
Emorroidi e disturbi del pavimento pelvico in estate: perché peggiorano e come si curano al Policlinico San Donato
PUBBLICATO IL 31 LUGLIO 2025
Quando il caldo si fa sentire, anche i disturbi proctologici possono acuirsi, rendendo l’estate una stagione difficile per chi soffre di emorroidi, prolasso, incontinenza o dolori cronici nella zona pelvica.
All’IRCCS Policlinico San Donato, l’Unità di Chirurgia ColoProctologica e del Pavimento Pelvico, diretta dal dottor Angelo Stuto, rappresenta un punto di riferimento per chi cerca soluzioni efficaci, moderne e meno invasive a queste problematiche spesso invalidanti.
Approfondiamo con il dottor Stuto questa problematica.
Perché le emorroidi peggiorano in estate
L’estate con le sue alte temperature, i viaggi, la minore idratazione e un’alimentazione meno equilibrata, può aggravare disturbi già presenti, in particolare quelli legati alle emorroidi.
Questa condizione colpisce milioni di persone in Italia, ma è ancora spesso sottovalutata, per vergogna o timore dell’operazione.
Oggi però, grazie ai progressi della chirurgia proctologica mininvasiva, è possibile affrontare la malattia in modo rapido, efficace e con un recupero più semplice, anche nei mesi estivi.
Emorroidi, quando rivolgersi allo specialista
Le emorroidi sono formazioni vascolari fisiologiche, presenti normalmente nel canale anale, che possono infiammarsi e provocare fastidi importanti:
- dolore;
- bruciore;
- sanguinamento;
- prurito;
- difficoltà evacuative.
In estate, la stitichezza può peggiorare, così come il senso di peso o il gonfiore.
Quando i sintomi diventano frequenti o impattano sulla qualità della vita, è importante rivolgersi a uno specialista.
“Oggi esistono diverse opzioni di trattamento mininvasivo – spiega il dottor Stuto –. A seconda del grado e della situazione clinica, si può intervenire con tecniche ambulatoriali sicure e che riducono dolore e tempi di recupero come:
- la legatura elastica;
- la scleroterapia;
- il laser;
- la suturatrice meccanica”.
Il percorso di cura al Policlinico San Donato
“All’interno dell’Unità di Chirurgia ColoProctologica e del Pavimento Pelvico del Policlinico San Donato seguiamo ogni paziente con un approccio multidisciplinare e personalizzato – spiega il dottor Stuto –.
Collaboriamo con ginecologi, urologi e fisioterapisti specializzati nel pavimento pelvico, per offrire un iter completo che va dalla diagnosi al trattamento, anche nei casi più complessi”.
L’équipe lavora in sinergia per garantire una presa in carico globale, utilizzando strumenti diagnostici avanzati e tecniche chirurgiche all’avanguardia.
Una chirurgia che guarda al benessere globale del pavimento pelvico
L’Unità diretta dal dottor Stuto non si occupa solo di emorroidi, ma di tutta la chirurgia funzionale del pavimento pelvico, trattando anche patologie come:
- incontinenza fecale;
- prolasso rettale, uterino o vescicale;
- rettocele;
- ragadi e fistole anali;
- dolori pelvici cronici;
- malattie HPV-correlate.
In molte situazioni, il trattamento prevede la collaborazione tra più specialisti, in particolare nelle donne con prolassi multipli.
“Grazie all’uso della chirurgia laparoscopica e robotica – aggiunge Stuto – possiamo trattare anche quadri clinici complessi con interventi precisi e meno traumatici, riducendo il dolore post-operatorio e velocizzando il ritorno alla vita quotidiana”.
Tecnologie di ultima generazione e protocolli avanzati
Per garantire i migliori risultati, l’équipe si avvale delle tecnologie più avanzate:
- laser e radiofrequenza per trattamenti selettivi e conservativi;
- ecografia endoanale e manometria per analisi funzionali accurate;
- protesi biocompatibili titanizzate per il trattamento dei prolassi;
- chirurgia robotica per le correzioni più complesse;
- terapie rigenerative con cellule staminali per incontinenza e fistole complesse;
- anoscopia ad alta risoluzione per lo screening delle lesioni anali da HPV.
Inoltre, per alcune condizioni meno gravi (come marische, lipomi, cisti pilonidali o piccoli polipi) è possibile intervenire senza ricovero, in modalità ambulatoriale e con anestesia locale, garantendo un’esperienza ancora più agevole per il paziente.
Come accedere al servizio dell’Unità di Proctologia
L’attività dell’Unità è disponibile tutto l’anno: in regime ambulatoriale, day surgery o di ricovero, anche attraverso il Servizio Sanitario Nazionale, assicurazioni private o in libera professione.
“Non bisogna ignorare i segnali del corpo – conclude il dottor Stuto –. Se i disturbi si ripresentano o peggiorano, è bene intervenire.
Oggi abbiamo la possibilità di risolvere queste patologie in modo rapido, sicuro e spesso senza ricovero. Rivolgersi a uno specialista è il primo passo per tornare a stare bene. Anche d’estate”.