
Cos'è la sindrome di Pickwick e come si cura
PUBBLICATO IL 20 MARZO 2025
La sindrome di Pickwick, nota anche come sindrome da ipoventilazione dell'obeso (OHS, Obesity Hypoventilation Syndrome), è un disturbo respiratorio correlato all'obesità, che provoca ipoventilazione e insufficienza respiratoria.
Questa condizione comporta una ridotta capacità di respirare profondamente, causando un aumento dei livelli di anidride carbonica nel sangue (ipercapnia) e una riduzione dell'ossigeno (ipossiemia).
Facciamo chiarezza sull’argomento con la dottoressa Chiara Baldessari, pneumologa e Responsabile del Servizio di Pneumologia all’IRCCS Policlinico San Donato, che ci spiega come questa patologia, se non trattata adeguatamente, possa portare a serie complicazioni per la salute.
Cos'è la sindrome di Pickwick
La sindrome di Pickwick è un disturbo che colpisce principalmente le persone con obesità grave, ovvero con un indice di massa corporea o BMI superiore a 30 kg/m2. La patologia si presenta con un’alterazione della funzione respiratoria in particolare durante il sonno, ma che si può sviluppare anche da svegli, portando a un accumulo eccessivo di anidride carbonica nel sangue.
Questa condizione è spesso associata alla sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS), ma non è da confondersi con essa. Mentre nell'OSAS il problema è dovuto al collasso delle vie aeree superiori durante il sonno, nella sindrome di Pickwick la difficoltà respiratoria è presente anche durante il giorno a causa dell'eccessivo peso corporeo che comprime il diaframma e riduce la capacità polmonare.
L'accumulo di tessuto adiposo intorno all’addome e al torace, infatti, tende a ostacolare la normale funzione respiratoria e il corpo deve lottare per mantenere uno scambio di ossigeno e anidride carbonica corretto, portando ai sintomi distintivi dell'ipoventilazione.
L’obesità non è la sola causa però, in alcuni casi può influire anche la disfunzione neuromuscolare. Un sistema nervoso centrale o delle giunzioni neuromuscolari mal funzionanti possono compromettere la trasmissione dei segnali necessari a respirare correttamente, aggravando l'ipoventilazione tipica di questa sindrome.
Perché si chiama Sindrome di Pickwick
Il nome della "Sindrome di Pickwick" deriva da un romanzo di Charles Dickens "Il Circolo Pickwick", pubblicato a inizi del 1800. Uno dei personaggi del libro, il signor Joe, è descritto come un uomo fortemente obeso, che si addormenta spesso, russando in modo fragoroso.
Questa descrizione all’interno del romanzo ha ispirato i medici che, nel XX secolo, battezzarono questo disturbo come "Sindrome di Pickwick", rivedendo nel personaggio molti dei sintomi tipici della sindrome da ipoventilazione dell'obeso.
Sintomi principali
La sindrome di Pickwick si distingue per questi principali sintomi:
- sonnolenza eccessiva durante il giorno, detta anche ipersonnia diurna;
- apnee notturne e forte russamento;
- difficoltà di concentrazione e di memoria;
- mal di testa al risveglio;
- sensazione di affaticamento costante;
- respiro superficiale e difficoltà respiratoria;
- colorito bluastro della pelle (cianosi) nei casi più gravi;
- gonfiore alle gambe (edemi) per ritenzione dei liquidi.
Questi sintomi, se non trattati, possono peggiorare nel tempo e compromettere seriamente la qualità della vita del paziente.
Diagnosi della sindrome di Pickwick
Per diagnosticare la sindrome di Pickwick è necessario analizzare approfonditamente diversi aspetti. Alla valutazione clinica si abbinano successivamente alcuni esami specifici per analizzare la funzione respiratoria. Gli strumenti diagnostici più utilizzati sono:
- emogasanalisi arteriosa, per valutare i livelli di ossigeno e anidride carbonica nel sangue;
- polisonnografia o almeno monitoraggio cardiorespiratorio notturno, per monitorare la respirazione e l'attività cerebrale durante il sonno;
- spirometria, per misurare la capacità polmonare e la funzionalità respiratoria;
- test del cammino (6MWT) per valutare eventuali episodi di ipossiemia durante il movimento fisico.
