
Intervento di cataratta con correzione dei difetti visivi: l’esperienza dell’Istituto di Cura Città di Pavia
PUBBLICATO IL 16 LUGLIO 2025
La cataratta è tra le patologie oculari più diffuse tra gli over 60. Consiste in una progressiva opacizzazione del cristallino, la lente naturale presente all’interno dell’occhio dietro l’iride. Oggi, grazie a macchinari di ultima generazione, la chirurgia per risolvere questo disturbo è sempre più precisa e dai risultati ottimali.
Il dott. Francesco Sandolo, responsabile dell’Unità di Oculistica dell’Istituto di Cura Città di Pavia, ci spiega in cosa consiste l’intervento.
Cos’è la cataratta
La condizione fondamentale per godere di una visione nitida è che il cristallino sia trasparente. In presenza di cataratta, il cristallino perde di trasparenza e ciò comporta un peggioramento visivo in quanto le immagini osservate appaiono sfocate.
L’annebbiamento visivo non è il solo sintomo della cataratta, ma può essere associato anche a:
- abbagliamento;
- percezione di aloni attorno alle luci;
- visione ingiallita.
Fra le principali cause che possono portare alla comparsa di cataratta vi sono:
- invecchiamento (questo spiega perché nella maggior parte dei casi si riscontra nella popolazione anziana);
- traumi oculari;
- fumo di sigaretta;
- assunzione di farmaci cortisonici;
- radiazioni elettromagnetiche (Raggi X, gamma, ultravioletti, ma anche gli infrarossi);
- infiammazioni e infezioni oculari.
Come avviene l’intervento di cataratta
L’intervento di cataratta è tra i più eseguiti al mondo, in Italia si stimano circa 600.000 interventi l'anno. Questo perché è l'unico trattamento per questa patologia oculare.
“La tecnica utilizzata - spiega lo specialista - è la facoemulsificazione (abbreviata in faco). Questa prevede la frammentazione ultrasonica e l’aspirazione del cristallino con l'impianto simultaneo di una lente intraoculare artificiale (IOL - Intra Ocular Lens).
La faco è un intervento efficace e sicuro; tuttavia, trattandosi di un'operazione chirurgica, non è esente da rischi e complicazioni”.
La professionalità e le capacità del medico che opera sono fondamentali per garantire la riuscita dell'operazione e un rapido recupero visivo.
Prima e dopo l’intervento di cataratta: cosa fare
La visita oculistica pre-operatoria è fondamentale. Serve a valutare non solo la gravità della cataratta, ma anche eventuali concomitanti patologie oculari, spesso non note al paziente, come il glaucoma e la degenerazione maculare senile, che comprometterebbero il recupero visivo post-intervento.
Prima di sottoporsi all’intervento, si rende pertanto necessaria l'esecuzione di esami strumentali (OCT e Angio-OCT, topografia corneale, conta endoteliale, pachimetria corneale, talvolta ecografia oculare) per escludere o confermare patologie oculari preesistenti.
Dopo l’operazione, il paziente può tornare subito al proprio domicilio e il giorno seguente sottoporsi a una visita di controllo per poi procedere in autonomia all’applicazione dei colliri prescritti.
Chirurgia della cataratta e correzione dei difetti visivi presso Città di Pavia
All’Istituto di Cura Città di Pavia, nel 2024, sono stati eseguiti oltre 2.000 interventi di cataratta in regime ambulatoriale.
Con l'intervento di cataratta, a Città di Pavia, è possibile correggere difetti visivi come miopia elevata, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia, non trattabili con il laser ad eccimeri. Questo grazie alle IOL ad elevata tecnologia, cosiddette IOL premium.
“Le IOL premium possono essere trifocali oppure a estesa profondità di fuoco. La vera novità è che, consentendo la corretta messa a fuoco delle 3 distanze (lontano, intermedio e vicino), rendono possibili la correzione di diversi difetti visivi nel corso dello stesso intervento”.
Per chi è indicato l’intervento
Specifica lo specialista: “Il paziente candidato ideale per l’intervento di facorefrattiva:
- ha più di 45 anni;
- è presbite;
- è affetto da miopia maggiore a 8 diottrie e ipermetropia maggiore a 4 diottrie”.
Le tecnologie all’avanguardia presso l’Istituto di Cura Città di Pavia
L’Istituto di Cura Città di Pavia, per soddisfare la crescente richiesta e per fornire uno standard qualitativo sempre più elevato, si è dotato anche di 2 apparecchiature di ultima generazione:
- il cosiddetto biometro ottico ARGOS per il calcolo accurato delle IOL;
- il cosiddetto sistema guidato da immagini VERION.
“Al biometro ARGOS è integrato un OCT (tomografia a radiazione ottica coerente) dotato di tecnologia swept source che consente una migliore penetrazione e di misurare in modo preciso e ripetibile la quasi totalità degli occhi dei pazienti – spiega lo specialista. È un reale vantaggio nell’ambito della chirurgia della cataratta, in quanto permette di ottenere un alto livello di precisione per il calcolo e la scelta della IOL in caso di chirurgia premium.
I dati raccolti da ARGOS vengono trasmessi tramite USB al VERION che guida il chirurgo durante l’intervento in modo preciso, nel corretto posizionamento della lente torica per la correzione dell’astigmatismo, permettendo così di ottenere risultati operatori ottimali”, conclude il dott. Sandolo.