Pericolo naso che cola: attenzione ai più piccoli

PUBBLICATO IL 24 DICEMBRE 2018

Trattandosi di una patologia virale, il raffreddore è trasmissibile semplicemente con la saliva e con gli starnuti. Occhio, quindi, ai luoghi affollati: è più facile prenderlo se si hanno dei figli piccoli che frequentano asili nidi o scuole materne, se si viaggia spesso in treno o in aereo, se ci si reca al cinema o al supermercato piuttosto che all’aria aperta durante la pratica di un’attività sportiva Tanto comune quanto inevitabile il raffreddore è il più diffuso e benigno tra i malanni da raffreddamento. A provocare questa infezione altamente contagiosa sono alcune famiglie di virus che proliferano nelle mucose del naso. Il raffreddore ha tempi di incubazione molto brevi, in genere non superiore ai due giorni, una volta che i virus abbiano trovato un nuovo “habitat” dove proliferare. I segnali classici che lasciano presagire l’arrivo di questa fastidiosa infezione sono pizzicore alla gola e sensazione di prurito al naso. I più piccoli sono tra i principali ‘veicoli’ di questa infezione anche per gli adulti: asili e scuole materne rappresentano, infatti, la miglior cassa di risonanza per la proliferazione  di questi virus. Ma come curare al meglio i nostri piccoli? “È sempre preferibile programmare una visita dal proprio specialista, ci ha spiegato il dott. Johnny Cappiello, Responsabile dell’U.O. di Otorinolaringoiatria dell’Istituto Clinico S. Anna, per valutare caso per caso. Ma, in linea generale, un errore comune da evitare è quello di curare il raffreddore con i medicinali a base di acetilsalicilico. Se c’è un po’ di febbre e una cefalea persistente, meglio optare per gli antinfiammatori non steroidei, i cosiddetti Fans. Nel caso di una persona allergica alle prese con una congestione del naso importante, magari con congiuntivite, è consigliata l’assunzione di un antistaminico. Gli antibiotici, invece, non curano il raffreddore ma potrebbero essere prescritti a pazienti allergici o asmatici, oppure in presenza di una forte componente infiammatoria batterica riscontrabile con la colorazione del muco che da chiara diventa giallo-verdastra. In generale, sebbene non facciano male, per il raffreddore non sono indicati gli aerosol, mentre possono dar sollievo le inalazioni di sostanze balsamiche, come eucalipto, mentolo o camomilla, a caldo con la vaporizzazione dell’acqua (ma da evitare nella fase acuta del raffreddore) o spalmate sotto il naso o sul torace”.

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