audiometria - spiega lo specialista - e ha lo scopo di verificare se riusciamo a captare tutte le frequenze normalmente percepibili”.

Per effettuare questo test bisogna accomodarsi in una cabina insonorizzata, indossare una cuffia e ascoltare con attenzione i suoni che lo specialista invia alle varie frequenze, da quelle basse a quelle più alte. 

Poi basta schiacciare un pulsante o fare un cenno ogni volta che si ode ciascuno di questi suoni. 

Le singole risposte vengono tradotte in un grafico che esprime i valori della scala auditiva.

Come prevenire il calo dell’udito? 

Quando l’udito subisce danni, non esistono terapie per tornare a sentire come prima: “Il calo uditivo - conclude il Dott. Cappiello - si può però prevenire, evitando di esporsi il più possibile a sorgenti sonore intense in modo continuativo e contemplando ogni giorno delle pause di silenzio”.

 

Cura e Prevenzione