Atrofia vaginale? Risolvila con il laser

PUBBLICATO IL 03 DICEMBRE 2019

Irritazione, bruciore e prurito, secchezza e dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia) sono tutti sintomi dell’atrofia vulvo-genitale, una condizione molto comune nelle donne in menopausa.

Migliorare questi sintomi oggi è possibile grazie all’utilizzo del laser. Un trattamento che non richiede anestesia, incisioni o punti di sutura e che può essere molto efficace.

 

Come funziona e quali esami sono necessari

 Il laser vaginale agisce mediante un processo di riscaldamento termico a livello della mucosa vaginale che stimola i fibroblasti a produrre e apporre collagene, rigenerando così nuovi vasi sanguigni.

Cosa bisogna fare se si decide di sottoporsi ad una seduta di laser per atrofia genitale?

Ce lo spiega il dottor Claudio Paganotti, specialista ginecologo dell'Istituto Clinico Città di Brescia: “Prima del trattamento sono richiesti un tampone vaginale, eseguito nelle ultime due settimane, e un pap-test eseguito negli ultimi tre anni”.

 

Il decorso post trattamento

Dopo il trattamento laser, il ritorno alle normali attività quotidiane è rapido, ma con alcune precauzioni come spiega il dottore: “Sono necessarie l’astensione dai rapporti sessuali, dall’attività fisica vigorosa e dai bagni per 7 -10 giorni.

È consigliata, inoltre, una terapia idratante locale per mantenere i benefici nel tempo”.

 

Per chi e quando è consigliato

 “Il laser vaginale – spiega lo specialista - è rivolto alle donne con sintomi da atrofia vulvo-vaginale conseguenti alla menopausa”.

Inoltre esso rappresenta un trattamento non ormonale sicuro anche per le donne operate di tumori ormono-dipendenti, come, per esempio, il tumore al seno.

Altre indicazioni sono il rilassamento vaginale e l’incontinenza urinaria da sforzo lieve-media”.

Ma attenzione, ci sono casi in cui il trattamento con il laser è sconsigliato: “E’ controindicato in caso di infezioni vaginali, alterazioni citologiche della cervice uterina e precedenti interventi di chirurgia pelvica ricostruttiva”, avverte il dottore.

I risultati

Il laser è risolutivo? “Questo trattamento garantisce un ripristino funzionale della vagina, in grado di contrastare e attenuare i sintomi legati all’atrofia vaginale.

I risultati sono variabili e legati alle caratteristiche individuali e al grado di severità del disturbo. Un miglioramento dei disturbi è apprezzabile nel 65% dei casi.

I benefici possono protrarsi fino a dodici mesi. In letteratura è riportato un miglioramento della secchezza vaginale nel 67% dei casi e della dispareunia nel 62%.

La soddisfazione delle donne sottoposte al trattamento è del 90% dei casi.

Non esiste, tuttavia, garanzia assoluta che il laser migliorerà la condizione trattata” conclude Paganotti.

 

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