Tumore al seno e mastectomia: quali aiuti alla paziente

PUBBLICATO IL 19 GIUGNO 2018

Continuando a parlare di tumore al seno, chiediamo al dott. Gianluca Fogazzi, medico oncologo dell’Istituto Clinico S. Anna, con quale approccio vengono trattate le pazienti con una predisposizione genetica acclarata. “Si va dall’approccio più interventistico con interventi chirurgici di profilassi a follow-up dedicati con indagini strumentali molto più mirate e approfondite”. L’asportazione chirurgica della mammella rappresenta probabilmente il passaggio più delicato di tutto l’iter terapeutico. Come riuscite a far fronte alle esigenze psicologiche ed estetiche delle pazienti? “Se è necessario ricorrere alla mastectomia, quindi ad un intervento demolitivo, i nostri chirurghi sono in grado di offrire alla paziente una ricostruzione che consenta un buon risultato sia da un punto di vista estetico che funzionale. Elemento significativo in ben sei casi su dieci la paziente viene sottoposta a ricostruzione immediata durante il primo intervento chirurgico”. Negli ultimi decenni si è fatto tanto in ambito di tumori ma per le neoplasie della mammella oggi si hanno grandi possibilità di completa guarigione. È corretto? “Assolutamente. Considerando tutti gli stadi, dalle fasi più precoci a quelle più impegnative, direi che una donna ha otto probabilità su dieci di guarigione”.

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