
Le lesioni articolari: come si manifestano e quali sono le terapie efficaci per gli sportivi
PUBBLICATO IL 21 LUGLIO 2025
Un movimento sbagliato durante una partita, una caduta in allenamento o un gesto quotidiano fatto con troppa foga: le lesioni articolari negli sportivi possono colpire chiunque ed in qualsiasi momento.
Sono, infatti, tra i problemi ortopedici più comuni, soprattutto tra chi pratica attività fisica ad alti livelli ma non solo.
Parliamo, quindi, di cosa sono le lesioni articolari, come riconoscerle, trattarle e prevenirle con il professor Alberto Ventura, Responsabile del Centro di Traumatologia Sportiva e Chirurgia Articolare Mininvasiva dell’Istituto Clinico San Siro di Milano.
Le lesioni articolari: cosa sono e quali strutture colpiscono
Le lesioni articolari colpiscono una o più componenti dell’articolazione, tra queste troviamo:
- i legamenti, che stabilizzano l’articolazione;
- la cartilagine, il rivestimento delle estremità delle ossa, che ne riduce l’attrito e ne assorbe gli urti;
- la capsula articolare, il manicotto fibroso che avvolge e protegge l’articolazione;
- il menisco, la struttura spesso a semiluna che migliora il movimento e assorbe gli impatti;
- la membrana sinoviale, che produce il liquido sinoviale lubrificando l’articolazione;
- le strutture ossee e muscolari adiacenti.
“Queste lesioni possono essere causate da movimenti sbagliati, traumatismi come una distorsione o una lussazione, ma anche da processi degenerativi o infiammatori” precisa il professor Ventura.
Quali sono le lesioni articolari nello sport e come si classificano
Tra le principali lesioni articolari nello sport possiamo trovare:
- distorsione, che interessa principalmente i legamenti ed è causata da un movimento forzato dell’articolazione;
- lussazione, ovvero una perdita di contatto tra 2 capi articolari;
- lesioni cartilaginee, meniscali o capsulari;
- sinoviti, le infiammazioni della membrana che produce il liquido sinoviale;
- contusioni, come traumi diretti che possono provocare una lesione ossea
- fratture articolari.
Queste lesioni articolari sono comunemente classificabili in base alla loro gravità, e si suddividono in:
- lieve, per lesioni minime, senza rotture legamentose;
- moderata, con danni più evidenti ma senza compromissione completa delle strutture coinvolte;
- grave, per rotture complete o lesioni importanti che compromettono la stessa funzionalità articolare.
Lesioni articolari nello sport: perché sono così frequenti
Negli sportivi, le articolazioni sono spesso messe a dura prova con scatti, salti, torsioni e urti. Tra i principali fattori di rischio per le lesioni negli sportivi troviamo:
- sforzi ripetuti e intensi;
- traumi diretti (come urti, cadute) o indiretti;
- movimenti eseguiti male o senza controllo;
- allenamenti scorretti o mancanza di riscaldamento.
“Anche nella vita quotidiana si possono verificare movimenti scorretti o sovraccarichi funzionali. Nell'attività di tutti i giorni - sottolinea l’ortopedico -, in ambito casalingo o lavorativo, il vero nemico però è la disattenzione”.
Lesioni articolari: i sintomi da non sottovalutare
I sintomi delle lesioni articolari sono abbastanza caratteristici e devono sempre essere valutati con attenzione da uno specialista in ortopedia.
I più comuni includono:
- dolore, sia durante il movimento che a riposo;
- gonfiore, dovuto al versamento articolare o all’infiammazione;
- difficoltà di movimento;
- instabilità e cedimento articolare.
“Anche i gesti più semplici, come salire le scale o piegarsi, in questo caso possono diventare molto difficili” afferma il professore.
La diagnosi delle lesioni articolari: test clinici e imaging
Una visita ortopedica è essenziale per valutare l’entità della lesione. Per giungere ad una corretta diagnosi, l’ortopedico in sede di visita si avvale solitamente di alcuni test clinici specifici, diversi a seconda dell’articolazione interessata (ginocchio, caviglia, spalla…), utili a identificare la lesione articolare presente.
In seconda battuta, per avvalorare il sospetto diagnostico sono spesso richiesti esami strumentali di approfondimento come le radiografie, per escludere fratture e lesioni ossee, e la risonanza magnetica, per valutare i tessuti molli come legamenti e cartilagini.
“La risonanza, in particolare, è uno strumento fondamentale, ma deve essere sempre interpretata accuratamente da un esperto per non giungere a diagnosi errate”, puntualizza Ventura.
Trattamenti conservativi e riabilitazione funzionale
“Inizialmente, il trattamento per una lesione articolare è quasi sempre di tipo conservativo e comprende:
- riposo;
- applicazione di ghiaccio e compressione;
- elevazione dell’arto per ridurne il gonfiore.
Dopo un periodo di riposo, variabile da caso a caso, è fondamentale iniziare la riabilitazione per ripristinare la funzionalità articolare, rinforzare la muscolatura e prevenire ricadute.
È da sottolineare che molte lesioni guariscono con il solo impiego di questo tipo di terapia conservativa e fisioterapica; tuttavia, occorre sempre fare una valutazione specialistica in tempi rapidi per decidere se intervenire chirurgicamente” precisa il professor Ventura.
Quando serve l’intervento chirurgico per le lesioni articolari?
L’intervento è indicato in caso di lesioni gravi come, ad esempio, le rotture complete di più legamenti, le lesioni cartilaginee importanti o instabilità articolare persistente.
“Spesso si attende circa un mese per valutare se la terapia conservativa è sufficiente, prima di optare per l’intervento perché si tratta comunque di una procedura più invasiva per l’articolazione” sottolinea l’ortopedico.
Recupero post trauma sportivo: tempi, obiettivi e ritorno all’attività
Il recupero da una lesione articolare richiede molto tempo e pazienza.
“In media, servono almeno 2 mesi con un percorso riabilitativo graduale per recuperare forza e stabilità.
In alcuni casi limitati, e solo per esigenze agonistiche, si può tentare un ritorno all’attività anticipato, ma questo deve avvenire sotto stretto controllo medico” raccomanda lo specialista.
Come si possono prevenire le lesioni articolari nello sport
“La prevenzione rimane l’arma più efficace per mantenere le articolazioni sane. Nel caso delle lesioni articolari possiamo parlare di due tipi di prevenzione, fondamentali soprattutto per chi pratica sport.
La prima la possiamo definire prevenzione attiva e comprende:
- un allenamento mirato a rinforzare i muscoli e le articolazioni;
- esercizi di propriocezione specifici;
- simulazione di situazioni di rischio in allenamento.
Il secondo tipo è quella definita prevenzione passiva e coinvolge vari ambiti dell’attività sportiva che vanno dall’uso di ortesi, bendaggi, abbigliamento adeguato e calzature corrette, fino al rispetto delle regole di sicurezza nello sport.
Rispettando entrambe si possono evitare molte problematiche” conclude il professor Ventura.