Intervento al cuore: anche a 80 anni si può!

PUBBLICATO IL 01 AGOSTO 2019

È ancora diffusa l’idea che i pazienti anziani non possono essere sottoposti a un intervento di cardiochirurgia. Il dottor de Vincentiis, responsabile dell’unità di Cardiochirurgia Adulti dell’IRCCS Policlinico San Donato, ci spiega perché la cardiochirurgia può essere un’opzione sicura ed efficace anche nei pazienti sopra gli 80 anni.

L’età è un fattore di rischio aggiunto, ma da sola non può essere considerata un deterrente nella valutazione cardiochirurgica di un paziente – spiega il dottor de Vincentiis, responsabile dell’unità di Cardiochirurgia Adulti dell’IRCCS Policlinico San Donato

I primi studi cardiochirurgici sugli “anziani” a inizio degli anni ‘70 prendevano in considerazione pazienti sopra i 60 anni, ora parliamo di over 90

L’evoluzione delle tecniche chirurgiche ha permesso di ridurre il rischio operatorio e ciò ha consentito di poter operare anche i grandi anziani. Esistono tecniche alternative, come quelle offerte dalla cardiologia interventistica, ma la cardiochirurgia rimane un’opzione sicura ed efficace. Il paziente più anziano che ho operato aveva 94 anni: solitamente si tratta di casi in cui non ci sono altre chance oltre all’intervento, per esempio in presenza di una dissezione aortica, o di persone che prima conducevano una vita attiva ed improvvisamente hanno avuto un drastico peggioramento. Come medici dobbiamo chiederci se ne vale la pena, perché quello che vogliamo garantire non è tanto la lunghezza della vita, piuttosto che gli anni che rimangono da vivere siano qualitativamente buoni.

All’IRCCS Policlinico San Donato realizziamo ogni anno più di 1.000 interventi di cardiochirurgia. Su un totale di 1.386 operazioni effettuate nel 2018, il 10% ha riguardato pazienti di età superiore agli 80 anni. 

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