Cos'è la retinopatia ipertensiva e come curarla
PUBBLICATO IL 13 NOVEMBRE 2024
La retinopatia ipertensiva è una condizione grave dell’occhio legata all'ipertensione arteriosa, che può danneggiare i vasi sanguigni della retina e compromettere la vista. Questa patologia, spesso asintomatica nelle fasi iniziali, può evolvere in danni irreversibili se non diagnosticata e trattata tempestivamente.
Per approfondire l'argomento e capire come affrontare al meglio questa malattia, abbiamo intervistato il dottor Gaspare Monaco, oftalmologo e responsabile dell’Unità operativa di Oculistica all’IRCCS Policlinico San Donato, e la sua équipe medica.
La retinopatia ipertensiva e il legame con l’ipertensione arteriosa
La retinopatia ipertensiva è una malattia che colpisce la retina, la parte dell’occhio responsabile della visione, a causa dell'ipertensione arteriosa. La retina è una membrana sensibile alla luce che riveste la parte posteriore dell’occhio e dipende da un apporto costante di sangue per funzionare correttamente.
L'ipertensione arteriosa, comunemente conosciuta come pressione alta, è una condizione in cui la forza del sangue contro le pareti delle arterie è costantemente troppo elevata. Questa forza eccessiva può danneggiare i vasi sanguigni in varie parti del corpo, inclusa la retina.
Normalmente, le arterie devono essere elastiche e flessibili per garantire una corretta circolazione del sangue. Tuttavia, quando la pressione sanguigna è troppo alta per periodi prolungati, le arterie si ispessiscono e si irrigidiscono, riducendo la loro capacità di trasportare sangue in modo efficiente.
Nel caso della retina, l'ispessimento delle arterie retiniche provoca una diminuzione del flusso sanguigno, privando le cellule della retina dell'ossigeno e dei nutrienti di cui hanno bisogno. Questo processo può causare una serie di danni progressivi alla retina, che possono condurre a problematiche visive gravi, come visione offuscata o perdita permanente della vista.
Una diagnosi precoce e una gestione adeguata dell'ipertensione arteriosa sono fondamentali per prevenire la progressione della retinopatia ipertensiva. In alcuni casi, la retinopatia ipertensiva può regredire se la pressione arteriosa viene controllata efficacemente attraverso modifiche nello stile di vita e terapie farmacologiche. Tuttavia, nelle fasi avanzate, i danni possono essere permanenti e non reversibili, rendendo essenziale una prevenzione e un trattamento tempestivi.
Gli stadi della retinopatia ipertensiva
La classificazione della retinopatia ipertensiva si divide in 4 stadi, che riflettono la gravità del danno retinico:
- Stadio 1: lieve restringimento delle arterie retiniche. In questa fase iniziale si osserva un leggero restringimento dei vasi, solitamente senza sintomi visibili.
- Stadio 2: ispessimento delle arterie. Qui si nota un ulteriore restringimento e un ispessimento dei vasi, che appaiono più riflettenti. Anche in questo stadio, i sintomi possono essere assenti.
- Stadio 3: emorragie ed essudati. In questa fase si manifestano emorragie e depositi di proteine nella retina, con possibili sintomi visivi come visione offuscata.
- Stadio 4: edema della papilla ottica. Questa è la fase più grave, caratterizzata da gonfiore del nervo ottico ed emorragie estese, con un elevato rischio di perdita permanente della vista.
Il passaggio da uno stadio all'altro dipende dalla gravità e dalla durata dell'ipertensione. Un controllo tempestivo della pressione arteriosa è fondamentale per prevenire la progressione della malattia.
