Cosa significa avere l'omocisteina alta
PUBBLICATO IL 17 GIUGNO 2024
Per iperomocisteinemia, od omocisteina alta, si intende un'elevata concentrazione dei livelli di omocisteina nel sangue. L’omocisteina alta è considerata un vero e proprio fattore di rischio e pertanto un utile marcatore per diversi stati patologici come complicanze gravidiche, alcune forme di cancro, coronaropatie.
Grazie alla consulenza del Prof. Fouad Kanso, Responsabile del Servizio di Medicina di Laboratorio degli Istituti Clinici Bresciani e associato di Ematologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, approfondiamo questo argomento.
Cos’è l’omocisteina
L’omocisteina è un aminoacido che si trova in piccolissime quantità all’interno dell’organismo.
Proviene dal metabolismo della metionina, un aminoacido essenziale la cui introduzione avviene mediante l’alimentazione (soprattutto con il consumo di carne, uova, latte, legumi). Grazie all’azione delle vitamine B6 e B12 e dell’acido folico in condizioni fisiologiche l’omocisteina viene trasformata in altri prodotti.
Omocisteina: valori di riferimento
L’omocisteina si considera alta quando supera i 16 µmol/L. L'iperomocisteinemia può distinguere 3 classi di rischio, a seconda dei livelli di omocisteina presenti nel sangue:
- da 16-30 μmol/L: rischio moderato;
- da 31-100 μmol/L: rischio medio;
- >100 μmol/L: rischio severo.
Omocisteina alta: le cause
La presenza di iperomocisteinemia è dovuta all'interazione di:
- fattori genetici (malattie ereditarie o acquisite);
- fattori ambientali (come una dieta povera di vegetali);
- l'uso di certi farmaci.
Un valore elevato di omocisteina può essere collegata ad alcune patologie, tra cui:
- complicanze gravidiche;
- alcune forme di cancro;
- coronaropatie;
- aterosclerosi e trombosi dei vasi periferici;
- deficit delle funzioni cognitive (specialmente nell’anziano).
È importante monitorare il livello di omocisteina in quanto è implicata in numerosi processi patologici tra cui il danno endoteliale (potrebbe infatti provocare danni alle pareti vasali, arrecando problemi a livello strutturale e funzionale), di notevole importanza clinica.
Sintomi dell'omocisteina alta
L'eccesso di omocisteina nel sangue o iperomocisteinemia non determina alcun sintomo o segno clinico per cui l’unico modo per accorgersi di un suo aumento è misurarla tramite un prelievo ematico.
È necessario il prelievo di una piccola quantità (campione) di sangue venoso a cui presentarsi a digiuno di 10-12 ore e dopo un periodo di riposo e di astensione dal fumo almeno nei 15 minuti antecedenti all’esame.
Rimedi e cosa fare
Se l'iperomocisteinemia non è causata da malattie genetiche o da altre patologie, ma dall'insufficiente assunzione di acido folico e vitamine B6 e B12, è necessario integrare questi elementi correggendo il proprio regime alimentare.
In particolare, la dieta per combattere l'iperomocisteinemia deve essere ricca di frutta e verdura crude (nota: è importante che gli ortaggi siano freschi poiché i folati e le vitamine in essi contenuti si deteriorano in fretta e con la cottura). I livelli di omocisteina possono essere normalizzati, inoltre, tramite l'assunzione di integratori alimentari di folati, vitamina B12 o vitamina B6 (singolarmente o in associazione).