Rischi principali
La sindrome di Pickwick può avere conseguenze molto gravi se non viene diagnosticata e trattata tempestivamente. I rischi principali comprendono:
- insufficienza respiratoria cronica, dovuta all'incapacità di eliminare l'anidride carbonica in eccesso;
- ipertensione polmonare, che può portare a un sovraccarico del cuore;
- aumento del rischio di malattie cardiovascolari, come ictus e infarto;
- diabete di tipo 2, spesso associato all'obesità e alle alterazioni metaboliche.
Inoltre, agli individui con sindrome di Pickwick possono sommarsi anche deficit cognitivi e disturbi dell'umore, sempre collegati alla poca ossigenazione del sangue.
Tutto questo prospetta un rischio di una ridotta aspettativa di vita per il paziente.
Trattamenti e cure
Il trattamento della sindrome di Pickwick mira a migliorare la funzione respiratoria e a ridurre i sintomi attraverso diversi approcci, ma sicuramente si punta da subito ad agire sullo stile di vita del paziente. Si può intervenire dunque con:
- perdita di peso: ridurre il peso è sicuramente una strategia da subito vincente per alleviare i sintomi del paziente e migliorare la respirazione. È utile impostare una dieta sana e bilanciata con esercizio fisico accompagnatorio. In alcuni casi potrebbe essere necessario ricorrere a interventi di chirurgia bariatrica per aiutare il paziente con la perdita di peso;
- intervenire sullo stile di vita: non fumare, non bere alcolici e migliorare le abitudini del sonno possono contribuire significativamente a ridurre la gravità dei sintomi e migliorare la qualità della vita.
Si aggiungono poi:
- la ventilazione meccanica non invasiva (CPAP o BiPAP): molti pazienti traggono beneficio dall'uso di dispositivi a pressione positiva continua (CPAP) o bilevel (BiPAP), che aiutano a mantenere le vie aeree aperte durante il sonno e migliorano la respirazione;
- la terapia con ossigeno: nei casi più gravi, per correggere l'ipossiemia e migliorare la funzione respiratoria, può essere necessario associare alla ventilazione meccanica anche somministrazione di ossigeno.
Non si possono suggerire delle terapie farmacologiche perché non esistono farmaci specifici per la sindrome di Pickwick. Possono, però, essere prescritti dei rimedi per trattare i sintomi associati alla malattia come l'ipertensione o il diabete.
“Nei pazienti con sindrome di Pickwick e obesità grave, la chirurgia bariatrica è un'opzione terapeutica efficace quando le strategie conservative, come la dieta e l'esercizio fisico, non sono sufficienti. La riduzione del peso corporeo, ottenuto dopo chirurgia Bariatrica, comportando un miglioramento significativo della funzione respiratoria e riducendo l'ipoventilazione e le sue complicanze, rappresenta attualmente uno dei gold standard per il trattamento delle sindromi da apnea notturna (OSAS)”, aggiunge il dottor Antonio Abate Sciretta, Chirurgo generale e bariatrico presso l'IRCCS Policlinico San Donato.
"La sindrome di Pickwick è una condizione respiratoria complessa, ma con una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato è possibile controllarla efficacemente e migliorare la qualità della vita.
La perdita di peso, l’uso di supporti ventilatori e uno stile di vita più sano sono le strategie chiave per gestire la malattia e ridurre il rischio di complicanze. Chi soffre di obesità e manifesta sintomi riconducibili a questa sindrome, non esiti a consultare uno specialista per individuare il percorso terapeutico più adatto alle proprie esigenze”, conclude la dott.ssa Baldessari.