Prevenzione maschile: gli esami urologici a cui sottoporsi e perché farlo
PUBBLICATO IL 11 NOVEMBRE 2024
Novembre è il mese della prevenzione maschile e, in particolare, di quella urologica. Se le donne sono più attente e puntuali nell’eseguire accertamenti per preservare la loro salute, gli uomini sono più restii a sottoporsi periodicamente a visite e controlli in quest’ambito. Dati clinici dimostrano l’importanza di rivolgersi con regolarità a uno specialista urologo a partire dai 35-40 anni.
Ne parliamo con la dott.ssa Elena Tondelli dell’équipe dell’Unità operativa di Urologia dell’Istituto Clinico Beato Matteo, diretta dal dott. Ioannis Kartalas Goumas.
Perché è importante la prevenzione maschile
La prevenzione in urologia è fondamentale per formulare diagnosi tempestive di patologie a carico del sistema urinario, anche in assenza di sintomi o familiarità di una patologia uro-oncologica.
Tra le malattie urologiche più frequenti vi sono:
- la prostatite e/o prostatiti;
- l’ipertrofia prostatica;
- il tumore al testicolo;
- il tumore alla prostata, quest’ultimo tra le patologie oncologiche più diffuse nel sesso maschile che, però, può essere curato e il tempo può fare la differenza.
Da qui l’importanza della prevenzione e di adottare uno stile di vita sano.
I consigli per uno stile di vita sano
Alcune semplici regole da seguire:
- bere molta acqua nel corso della giornata aiuta la funzionalità renale: si consiglia di assumere circa 2 litri di acqua durante tutto il giorno, non unicamente durante i pasti principali;
- condurre una vita attiva e fare sport, evitare la sedentarietà
- seguire una corretta alimentazione: varia, ricca di fibre, preferendo cibi semplici e non lavorati, prediligendo frutta, verdura e legumi e limitando il consumo di insaccati e carni rosse;
- non fare abuso di alcol, spezie e cibi grassi che potrebbero contribuire all’insorgenza di patologie infiammatorie a carico dell’apparato urinario;
- non fumare: il fumo rappresenta il maggiore fattore di rischio dei tumori della vescica e delle alte vie urinarie;
- prestare attenzione a eventuali disturbi come bruciore durante la minzione o presenza di sangue nelle urine. Il sangue potrebbe essere dovuto a uno stato infiammatorio oppure a un tumore delle vie urinarie.
Quali esami di prevenzione è utile eseguire
È molto importante:
- sottoporsi regolarmente ogni anno, dopo i 35 anni, a visita specialistica urologica;
- eseguire gli esami del sangue per controllare il PSA (antigene prostatico specifico).
Individuare per tempo eventuali patologie della prostata può essere decisivo ai fini della diagnosi e della buona riuscita delle cure. Per esempio, eventuali valori alterati del PSA sono il primo segnale che deve far svolgere ulteriori approfondimenti, per escludere possibili patologie oncologiche.
L’autopalpazione testicolare: come farla
Anche l’autopalpazione testicolare è importante per una diagnosi precoce del tumore in quella sede.
È fondamentale insegnare, sin da giovani, come eseguire l'autopalpazione almeno una volta al mese, per individuare eventuali anomalie della superficie e/o della consistenza del testicolo. A differenza delle altre patologie, il tumore del testicolo insorge tipicamente in età giovanile, a partire dai 15-20 anni.
La procedura è semplice e va svolta regolarmente, afferrando delicatamente il testicolo con le dita, per valutarne densità e consistenza attraverso piccoli movimenti.
I campanelli di allarme da non sottovalutare sono:
- gonfiore testicolare;
- comparsa di un nodulo;
- dolore o fastidio.
Il dolore acuto ai testicoli può non essere un sintomo grave, ma derivare da traumi o infiammazioni. Nei casi però di alterazioni di consistenza, anche in assenza di dolore, è necessario eseguire una valutazione urologica per escludere patologie tumorali. La prevenzione, infatti, può fare la differenza: non aspettare, rivolgiti a uno specialista.