PNRR: l’Ospedale San Raffaele si aggiudica i fondi per 22 progetti di ricerca biomedica

PUBBLICATO IL 05 GIUGNO 2024

*(pagina aggiornata il 6 giugno 2024)

Sono ben 22 i progetti di ricerca scientifica coordinati dall’IRCCS Ospedale San Raffaele, che hanno ricevuto il finanziamento ministeriale nell’ambito del 2° avviso pubblico PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), con l’obiettivo di potenziare e valorizzare la ricerca biomedica del Servizio Sanitario Nazionale. 

L’Ospedale, considerando anche 10 progetti di cui è partner, è tra le eccellenze per numero di progetti sottoposti e finanziati che sono in totale 32.

Un traguardo importante che certifica ancora di più la qualità della ricerca scientifica portata avanti dai nostri medici e ricercatori.

Grazie ai fondi europei #NextGenerationUE, messi a disposizione dal Ministero della Salute con il secondo avviso pubblico del Piano nazionale di ripresa e resilienza, i ricercatori potranno condurre progetti di ricerca che saranno poi al servizio di tutti i cittadini in diversi ambiti della medicina. 

 

Le aree mediche e i progetti dell’Ospedale San Raffaele interessati dal PNRR

I 22 progetti coordinati beneficiari dei fondi fanno riferimento a diverse aree mediche. Ecco quali. 

 

Il progetto di psichiatria

“Una firma biologica per la diagnosi differenziale precoce della psicosi” che ha l’obiettivo di svelare le differenze tra disturbi dell’umore e schizofrenia utilizzando delle tecniche di machine learning multimodali (Coordinatore professor Francesco Benedetti). 

 

Il progetto di riabilitazione

“Preabilitazione multimodale nella chirurgia oncologica”: lo studio mira a testare l’efficacia di un programma di condizionamento preoperatorio personalizzato e multidisciplinare per ridurre le complicanze gravi e facilitare il recupero post intervento chirurgico in pazienti ad alto rischio – studio PROPOSE (PRehabilitation in Oncological Patients underOing SurgEry). (Coordinatrice dottoressa Marina Laura Grazia Pieri).

 

I progetti di oculistica

In questo ambito i progetti di ricerca sono 2: 

  1. un nuovo approccio diagnostico basato sulla profilazione sierica dei microRNA in un gruppo di pazienti affetti da retinite pigmentosa (RP) USH2A. (Coordinatore professor Maurizio Parodi Battaglia);
  2. un progetto che indaga gli strumenti di intelligenza artificiale affidabili per prevedere il rischio di sviluppo e progressione di complicanze diabetiche neurodegenerative (decadimento cognitivo lieve e demenza) basati su immagini retiniche, nei pazienti con diabete di tipo 2 (Coordinatore professor Giuseppe Querques).

 

I progetti di cardiologia-pneumologia

In quest’area medica hanno ottenuto il finanziamento 4 progetti: 

  1. sviluppare un algoritmo di intelligenza artificiale in grado di prevedere (con minuti, ore o giorni di anticipo) gli eventi cardiovascolari maggiori (infarto del miocardio o arresto cardiaco) attraverso i biosegnali registrati dai dispositivi indossabili per allertare in tempo gli individui a rischio; sviluppare una app per smartphone in grado di geolocalizzare rapidamente i defibrillatori disponibili e avvisare i cittadini nelle vicinanze affinché intervengano come primi soccorritori in caso di arresto cardiaco; identificare e sviluppare un algoritmo per la posizione ottimale sul torace delle compressioni toraciche e delle placche del defibrillatore nei pazienti in arresto cardiaco tramite l’acquisizione di scansioni di tomografia computerizzata del torace e di ecocardiografia transesofagea. (Coordinatore professor Alberto Zangrillo);
  2. uno studio multicentrico e randomizzato, controllato con placebo, che nasce per valutare l’effetto della somministrazione intraoperatoria di landiolo prima del bypass cardiopolmonare, con lo scopo di ridurre la sindrome post operatoria da bassa gittata cardiaca per migliorare la protezione miocardica durante l’intervento e per migliorare la qualità di vita dei pazienti nel periodo post operatorio. (Coordinatore dottor Fabrizio Monaco);
  3. “Genere diversità e inclusione nella caratterizzazione fenotipica e genetica della malattia coronarica acuta”. Lo studio prevede la creazione di un registro prospettico multicentrico di donne con sindrome coronarica acuta provenienti da diversi contesti culturali ed etnici e la loro caratterizzazione attraverso fenotipizzazione clinica, imaging, genetica, biochimica e molecolare, stratificandole per età, eziologia (CAD ostruttiva e non ostruttiva) e diversità, valutando lo stato socioeconomico, di alfabetizzazione sanitaria e la consapevolezza dei fattori di rischio. (Coordinatrice professoressa Alaide Chieffo); 
  4. uno studio volto a migliorare il riconoscimento precoce del danno cardiopolmonare (principale causa di mortalità e morbidità nei pazienti affetti da connettiviti con interessamento polmonare interstiziale, e delle forme più rapidamente progressive) attraverso lo sviluppo di un protocollo di tomografia computerizzata (TC) finalizzato alla valutazione dell’interessamento cardiaco e polmonare in un singolo esame, sfruttando le potenzialità di scanner TC di ultimissima generazione (Photon Counting TC) che permette di ottenere immagini con una risoluzione spaziale altissima, ad oggi non ottenibile con tecniche convenzionali, e imaging spettrale che permette di separare i fenomeni biologici di edema/infiammazione e fibrosi. (Coordinatrice professoressa Anna Palmisano).

