Angioplastica percutanea robotica: i vantaggi per interventi più sicuri, efficaci e rapidi

PUBBLICATO IL 25 OTTOBRE 2024

L’infarto miocardico acuto (IMA) è una delle principali emergenze mediche causata dall’ostruzione parziale o totale delle arterie coronarie, i vasi sanguigni che portano il sangue al cuore. Se non trattato tempestivamente, l'ostruzione provoca un danno irreversibile alle cellule cardiache, che non possono rigenerarsi. Per evitare tali danni, la rapidità e la precisione dell'intervento sono cruciali.

Negli ultimi anni, una delle evoluzioni più promettenti nel trattamento dell'infarto è l'angioplastica percutanea robotica, una tecnica che permette di riaprire le coronarie ostruite con una precisione millimetrica e in totale sicurezza sia per il paziente sia per l’operatore. 

Questa tecnologia innovativa sta rivoluzionando il campo della cardiologia interventistica, consentendo di ridurre i rischi e migliorare i risultati clinici. Ne parliamo con l’Unità di Cardiologia Clinica, Interventistica e di Terapia Intensiva Coronarica (UTIC) dell’IRCCS Policlinico San Donato, diretta dal dott. Francesco Bedogni.

 

Interventi rapidi e sicuri con l’angioplastica percutanea robotica  

È fondamentale riconoscere i sintomi dell’infarto e allertare il soccorso medico nel minor tempo possibile. Dopo 20 minuti dall'ostruzione coronarica, inizia a crearsi un danno irreversibile al miocardio e ogni 20 minuti successivi aumenta la mortalità di quasi il 40%.

Al Policlinico San Donato, eccellenza della cardiologia, l’importanza di un intervento tempestivo ha spinto a investire in un robot chirurgico avanzato, il cosiddetto Robocath, consentendo ai cardiologi di intervenire con precisione e sicurezza. 

I nostri centri di emodinamica, attivi 24 ore su 24, garantiscono la disponibilità di specialisti pronti a eseguire un'angioplastica percutanea entro 20 minuti dalla chiamata, un'operazione che fino a poco tempo fa era manuale e complessa. 

Oggi, grazie alla tecnologia robotica, l’intervento viene effettuato con precisione millimetrica, riducendo i rischi per il paziente e migliorando la sicurezza dell’operatore, che può gestire il tutto al di fuori della sala chirurgica.

Cos'è l'angioplastica percutanea

L'angioplastica percutanea è un intervento per riaprire le coronarie ostruite. Si dice percutanea perché non richiede tagli chirurgici, ma solo piccoli fori nel braccio (arteria radiale) o nella gamba (arteria femorale). Da qui, tramite una cannuccia con valvola, vengono inseriti dei cateteri che raggiungono le arterie coronarie. 

Grazie a delle guide microscopiche si possono aspirare i trombi, inserire un palloncino per dilatare il vaso e inserire uno stent, un piccolo tubo a rete che mantiene il vaso aperto, consentendo il corretto flusso sanguigno.

 

La piattaforma robotica per l’angioplastica percutanea al Policlinico San Donato

Attualmente in commercio esiste una sola piattaforma per eseguire l’angioplastica percutanea robotizzata, il cosiddetto R-One+ (Robocath)

“In Italia è presente solo presso il nostro centro all’IRCCS Policlinico San Donato che vanta ormai un’esperienza di più di un anno nell’esecuzione di angioplastiche percutanee robotizzate. 

Siamo, inoltre, l’unico centro europeo ad avere esperienza anche nell’infarto acuto e non solo nella cardiopatia ischemica cronica”, spiega il dott. Bedogni.

Come in altre aree della chirurgia, la tecnologia robotica diventerà presto lo standard di riferimento per l’angioplastica percutanea. I vantaggi per i pazienti e per i medici sono così significativi da rendere inevitabile il suo progresso.

 

L’introduzione della robotica nella cardiologia interventistica

Negli ultimi anni, la tecnologia robotica ha rivoluzionato molte branche chirurgiche, offrendo vantaggi come maggiore precisione e riproducibilità dei movimenti.

In cardiologia interventistica, l'introduzione della robotica è avvenuta più tardi rispetto alla chirurgia tradizionale, a causa della necessità di compatibilità con una vasta gamma di dispositivi specifici, non richiesta nella chirurgia convenzionale.

Un altro fattore critico sono le dimensioni estremamente ridotte e delicate dei materiali utilizzati in questo campo, che richiedono una manipolazione ancora più precisa.

 

I 3 vantaggi della robotica nella cardiologia interventistica 

La tecnologia robotica in emodinamica offre 3 vantaggi principali:

  1. la precisione: permette di muovere i materiali di 1 mm alla volta, posizionando gli stent esattamente dove necessario, senza essere influenzati dai movimenti respiratori del paziente, che resta sveglio durante l’intervento di angioplastica.

 

  1. Il comfort per il medico, che non deve più indossare il pesante camice piombato di circa 10 kg per proteggersi dai raggi X, potendo lavorare fuori dalla sala operatoria e, di conseguenza, concentrarsi meglio e consultare i dati clinici del paziente, anche in situazioni di emergenza.

 

  1. La telemedicina avanzata, frontiera ancora in via di sviluppo. Grazie a lei, si potranno fare interventi a distanza da parte di superspecialisti, anche da altre parti del mondo.

 

“Gli ultimi studi pubblicati sull’esperienza robotica hanno mostrato un successo clinico del 100% in assenza di complicanze procedurali a 30 giorni. Lo studio R-EVOLUTION ha anche evidenziato una riduzione dell’esposizione ai raggi X di circa 80% con tempi procedurali sovrapponibili a quelli dell’angioplastica tradizionale”, afferma il dott. Mattia Squillace, cardiologo interventista presso l'Unità Operativa di Cardiologia Interventistica ed Emodinamica dell’IRCCS Policlinico San Donato, specializzato nella tecnica robotica.

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