Cause e fattori di rischio
La principale causa della retinopatia ipertensiva è la pressione arteriosa elevata. Tuttavia, ci sono diversi fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare la malattia:
- ipertensione cronica non trattata o mal gestita: questa condizione può causare danni progressivi ai vasi sanguigni della retina;
- età avanzata: con l’avanzare dell’età, aumenta il rischio di sviluppare ipertensione e, di conseguenza, retinopatia ipertensiva, poiché i vasi sanguigni diventano naturalmente meno elastici;
- fumo e cattiva alimentazione: fattori che contribuiscono a danneggiare i vasi sanguigni e a peggiorare il controllo della pressione arteriosa, aumentando il rischio di sviluppare la malattia;
- malattie renali e diabete: condizioni che influenzano negativamente il sistema vascolare, peggiorando ulteriormente la gestione della pressione arteriosa e aumentando il rischio di danni retinici.
L'ipertensione provoca danni progressivi alle pareti dei vasi sanguigni, che diventano più rigidi e meno elastici, compromettendo la circolazione sanguigna nella retina.
Sintomi della retinopatia ipertensiva
I sintomi della retinopatia ipertensiva variano in base allo stadio della malattia. Nelle prime fasi la condizione è spesso asintomatica, il che rende difficile la diagnosi precoce senza una visita oculistica approfondita.
Con il progredire della malattia possono manifestarsi sintomi come:
- visione offuscata o distorta;
- riduzione della visione laterale;
- comparsa di macchie o aree scure nel campo visivo;
- in casi gravi, può verificarsi una perdita improvvisa della vista.
Il dottor Monaco sottolinea l'importanza della prevenzione: “Una valutazione oculistica regolare è cruciale per i pazienti con ipertensione, anche in assenza di sintomi visivi evidenti. La retinopatia ipertensiva può svilupparsi in modo silente e, nelle prime fasi, il paziente potrebbe non accorgersi di alcun cambiamento nella vista.
Tuttavia, i danni alla retina possono progredire rapidamente, portando a conseguenze gravi e irreversibili. Per questo motivo, è fondamentale sottoporsi a controlli periodici e monitorare costantemente la salute oculare, specialmente per chi soffre di pressione arteriosa elevata”.
La diagnosi della retinopatia ipertensiva: l'OCT
L'OCT (Tomografia a Coerenza Ottica) è un esame fondamentale per la diagnosi e il monitoraggio della retinopatia ipertensiva. Si tratta di una tecnica di imaging non invasiva che utilizza onde luminose per ottenere immagini dettagliate della retina e delle sue strutture interne. Questo esame permette di identificare con precisione i danni retinici causati dall'ipertensione, come:
- il restringimento dei vasi sanguigni;
- l'ispessimento delle pareti vascolari;
- la presenza di essudati o edemi;
- i segni di ischemia.
L'OCT consente di rilevare cambiamenti microscopici nella retina prima che si manifestino sintomi evidenti. Spiega il dottor Gaspare Monaco: “L’OCT è uno strumento cruciale per diagnosticare precocemente la retinopatia ipertensiva. Grazie alla sua capacità di fornire immagini ad alta risoluzione, possiamo monitorare l'evoluzione della malattia e intervenire tempestivamente con trattamenti personalizzati”.
Inoltre, l'OCT è indispensabile nelle fasi avanzate per valutare l'efficacia delle terapie e prevenire ulteriori complicazioni.
Cure e rimedi
La cura della retinopatia ipertensiva si basa essenzialmente sul controllo della pressione arteriosa. La prevenzione è il miglior rimedio.
Le principali strategie di trattamento includono:
- gestione dell’ipertensione: farmaci per la pressione arteriosa, modifiche nello stile di vita, dieta sana ed esercizio fisico regolare;
- monitoraggio regolare: visite oculistiche frequenti per monitorare eventuali cambiamenti nella retina;
- trattamenti specifici: in casi gravi, può essere necessario un trattamento laser per trattare le aree della retina danneggiate o farmaci iniettati nell’occhio per ridurre il gonfiore.
In conclusione, il dottor Monaco e la sua équipe di specialisti sottolineano l'importanza di una diagnosi precoce e del controllo della pressione arteriosa per prevenire le complicazioni della retinopatia ipertensiva. Nonostante la retinopatia ipertensiva possa regredire nelle fasi iniziali, è fondamentale intervenire tempestivamente per proteggere la salute visiva a lungo termine.