 

I progetti di gastroenterologia

In questo ambito sono finanziati 4 progetti: 

  1. uno studio si propone di migliorare la diagnosi precoce di cancro nelle persone con la sindrome di Lynch. In particolare, il progetto valuterà la presenza di batteri intratumorali del cancro nei portatori di Sindrome di Lynch con cancro del colon-retto rispetto a quelli senza cancro del colon-retto, per sviluppare un modello completo in grado di distinguere efficacemente tra queste 2 popolazioni. (Coordinatrice professoressa Giulia Martina Cavestro);
  2. un progetto che mira a sviluppare nuovi metodi di indagine (imaging e biomarcatori molecolari) nei pazienti affetti da fibrosi intestinale, una complicanza comune della colite ulcerosa, che ha un impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti. (Coordinatrice dottoressa Mariangela Allocca);
  3. una ricerca che integra, in un modello basato sull’apprendimento automatico, i fattori scatenanti delle complicazioni post operatorie per determinare gli indici di rischio di recidiva nei pazienti con malattie infiammatorie intestinali. Il progetto rivelerà le possibili cause e creerà metodi predittivi in grado di ridurre al minimo le complicanze post-operatorie. (Coordinatore professor Pierpaolo Sileri);
  4. un progetto che integra marcatori multiomici, che combinano dati biologici ricavati da DNA, RNA, proteine e metaboliti, per identificare le Neoplasie Mucinose Papillari Intraduttali (o IPMN) invasive, che rappresentano uno stadio iniziale nella crescita del tumore del pancreas. Lo studio mira anche all’istituzione del Consorzio Invasive Cyst Biomarker Detection (INCITE), un gruppo di ricerca che include diversi centri italiani e che ha l’obiettivo comune di individuare precocemente le condizioni delle cisti pancreatiche potenzialmente maligne per migliorarne la gestione e il trattamento per i pazienti. (Coordinatore professor Stefano Crippa).

 

I progetti di nefrologia-urologia

2 progetti di ricerca per questa area:

  1. nell’ambito della malattia di Von Hippel-Lindau (VHL), una sindrome genetica rara che predispone allo sviluppo di tumori al rene, all’occhio, al sistema nervoso, al surrene e al pancreas, il progetto mira a utilizzare immagini PET con un radiofarmaco mai usato sino ad ora in Italia per localizzare e tracciare ogni singolo tumore. L’uso con finalità diagnostica è il primo passo del percorso che premetterà di valutare se sia fattibile il trattamento teragnostico dei tumori VHL, ovvero una combinazione di tecniche diagnostiche e terapeutiche basato su radiofarmaci che, oltre ad evidenziare le cellule tumorali, le distruggono. Lo studio coinvolgerà il programma multidisciplinare dedicato alla sindrome di VHL, per cui l’istituto è centro di riferimento Nazionale ed Internazionale, e il team di Medicina Nucleare dell’Istituto (Coordinatore dottor Alessandro Silvio Larcher);
  2. uno studio che si propone di indagare gli effetti renali e metabolici delle glifoziline, una nuova classe di farmaci, come terapia aggiuntiva nei pazienti anziani affetti da diabete di tipo 2, malattie cronica renale e malattie cardiovascolari. I dati clinici e biologici di 300 pazienti geriatrici che hanno iniziato la terapia con queste molecole, sia prima che dopo il trattamento iniziale di 6 mesi, verranno raccolti e analizzati. (Coordinatrice professoressa Chiara Livia Saveria Lanzani). 

 

Il progetto di Endocrinologia

Per l’endocrinologia il progetto è volto a indagare le correlazioni e influenze tra il sistema neuroendocrino-ipofisario, il tessuto adiposo e il metabolismo scheletrico nei pazienti obesi e affetti da patologie neuro-ormonali. Le valutazioni eseguite nei pazienti inclusi saranno affiancate da analisi in laboratorio su modelli sperimentali generati ad hoc per il progetto. Lo scopo è quello di determinare i meccanismi neuro-ormonali condizionanti l’accumulo di tessuto adiposo e di danno scheletrico al fine di individuare futuri e innovativi approcci terapeutici. (Coordinatore Professor Andrea Giustina). 

 

I progetti di ginecologia e ostetricia 

Nell’ambito ‘ginecologia e ostetricia’ lo studio propone un approccio multi-omico, in cui si integrano fattori genetici, epigenetici e di imaging, in pazienti affette da endometriosi e adenomiosi, per migliorarne la diagnosi precoce e ottimizzare i trattamenti di fecondazione assistita. (Coordinatore professor Massimo Giovanni Piero Maria Candiani). 

 

I progetti di oncologia

L’area oncologica ha ottenuto il finanziamento per 6 progetti: 

  1. un progetto di ricerca  volto a individuare nuovi approcci terapeutici preclinici e clinici nei pazienti affetti da mesotelioma pleurico maligno (MPM), un tumore del rivestimento del polmone caratterizzato da poche opzioni terapeutiche e prognosi infausta. (Coordinatore professor Marco Emilio Giuseppe Bianchi);
  2. un progetto che si propone di verificare sia gli effetti immunomodulatori della radioterapia fortemente ipofrazionata nei pazienti affetti da tumore alla prostata e identificare criteri selettivi per i pazienti che meglio possono rispondere a tale trattamento, sia a validare la radioterapia estremamente ipofrazionata neoadiuvante alla chirurgia nei pazienti affetti da glioblastoma, uno dei tumori più aggressivi dell’encefalo che ancora oggi presenta una prognosi infausta a breve termine. Si procederà inoltre a identificare una possibile sinergia della radioimmunoterapia contro il glioblastoma in contesti preclinici. (Coordinatrice professoressa Nadia Gisella Di Muzio);
  3. uno  studio che si propone di valutare il potenziale valore aggiunto della FDG PET/TC per la diagnosi di cancro al polmone nei pazienti ad alto rischio e di valutare il ruolo della TC a bassa dose. Il progetto consentirà, inoltre, di sviluppare un modello di deep learning, combinando dati specifici dei pazienti con caratteristiche morfologiche e metaboliche derivate dalle immagini per prevedere il rischio di cancro al polmone. (Coordinatore professor Arturo Chiti);
  4. uno studio che mira ad individuare trattamenti terapeutici innovativi per inibire l’invasione perineurale, una via alternativa alla metastatizzazione in aggiunta al sistema vascolare e linfatico, mediante l’uso di organoidi derivati da pazienti con adenocarcinoma pancreatico (Coordinatore professor Massimo Falconi);
  5. un  progetto volto a costruire screening microfluidici di organoidi derivati dai pazienti per definire trattamenti per il cancro del colon metastatico (Coordinatore professor Luca Antonio Maria Aldrighetti);
  6. un progetto di ricerca che mira a esaminare in modo approfondito il ruolo dell’attivazione dell’inflammasoma, un complesso intracellulare coinvolto nella risposta immunitaria innata e nell’infiammazione, nei pazienti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi. Il progetto indaga quindi la sua associazione con la risposta al trattamento in specifiche categorie di rischio di leucemia mieloide acuta. (Coordinatrice dottoressa Rosa Alessandra Mortellaro).

 

I partner del San Raffaele

Tra i partner dei 10 progetti con cui l’IRCCS Ospedale San Raffaele si è aggiudicato i finanziamenti: 

  • gli Istituti Clinici Scientifici Maugeri Pavia;
  • l’Istituto nazionale tumori Fondazione Giovanni Pascale – Napoli;
  • l’Azienda Ospedaliera Universitaria - Federico II – Napoli;
  • l’IRCCS Ospedale Galeazzi Milano;
  • l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana;
  • l’AOUI Verona;
  • l’IRCCS Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, Roma;
  • l’Istituto Dermopatico dell'Immacolata (IDI) Roma;
  • la Fondazione Istituto Neurologico Carlo Besta, Milano;
  • l’IRCCS “Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli”, Brescia.

Per maggiori informazioni sui progetti finanziati è possibile consultare il seguente link: https://www.salute.gov.it/portale/pnrrsalute/dettaglioBandiPNRRSalute.jsp?lingua=italiano&id=37

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